Permesso di costruire in sanatoria: normativa e come si ottiene

4.5/5 - (2 votes)

Cos’è la concessione edilizia in sanatoria

Si sente spesso parlare di abusi edilizi. Ci sono vari tipi di abuso edilizio: una casa abusiva in tutto, ovvero costruita senza che ci fosse il titolo abilitativo – licenza di costruire, concessione edilizia, scia e permesso di costruire – oppure una casa che ha degli abusi come una finestra costruita in una posizione diversa rispetto al progetto o modificata nel tempo.

Solitamente gli eventuali abusi vengono scoperti in fase di compravendita e possono diventare un ostacolo alla conclusione della vendita se non vengono sanati con pratiche dette appunto “in/di sanatoria”.

La concessione edilizia in sanatoria serve a sanare gli abusi che erano presenti al momento della prima concessione edilizia, nome che veniva usato per indicare il permesso di costruire prima dell’entrata in vigore del DPR n. 380 del 6 giugno 2001.

Come ottenere il permesso di costruire in sanatoria

A differenza del condono edilizio, per cui è necessaria l’emanazione di una legge specifica, il permesso di costruire in sanatoria può essere richiesto in qualsiasi momento. Tuttavia, per ottenere questo tipo di permesso, è necessario seguire una procedura burocratica piuttosto complicata.

In primo luogo, la richiesta di sanatoria per un abuso edilizio deve essere presentata prima che la sanzione diventi definitiva. Di solito, è consigliabile presentare la richiesta non appena l’immobile risulta essere abusivo.

Inoltre, per ottenere l’approvazione della sanatoria, è necessario pagare il contributo di costruzione, il cui importo è maggiorato a causa della sanzione. Il contributo di costruzione è la tassa che normalmente viene pagata al Comune interessato per ottenere il Permesso di Costruire e avviare una nuova costruzione. Nel caso di permesso di costruire in sanatoria per un’opera edilizia abusiva, è necessario pagare sia il costo del contributo che la sanzione.

In generale, l’importo della sanzione potrebbe essere pari al doppio dell’importo richiesto per il contributo. Per quanto riguarda le somme esatte, il Testo Unico dell’Edilizia prevede che siano le Regioni a stabilire l’importo del contributo e delle relative sanzioni.

Quanto costa un permesso di costruire in sanatoria

Un permesso di costruire in sanatoria può essere chiesto solo se gli abusi edilizi risultano comunque conformi a alle norme edilizie e ai regolamenti locali. In tal caso bisogna presentare la richiesta in Comune, pagando il contributo di costruzione in misura doppia, e aspettare l’esito del controllo da parte dei tecnici Comunali.

Il costo del contributo di costruzione corrisponde a una percentuale che va dal 5 al 20% dei costi di costruzione o intervento, a cui va applicato un parametro che tiene conto della classe dell’edificio.

Come abbiamo detto, ogni Regione applica i suoi tempi, i costi e le sue sanzioni in base anche ai Regolamenti Edilizi Comunali. Solitamente il costo del contributo di costruzione si trova sul sito del Comune, nella sezione dedicata all’edilizia.

Le sanzioni nel caso di mancato deposito del permesso di costruire

Se il permesso di costruire, invece, non viene depositato o l’intervento è realizzato in maniera del tutto difforme si tratta di abusi edilizi non sanabili e il Comune può chiedere la demolizione.

Se la demolizione non viene eseguita può esserci la confisca dell’edificio, la richiesta di pagare un’ammenda fino a circa 50.000 euro o anche l’arresto per due anni.

Sono previste sanzioni simili nel caso di una ristrutturazione difforme rispetto al permesso di costruire che non venga rimossa in seguito all’ordine da parte del Comune.

Il Testo Unico dell’Edilizia e l’articolo 36 del DPR n. 380 del 6 giugno 2001 contengono le specifiche che riguardano il procedimento di sanatoria edilizia. In particolare, vengono stabilite le modalità di presentazione della domanda di sanatoria, i documenti necessari e le sanzioni previste. Il DPR n. 380/2001 prevede anche che le sanzioni previste possono essere ridotte fino al 30% dell’importo, se il richiedente provvede a regolarizzare l’opera entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento di contestazione. L’obiettivo ultimo è quello di contrastare l’abusivismo edilizio in Italia, un fenomeno ancora molto diffuso in tutto il territorio.

Corsi Academy
Avatar photo

Il Blog di Unione Professionisti è una piattaforma di contenuti e servizi dedicata al mondo del lavoro e delle libere professioni. Con i professionisti ci rapportiamo e confrontiamo ogni giorno per fornire un'informazione dettagliata a 360 gradi. Il nostro staff di collaboratori è composto da giornalisti, professionisti, esperti in formazione professionale, grafici, esponenti del mondo imprenditoriale e non solo. Oltre alle classiche news, alle guide tecniche, agli approfondimenti tematici, alle segnalazioni di opportunità lavorative, offriamo anche un utile servizio di documenti in pdf (normative, fac-simile, modulistica … ) liberamente scaricabili e riutilizzabili.

0 Commenti

Non ci sono commenti!

Non ci sono ancora commenti, ma puoi essere il primo a commentare questo articolo.

Lascia un commento