Valvole termostatiche obbligatorie: ecco cosa devi sapere

Le valvole termostatiche sono un componente importante degli impianti di riscaldamento domestico, e come tale, la loro installazione e manutenzione è regolata da leggi specifiche che è necessario conoscere, soprattutto per chi opera nel settore. In questo articolo vogliamo approfondire meglio quali sono gli obblighi previsti e cosa dice la normativa di riferimento.
Di cosa parliamo in questo articolo:
Cos’è una valvola termostatica?
Prima di entrare ne dettaglio delle normative, è importante capire cosa sono le valvole termostatiche e come funzionano. Le valvole termostatiche sono dispositivi che regolano la temperatura dell’acqua che fluisce attraverso i radiatori. Questo è possibile grazie ad un sensore interno che rileva la temperatura dell’ambiente in cui è posizionato il radiatore e regola automaticamente la portata dell’acqua calda.
In questo modo, il riscaldamento viene regolato in maniera efficiente, riducendo il consumo energetico e, di conseguenza, il costo delle bollette. Senza contare che, oltre al risparmio energetico, le valvole termostatiche consentono di raggiungere la temperatura desiderata in modo più preciso e uniforme in ogni stanza, migliorando il comfort abitativo.
Valvole termostatiche obbligatorie per legge
Con il Decreto Milleproroghe pubblicato nella G.U. 304 del 30/12/2016 si impone l’obbligo delle valvole termostatiche a partire da giugno 2017. Questo obbligo prevede che negli impianti di riscaldamento vengano installati sui radiatori le valvole, al fine di rispettare la norma nazionale sulla contabilizzazione individuale del calore e la termoregolazione (d.lgs. 102/2014 e correttivo 141/2016).
L’obbligo vero e proprio è partito dal 1° luglio 2017, data che impone a chiunque non fosse ancora provvisto di valvole termostatiche a procedere all’installazione di questi dispositivi su tutti i radiatori presenti nell’abitazione. In mancanza di queste valvole, i radiatori non riescono a garantire un efficiente svolgimento del proprio lavoro, con notevoli ripercussioni sull’interno impianto.
La normativa italiana prevede dunque che le valvole termostatiche siano presenti obbligatoriamente per tutti i nuovi impianti di riscaldamento domestico, nonché in caso di sostituzione e manutenzione di caldaie e/o radiatori in impianti esistenti. Inoltre, la legge impone l’installazione delle valvole termostatiche anche nei condomini, dove è necessario garantire la regolazione indipendente del riscaldamento in ogni unità abitativa.
Il Decreto Legislativo 102/2014, stabilisce inoltre che l’installazione delle valvole termostatiche deve essere eseguita da un tecnico abilitato e che il loro funzionamento deve essere testato e verificato al momento dell’installazione.
Le valvole termostatiche non sono solo obbligatorie per legge ma devono essere intese come uno strumento essenziale per garantire l’efficientamento energetico dell’edificio.
Valvole termostatiche non obbligatorie
Esistono circostanze in cui l’installazione delle valvole termostatiche può essere evitata, tuttavia, è necessario eseguire una verifica tecnica attraverso una relazione redatta da un tecnico qualificato. Secondo la normativa vigente, sono esclusi dall’obbligo coloro che possiedono impianti in cui si dimostri l’impossibilità tecnica di installazione e l’inconvenienza economica. Solo in questi due casi, è necessario che un tecnico incaricato, con l’approvazione dell’assemblea condominiale, produca una perizia tecnica asseverata che dimostri le circostanze sfavorevoli per l’installazione delle valvole.
Inoltre, è importante sottolineare che l’installazione delle valvole termostatiche non è obbligatoria per coloro che dispongono di un impianto di riscaldamento autonomo.
Sanzioni per la mancata installazione delle valvole termostatiche
La mancata installazione delle valvole termostatiche dove richiesto dalla legge può comportare sanzioni pecuniarie per i proprietari degli immobili interessati. In particolare, le sanzioni variano in base alla gravità dell’infrazione e possono andare da 500 a 2.500 euro, oltre a una diffida a procedere con l’intervento entro 45 giorni.
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