Infortuni e malattie professionali: la denuncia e l’assicurazione

Che differenza c’è tra infortunio e malattia sul lavoro?

La malattia impedisce di lavorare ed è causata da una patologia. Durante la malattia il lavoratore non può essere licenziato. Trascorso un tempo fissato dal proprio contratto collettivo di riferimento, chiamato periodo di comporto – periodo di sospensione del lavoro – , il lavoratore può essere licenziato.

Il periodo di comporto può essere di due tipi:

• secco, nel caso di malattia unica e continuativa
• per sommatoria quando in un periodo di tempo si hanno più patologie.

Il periodo di malattia viene conteggiato ai fini del calcolo contributivo. Tutto ciò vale anche nel caso di infortunio.
Nel periodo di comporto per malattia, il lavoratore deve continuare a essere pagato. Il pagamento è carico di:

• datore di lavoro, dal primo giorno, per gli impiegati
• Inps, dopo i primi tre giorni di malattia per gli operai. 

La differenza tra malattia e infortunio sta nel fatto che durante la sua assenza il dipendente viene pagato per i primi tre giorni dal datore di lavoro e, in seguito, dall’INAIL.

Come denunciare la malattia professionale?

Il lavoratore deve denunciare la malattia professionale al datore di lavoro, entro 15 giorni dalla comparsa dei primi sintomi per mantenere il diritto all’indennità.

Il lavoratore fornisce al datore di lavoro il numero identificativo del certificato medico, la data di rilascio e, se si tratta di malattia con astensione dal lavoro, anche il numero di giorni di prognosi.

Entro 5 giorni da quando riceve il certificato medico che attesta una malattia che non guarisce in soli tre giorni – come previsto dall’articolo 53 d.p.r. n.1124/1965 e s.m.i. -, il datore di lavoro presenta la denuncia di malattia professionale all’INAIL di riferimento dell’assicurato, in base al suo domicilio.

 Sul sito dell’INAIL è disponibile il modulo per denunciare la malattia professionale.

Quando viene riconosciuta la malattia professionale?

Per il riconoscimento della malattia professionale il lavoratore deve firmare il modulo del consenso che si trova all’interno della “Pagina richiesta accesso alle prestazioni” e che gli fa avere il medico mentre redige il certificato medico.

Il modulo del consenso deve contenere sia la firma del medico sia quella del lavoratore e deve essere presentato all’Inail.

L’assicurazione per infortunio e malattia professionale

Secondo un articolo pubblicato a febbraio sul sito dell’Inail: 

• si è avuto un calo degli infortuni sul lavoro. Infatti, sono 554.340 gli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail nel 2020, rispetto ai 641.638 del 2019
• è aumentato del 16,6 % (181 in più) il numero degli infortuni che hanno portato a morti sul lavoro.

L’Inail protegge i lavoratori in caso di malattie professionali o infortuni. Tutti i datori di lavoro che hanno lavoratori dipendenti e lavoratori parasubordinati in attività rischiose devono procedere con l’assicurazione. 

L’obbligo assicurativo si ha se ci sono requisiti:

• oggettivi: indicati nell’art. 1 del Testo Unico (decreto del Presidente della Repubblica 1124/1965)
• soggettivi: soggetti indicati nell’art. 4 del Testo Unico.

Chiunque svolge un’attività rischiosa, e retribuita, come dipendente è tutelato dall’Inail.

Anche gli artigiani e i lavoratori autonomi dell’agricoltura e i lavoratori parasubordinati che collaborano in modo coordinato e continuativo sono tutelati.
I professionisti che vogliono aggiornarsi sulle normative in materia di sicurezza e salute, sui rischi sul lavoro e sulle possibili soluzioni possono seguire online il corso sulla sicurezza sul lavoro.