Riqualificazione energetica casa: quali interventi rientrano?

La riqualificazione energetica delle abitazioni rappresenta oggi una delle sfide più importanti nel settore dell’edilizia e dell’efficienza energetica. L’obiettivo principale è migliorare le prestazioni energetiche degli edifici, riducendo così i consumi energetici e l’impatto ambientale.

Ci sono vari tipi di interventi che rientrano nella riqualificazione energetica e che permettono, grazie al minor consumo di energia, di risparmiare sulle bollette e di disperdere meno anidride carbonica nell’atmosfera. Vediamo nel dettaglio quali sono i principali interventi di riqualificazione.

Cosa s’intende per riqualificazione energetica della casa?

La riqualificazione energetica di un’abitazione implica un insieme di interventi mirati a migliorare l’efficienza energetica dell’edificio. Questo processo non solo contribuisce a ridurre il consumo di energia, ma migliora anche il comfort abitativo, aumentando così anche il suo valore dell’immobile. La riqualificazione energetica comprende sia interventi edilizi che impiantistici, dall’isolamento termico alla sostituzione di sistemi di riscaldamento obsoleti con soluzioni più efficienti.

La normativa di riferimento

La normativa che tratta l’efficienza energetica in Italia si è significativamente evoluta negli ultimi anni, introducendo specifici requisiti per l’efficientamento energetico degli edifici e promuovendo la sostenibilità ambientale. Attualmente, gli standard minimi di efficienza energetica che gli edifici devono rispettare hanno l’obiettivo di ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2.

Quali sono le norme da prendere come punto di riferimento per approfondire la materia?

Il D.Lgs. 192/2005 introduce i requisiti minimi delle prestazioni energetiche, i criteri per la certificazione energetica, gli accertamenti e le ispezione sugli edifici, gli accertamenti sugli impianti, i controlli e le manutenzione sugli impianti termici, i
requisiti professionale e criteri di accreditamento. Questo vale sia per gli edifici nuovi che per quelli sottoposti a ristrutturazione.

Il D.Lgs. 48/2020 ci fornisce una nuova definizione di impianto termico in ottica di riqualificazione energetica degli edifici.

Inoltre, secondo i 3 decreti del D.M. 26/06/2015, possiamo avere una panoramica in merito ai requisiti minimi, alle linee guida APE e alla relazione tecnica di progetto.

Quali sono gli interventi di riqualificazione?

Tra le tipologie di interventi che permettono di riqualificare energeticamente un edificio troviamo: interventi edili e impiantistici.

Interventi edilizi

Gli interventi edilizi sono fondamentali per migliorare l’isolamento termico dell’edificio. Questo può includere l’installazione di sistemi di isolamento a cappotto, la sostituzione di finestre e infissi ad alta efficienza e l’isolamento di tetti e pavimenti. Tali interventi contribuiscono a minimizzare le dispersioni termiche, garantendo un ambiente interno più confortevole e riducendo i costi energetici.

Interventi impiantistici

Gli interventi impiantistici si concentrano sulla sostituzione o sull’ottimizzazione dei sistemi di riscaldamento, raffreddamento e produzione di acqua calda sanitaria. L’introduzione di pompe di calore, caldaie a condensazione o sistemi di riscaldamento a pavimento può significativamente aumentare l’efficienza energetica dell’abitazione. Inoltre, l’installazione di pannelli solari termici o fotovoltaici contribuisce a ridurre la dipendenza da fonti energetiche non rinnovabili.

Procedure e documentazione

Prima di avviare qualsiasi intervento di riqualificazione, è necessario sottoporre il progetto a un’analisi energetica dettagliata e ottenere le necessarie autorizzazioni edilizie.

I professionisti del settore devono conoscere ogni aspetto legato alle opere di riqualificazione energetica in condominio e negli edifici di ogni tipologia per poter guidare i proprietari attraverso le varie fasi del processo, dalla progettazione alla realizzazione degli interventi.

Bonus e agevolazioni fiscali

Il governo italiano ha introdotto numerosi incentivi per promuovere la riqualificazione energetica degli edifici, che permettono di detrarre una percentuale significativa dei costi sostenuti per determinati interventi.

Ad esempio, l’Ecobonus 65% è un incentivo che ha l’obiettivo di agevolare l’acquisto e il rinnovamento di impianti ed edifici, per sostenere la riduzione dei consumi energetici e di conseguenza l’inquinamento ambientale. Più nello specifico, questo incentivo sostiene gli interventi volti a eliminare i combustili fossili e introdurre le fonti rinnovabili.

Un altro incentivo a disposizione del settore edile è il Superbonus 110% con una detrazione delle spese sostenute per la realizzazione di interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico oppure alla riduzione del rischio sismico degli edifici.

Inoltre, è disponibile anche il Bonus Fotovoltaico 50% per interventi finalizzati all’efficientamento e al risparmio energetico, come ad esempio l’installazione di impianti fotovoltaici e relative batterie di accumulo.

Perché la riqualificazione energetica degli edifici esistenti è importante?

La riqualificazione energetica degli edifici esistenti gioca un ruolo chiave nel contrasto ai cambiamenti climatici, contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra. Migliorare l’efficienza energetica degli edifici non solo ha un impatto positivo sull’ambiente, ma consente anche di generare significativi risparmi economici a lungo termine. Inoltre, la riqualificazione energetica migliora la qualità dell’aria interna e il comfort abitativo, elevando lo standard di vita dei residenti.

La riqualificazione energetica rappresenta quindi un investimento vantaggioso sotto molteplici aspetti, da quello economico a quello ambientale.

Se sei un esperto del settore il nostro corso di efficienza energetica nei condomini rappresenta un’ottima opportunità di formazione per migliorare le competenze in questo ambito.