Riqualificazioni edilizie, efficienza energetica, incentivi fiscali: i vantaggi dell’isolamento degli immobili

Le riqualificazioni edilizie e l’efficienza energetica al centro del convegno svoltosi a Roma all'Hotel Nazionale martedì 30 Settembre

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Questi i temi discussi durante il convegno svolto a Roma e organizzato da F.I.V.R.A.,  associazione che rappresenta i principali produttori di lana di roccia e lana di vetro attivi sul territorio italiano, in collaborazione con il centro di ricerca CRESME.

“Il settore ha necessità di un forte intervento legislativo atto a favorire lo sviluppo di un mercato legato all’ efficienza energetica che possa far ripartire e incidere positivamente sull’economia del Paese Italia” ha affermato Carlo Boschieri presidente F.i.V.R.A. “La direzione da prendere è quella di incentivare le riqualificazioni edilizie e gli interventi di efficienza energetica.  Interventi a lunga vita però, utili per affrontare nel lungo periodo il nodo cruciale del contenimento dei consumi”

“L’isolamento ha di gran lunga la maggiore vita utile, superando oltre i 50 anni, mentre le tecnologie impiantistiche si fermano a 20”

Gli interventi di isolamento e di efficienza energetica sono stati anche oggetto della ricerca “Valutazione della convenienza e dell’impatto economico dell’isolamento termo-acustico degli edifici” commissionata da F.I.V.R.A. al CRESME e presentata durante il convegno.

Un’indagine che ha permesso di censire lo stock edilizio italiano potenzialmente oggetto di riqualificazione futura e mettere in luce i benefici che gli interventi di coibentazione e di efficienza energetica porterebbero sia in termini ambientali sia economici e sociali, sia in termini di occupazione.

Risulterà infatti necessaria la nascita e la formazione, attraverso corsi professionali certificati, di moderni Energy manager che possano operare nel mercato con competenze specifiche.

– Riduzione annua delle emissioni inquinanti pari a 892.000 tonnellate di CO2 (pari all’inquinamento annuale di 282.000 auto, ovvero all’assorbimento di quasi 30 milioni di alberi);

– Riduzione della dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento di prodotti energetici: 44.600 GWh/anno, ovvero l’8,2% della bolletta energetica nazionale;

– Attivazione di oltre 1,7 milioni di posti di lavoro (nuovi, trattenuti o ripristinati in 10 anni di interventi);

– Costo per lo Stato pari 1,17 miliardi di €/anno.

“Si stima che nei prossimi anni solo il 12% delle superfici esterne sarà effettivamente riqualificato e portato ai parametri europei dell’efficienza energetica, anche se l’investimento necessario per operare sulla totalità delle superfici si aggira attorno a 11,7 miliardi di € all’anno” ha dichiarato Paolo D’Alessandris del CRESME “Un costo che corrisponde solo al 15% degli interventi di manutenzione straordinaria effettuati annualmente in Italia. Risulta dunque evidente l’importanza della sensibilizzazione del panorama politico e dell’opinione pubblica sul tema”.

 

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