Dispositivi di protezione individuale (DPI): quali sono?
La sicurezza nei luoghi di lavoro è una priorità assoluta in ogni settore professionale. Al centro di questa tematica si collocano i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), strumenti fondamentali per proteggere il lavoratore da rischi che potrebbero compromettere la sua salute o persino mettere a rischio la sua vita. Vediamo in dettaglio cosa sono i DPI, la normativa che regola il loro uso, le diverse categorie disponibili, l’obbligatorietà dei dispositivi e chi deve fornirli ai lavoratori.
Di cosa parliamo in questo articolo:
Cosa sono i dispositivi di protezione individuale
I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) sono attrezzature progettate per salvaguardare l’utente da specifici rischi per la salute e la sicurezza durante l’esercizio delle sue attività lavorative. Questi dispositivi sono essenziali per proteggere il lavoratore da infortuni o malattie professionali che possono derivare dall’esposizione a pericoli fisici, chimici, elettrici, meccanici o biologici. I DPI includono una vasta gamma di equipaggiamenti, come caschi, guanti, occhiali di protezione, tute, e dispositivi di protezione dell’udito, ognuno dei quali è progettato per proteggere una specifica parte del corpo.
La normativa sui DPI
La normativa riguardante i Dispositivi di Protezione Individuale è delineata da direttive europee e nazionali, volte a garantire che tutti i lavoratori abbiano accesso a dispositivi adeguati e certificati per la protezione dai rischi sul lavoro.
Queste leggi stabiliscono i criteri per la progettazione, la fabbricazione, e la marcatura CE dei DPI, assicurando che essi offrano il livello di protezione dichiarato. Inoltre, la normativa impone ai datori di lavoro l’obbligo di fornire ai propri dipendenti i dispositivi di protezione necessari, formandoli sull’uso corretto degli stessi.
Categorie di DPI
I dispositivi di protezione individuale sono classificati in tre categorie principali, in base al livello di rischio contro cui proteggono:
- Prima categoria: per rischi minimi, che non comportano conseguenze gravi.
- Seconda categoria: per rischi intermedi, non inclusi nelle altre due categorie.
- Terza categoria: per proteggere da rischi che possono causare danni irreversibili alla salute o rischio di morte. I dispositivi appartenenti a questa categoria sono soggetti a rigorosi controlli e certificazioni.
Da quando sono obbligatori i dispositivi di protezione individuale?
L’obbligatorietà dell’uso dei DPI in ambito lavorativo è stata introdotta progressivamente, a partire dagli anni ’90, attraverso varie normative, sia a livello europeo che nazionale, al fine di aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro. La legislazione attuale richiede che i datori di lavoro valutino attentamente i rischi presenti nel luogo di lavoro e forniscano adeguati DPI per mitigarli, assicurandosi che i lavoratori li utilizzino correttamente.
I DPI devono essere conformi alle norme disposte nel regolamento (UE) n. 2016/425.
Chi fornisce i dispositivi di protezione individuale al lavoratore?
I datori di lavoro sono responsabili della fornitura dei DPI ai propri lavoratori. Devono assicurarsi che i dispositivi forniti siano adeguati ai rischi identificati e che i lavoratori ricevano la formazione necessaria per utilizzarli correttamente. La scelta dei DPI deve basarsi su una valutazione approfondita dei rischi sul lavoro, effettuata dai responsabili della sicurezza sul lavoro, i quali hanno il compito di identificare le misure preventive e protettive più efficaci.
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