Ambiente ed Edilizia: allarme degli architetti sul Ddl Consumo di Suolo

Gli architetti italiani condividono l’allarme dell’Anci sul Ddl Consumo di Suolo in discussione in Parlamento. Ambiente ed edilizia nei pensieri del presidente Cappochin.

Riuso Urbano
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Ambiente ed Edilizia: allarme degli architetti sul Ddl Consumo di Suolo. “se, da una parte, l’imminente predisposizione dello schema tipo di regolamento unico fa ben sperare che nel nostro Paese si avvii una fase di semplificazione fondamentale per il settore dell’ambiente e dell’edilizia” ha affermato Giuseppe Cappochin, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, intervenendo  al Congresso nazionale dell’Inu, Istituto Nazionale di Urbanistica, tenutosi a Cagliari dal 28 aprile 2016 al 30 aprile 2016 “ dall’altra, ci associamo all’allarme lanciato dall’Anci sulla farraginosità e complessità del Ddl sul consumo di suolo attualmente in discussione in Parlamento. Ma il vero problema è a monte: il contenimento del consumo di suolo deve essere la logica conseguenza di politiche di rigenerazione e non imposto per legge senza un adeguato progetto anche economico di rigenerazione. Basterebbe guardare, a riguardo, all’esempio francese che si muove in questa ottica lungimirante”.

Un atteggiamento su ambiente ed edilizia che in questi ultimi anni ha contraddistinto sempre di più il lavoro dei progettisti italiani fino ad arrivare a proporre una nuova via per le attività di riuso e rigenerazione urbana.

 “Serve promuovere nuove politiche di rigenerazione urbana finalizzate non solo al recupero edilizio delle nostre città, alla messa in sicurezza ed alla riabilitazione energetica del patrimonio edilizio, ma anche all’inclusione sociale, alla riqualificazione ecologica ed ambientale degli spazi urbani e dei territori metropolitani, alla mobilità sostenibile” afferma Cappochin dal Palco della due giorni Cagliaritana “Manca però  una strategia che abbia un orizzonte temporale. Pensare le città in modo strategico significa associare alle trasformazioni fisiche specifiche azioni rivolte alla salvaguardia e al potenziamento delle relazioni sociali, all’ampliamento dell’offerta culturale e a quella di nuove opportunità di lavoro, alla promozione di comportamenti e stili di vita più ecologici, all’incremento della biodiversità, alla valorizzazione degli aspetti paesaggistici”

Ambiente ed edilizia dal Ddl Consumo di Suolo al Bando per la riqualificazione delle Periferie

“E’ innegabile” continua il neo presidente del CNAPPC “che singole e settoriali iniziative siano già state messe in atto, e mi riferisco alla prossima pubblicazione del bando per le Periferie: solo un piano straordinario di investimenti pubblici e privati, fondato su precise priorità e finalizzato alla definizione di incisive politiche urbane può essere però la condizione per avviare un nuovo ciclo di sviluppo economico e sociale, necessariamente diverso rispetto ai modelli passati, ispirato ai principi della sostenibilità e caratterizzato dalla promozione dei settori più innovativi.”

Un ideale di sviluppo imprescindibile, secondo Cappochin. Ma per realizzarlo secondo gli architetti italiani è imprescindibile istituire un Coordinamento tra i diversi Ministeri competenti per specifiche politiche di settore che comprenda i rappresentanti delle Regioni e delle autonomie locali per dare avvio a programmi pluriennali definiti in sinergia con i soggetti sociali, economici e culturali, anche  inaugurando nuove forme di partenariato pubblico-privato.

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