Come e quando scrivere una valutazione di incidenza ambientale?

Screening, valutazione, analisi delle soluzioni, misure di compensazione, come redigere le quattro fasi di una corretta valutazione di incidenza ambientale.

Corso Via Vas
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La Valutazione di Incidenza ambientale è un procedimento tecnico – burocratico ( assimilabile per alcuni aspetti alle procedure di valutazione ambientale strategica e di Valutazione di Impatto Ambientale ndr ) di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano o progetto che possa avere incidenze significative su un sito o proposto sito ricadente all’interno della cosiddetta rete Natura 2000 ( Natura 2000 è il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’Unione, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario ndr).

La procedura di valutazione di incidenza ambientale, spesso abbreviata con l’acronimo VINCA, è stata introdotta in Italia dall’articolo 6, della direttiva “Habitat” e ha come scopo principale la salvaguardia dell’’integrità dei siti naturali “ attraverso l’esame delle interferenze di piani e progetti non direttamente connessi alla conservazione degli habitat e delle specie per cui essi sono stati individuati, ma in grado di condizionarne l’equilibrio ambientale”.

La VINCA, se correttamente realizzata ed interpretata, costituisce lo strumento ideale per garantire il raggiungimento di un rapporto equilibrato tra la conservazione soddisfacente degli habitat e delle specie e l’uso sostenibile del territorio, e quindi per favorire un corretto sviluppo delle imprese.

A quali interventi edili si deve necessariamente applicare la procedura di valutazione di incidenza ambientale ?

La VINCA si applica agli interventi edilizi che possono produrre effetti in due differenti ambiti territoriali:

  • agli interventi che ricadono, o che sono in procinto di ricadere, all’interno delle aree Natura 2000

  • agli interventi che pur sviluppandosi all’esterno, possono comportare ripercussioni sullo stato di conservazione dei valori naturali tutelati nel sito.

La valutazione d’incidenza rappresenta perciò uno strumento di prevenzione che un tecnico (geometra, architetto, ingegnere, perito edile, libero professionista o dipendente di ente locale … ndr ) non può più ignorare, ciò in considerazione delle correlazioni e dei rapporti esistenti tra i vari siti e del contributo che gli stessi possono portare alla coerenza complessiva e alla funzionalità della rete Natura 2000, sia a livello nazionale che comunitario.

Come procedere alla realizzazione di una  valutazione di incidenza ambientale?

Per redigere correttamente una VINCA sono necessarie, orientativamente, quattro diverse fasi:

  • fase 1: verifica (screening) – processo che identifica la possibile incidenza significativa su un sito della rete Natura 2000 di un piano o un progetto, singolarmente o congiuntamente ad altri piani o progetti, e che porta all’effettuazione di una valutazione d’incidenza completa qualora l’incidenza risulti significativa;

  • fase 2: valutazione “appropriata” – analisi dell’incidenza del piano o del progetto sull’integrità del sito, singolarmente o congiuntamente ad altri piani o progetti, nel rispetto della struttura e della funzionalità del sito e dei suoi obiettivi di conservazione, e individuazione delle misure di mitigazione eventualmente necessarie;

  • fase 3: analisi di soluzioni alternative – individuazione e analisi di eventuali soluzioni alternative per raggiungere gli obiettivi del progetto o del piano, evitando incidenze negative sull’integrità del sito;

  • fase 4: definizione di misure di compensazione – individuazione di azioni, anche preventive, in grado di bilanciare le incidenze previste, nei casi in cui non esistano soluzioni alternative o le ipotesi proponibili presentino comunque aspetti con incidenza negativa, ma per motivi imperativi di rilevante interesse pubblico sia necessario che il progetto o il piano venga comunque realizzato.

Lo studio preliminare di una VINCA deve inoltre essere redatto secondo gli indirizzi indicati all’interno dell’allegato G al DPR 357/97, con cui si prevede che lo studio per la valutazione di incidenza debba contenere nel dettaglio:

  • una descrizione approfondita del piano o del progetto che faccia riferimento alle azioni, alle opere, alla dimensione, alla complementarietà con altri piani e/o progetti, all’uso delle risorse naturali, alla produzione di rifiuti, all’inquinamento e al disturbo ambientale, e al rischio di incidenti per quanto riguarda le sostanze e le tecnologie utilizzate

  • un’analisi delle interferenze del piano o progetto col sistema ambientale di riferimento

Quali sono le autorità competenti a giudicare una VINCA ?

Le autorità competenti sono legate ai diversi ambiti territoriali delle sfere di competenze decisionale. In altre parole per quanto riguarda gli atti di pianificazione territoriale di rilevanza nazionale, l’autorità competente è rappresentata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Per quanto riguarda invece le procedure relative ai piani di rilevanza regionale, interregionale, provinciale e comunale, lo studio per la valutazione di incidenza ambientale dovrà necessariamente essere presentato alle regioni e alle province autonome competenti cosi come stabilito dal decreto del Presidente Della Repubblica numero 120 del 2003.

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Giornalista, Fotoreporter, Copywriter, Blogger, Web Writer, Addetto Stampa per giornali, riviste, enti pubblici e blog aziendali. Provo a descrivere il loro mondo e le loro storie, le loro passioni e le loro idee. "Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile" P.R.

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