Bando nazionale per la riqualificazione delle periferie

“Il bando per la riqualificazione delle periferie che sarà pubblicato il prossimo 31 gennaio valorizzi i progetti di qualità ...

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“Il bando per la riqualificazione delle periferie che sarà pubblicato il prossimo 31 gennaio valorizzi innanzitutto i progetti di qualità, superi i complicati e farraginosi meccanismi burocratici  e, soprattutto, dia vita ad  un grande progetto d’investimento di idee sulle città, prevedendo coraggiosi strumenti operativi che consentano di realizzare interventi di vera rigenerazione urbana

Così si è espresso lo stesso Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori sulla norma, in dirittura di arrivo, che predispone per il 2016 un “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia”.

Per il presidente degli architetti italiani, Leopoldo Freyrie intervenuto sull’argomento della riqualificazione delle periferie “vanno chiaramente definiti i parametri di selezione dei progetti che devono essere necessariamente connessi, come avviene in tutta Europa, ad una strategia precisa e condivisa sulle politiche urbane e sullo sviluppo sostenibile del Paese. Strategia dalla quale devono discendere i principi di selezione per gli investimenti pubblici e privati che dovranno essere, a loro volta, sostenuti da adeguate e coraggiose incentivazioni”.

“Non possiamo permetterci”conclude Freirye “di perdere l’ennesima occasione di avviare un’agenda urbana efficace e di compiere scelte innovative delle quali hanno bisogno le nostre città e i cittadini italiani per poter finalmente realizzare un salto di qualità sotto il profilo della sostenibilità non solo urbanistica ed architettonica, ma anche sociale ed economica. Non possiamo assolutamente perdere l’occasione di procedere ad una riqualificazione delle periferie su scala nazionale ”

“Anche i centri storici hanno i loro problemi” ha affermato invece l’ArchiStar genovese Renzo Piano nel corso intervistato da Beppe Severgnini sul “Corriere della Sera” di venerdì 19 giugno 2015” nei centri storici ci abitano le persone psicologicamente appagate. Le periferie invece sono fabbriche di desideri. Bisogna trasformarle. Una trasformazione lenta e omeopatica, utilizzando le energie che già contengono. Le città sono mescolanze. Miscele di etnie, di età, di aspirazioni, di reddito. Non bisogna concentrarsi su alcune parti e ignorarne altre. La bellezza focalizzata è un po’ snob, la bellezza diffusa è un’idea colta. Bisogna andare a caccia delle aree dismesse e fecondarle”.

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