Cosa sono gli appalti verdi?

Corso Codice Appalti e Gare d'Appalto
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Gli appalti pubblici verdi, noti anche come Green Public Procurement (GPP), rappresentano una strategia innovativa per promuovere una gestione rispettosa dell’ambiente nelle pubbliche amministrazioni, pienamente in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile sia a livello nazionale che europeo.

L’obiettivo principale di questa strategia è quello di ridurre l’impatto ambientale attraverso l’acquisto di beni e servizi che rispettano elevati standard di sostenibilità ambientale. Ma, esattamente, cosa sono gli appalti verdi e quali sono i criteri che li definiscono? Scopriamolo insieme.

Cosa sono gli appalti verdi?

L’Unione Europea definisce il Green Public Procurement (GPP) come il metodo tramite cui gli enti pubblici si impegnano ad acquisire beni, servizi e lavori che presentano un minore impatto ambientale nel loro ciclo di vita, rispetto a quelli che hanno le stesse funzioni ma non soddisfano determinati standard ambientali. Ciò stimola il mercato a sviluppare e diffondere tecnologie ecologiche e prodotti sostenibili, preferendo soluzioni che impattino il meno possibile sull’ambiente durante tutto il loro life cycle.

Non si tratta quindi di una tipologia specifica di appalto, ma piuttosto di un insieme diversificato di strumenti che mirano a far incontrare l’esigenza dell’appalto con l’impegno verso l’ambiente.

In seguito all’ultimo aggiornamento del Codice dei Contratti Pubblici (decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36), anche gli appalti verdi sono stati interessati dalle recenti modifiche legislative. A questo proposito, è stato elaborato un innovativo Piano d’Azione Nazionale per la sostenibilità nei consumi all’interno della pubblica amministrazione, noto come PAN GPP.

Il piano è stato formalizzato tramite Decreto emanato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica il 3 agosto 2023 e ha preso ufficialmente il via il 21 agosto 2023, sostituendo il precedente piano d’azione.

Il fine ultimo, in sostanza, è quello incentivare gli appalti verdi come strumento chiave per la realizzazione dell’Obiettivo n. 12 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, incentrato su una produzione e un consumo responsabili e sostenibili.

Quali sono i criteri ambientali minimi?

Anche se dare una definizione univoca di appalto verde può essere complicato, il recente PAN GPP sottolinea come gli appalti verdi siano strettamente legati all’articolo 57, comma 2, del nuovo codice appalti. Questo articolo stabilisce che è obbligatorio includere nei bandi di gara specifiche tecniche e clausole che rispettino i Criteri Ambientali Minimi (CAM). In sostanza, un appalto diventa “verde” quando l’assegnazione si basa sull’offerta più vantaggiosa economicamente, privilegiando soluzioni che offrono il miglior rapporto qualità-prezzo o il minor costo, ma sempre tenendo conto di criteri ambientali specifici.

I CAM, dunque, sono il cuore degli appalti pubblici verdi e identificano le specifiche tecniche che prodotti, servizi e opere devono soddisfare per essere considerati “green“. La loro adozione in una procedura di appalto pubblico non solo favorisce la sostenibilità ambientale ma spinge anche il mercato verso i principi dell’economia circolare.

L’importanza degli appalti pubblici verdi

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha posto un forte accento sulla transizione ecologica, identificando negli appalti verdi uno strumento chiave per raggiungere questo obiettivo.

Il traguardo da raggiungere è proprio quello di favorire un’economia che ricicla di più e inquina meno aria, acqua e terra, ma anche che produce meno rumore e inquinamento luminoso in modo da proteggere l’ambiente e la nostra salute.

Il Piano d’azione per la sostenibilità (PAN GPP), proprio in quest’ottica di responsabilità sociale e ambientale, cerca di coinvolgere più attori possibili, come le associazioni e le Camere di Commercio, in modo da mettere in pratica tali politiche e allargare così il dialogo e l’impegno collettivo.

Prospettive future

Attualmente, le percentuali di appalti verdi stanno crescendo in modo incoraggiante, segno che sempre più enti pubblici stanno adottando pratiche di acquisto responsabile.

Possiamo dire, infatti, che gli appalti pubblici verdi rappresentano un’opportunità unica per le amministrazioni pubbliche di contribuire attivamente alla tutela dell’ambiente, promuovendo al contempo l’innovazione e lo sviluppo sostenibile.

Attraverso l’implementazione dei criteri ambientali minimi, il rispetto delle direttive del nuovo codice appalti e l’integrazione degli obiettivi del PNRR, l’Italia si muove con decisione verso un futuro più verde e responsabile.

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