La rigenerazione urbana delle periferie degradate: il parere di Fausto Amadasi CIPAG

Il tema della Rigenerazione Urbana delle periferie degradate sta finalmente uscendo dall'oblio nel quale colpevolmente è stato relegato da troppi anni da tutti gli operatori pubblici e privati

Riuso Urbano
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“Il tema della Rigenerazione Urbana delle periferie degradate sta finalmente uscendo dall’oblio nel quale colpevolmente è stato relegato da troppi anni da tutti gli operatori pubblici e privati, ed oggi, che dobbiamo cominciare a metter mano a questo fenomeno di cosi rilevante dimensioni, ci si interroga con preoccupazione su come intervenire in questi contesti cosi complessi”. Così è intervenuto nelle scorse settimane a Roma il Presidente CIPAG, Fausto Amadasi, nell’ambito dell’evento “Bando su riqualificazione periferie: opportunità per ripensare la trasformazione urbanistica delle città“, promosso dall’ANCI.

“Una prima risposta, forse la più difficile”  ha proseguito Amadasi  “potrebbe essere quella di individuare le cose che non dobbiamo fare! Il rischio più grave che non ci possiamo permettere è quello di bruciare le poche ma importanti risorse di cui possiamo disporre con interventi troppo ambiziosi, costruiti sulla carta ma avulsi dal contesto sociale in cui sono inseriti. Credo che l’input dal quale dobbiamo partire è quello che ci viene dalle sperimentazioni che sta portando avanti il grande Renzo Piano con i progetti su la ricucitura del tessuto urbano delle periferie. Il concetto del ‘rammendo’, il recupero di quanto di bello e utile è presente anche in quei contesti, oggi cosi degradati sotto ogni punto di vista, può consentirci di avviare quel processo virtuale di recupero in grado di stimolare le energie latenti che quel territorio è in grado di esprimere autonomamente.”

Il Piano Nazionale degli interventi di Riqualificazione Urbana di cui si occupano ANCI e Fondazioni Bancarie, due degli attori principali chiamati a dare per primi le risposte al bisogno di attuare queste iniziative, sarà tanto più efficace quanto più calato nel contesto reale di questi organismi cosi importanti del tessuto abitativo metropolitano. Il risultato più importante che sarebbe utile ottenere è quello di “accendere” tanti fuochi sul territorio con il recupero delle strutture pubbliche, delle infrastrutture e dei servizi pubblici, scuole, asili e, soprattutto, con il presidio e la presenza quotidiana delle Amministrazioni chiamate al governo di quei territori.

Alla giornata di lavori, a cui sono stati invitati sindaci, segretari e direttori delle Città metropolitane oltre che i presidenti delle Anci regionali, partecipano, tra gli altri, il sindaco di Ascoli Piceno e delegato alla finanza locale Guido Castelli, il sindaco di Pesaro e delegato alle Politiche istituzionali e Riforme Matteo Ricci e il vice segretario generale Anci Stefania Dota.

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Giornalista, Fotoreporter, Copywriter, Blogger, Web Writer, Addetto Stampa per giornali, riviste, enti pubblici e blog aziendali. Provo a descrivere il loro mondo e le loro storie, le loro passioni e le loro idee. "Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile" P.R.

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