Rettifica dati catastali errati: cos’è e come correggerli

I dati catastali sono uno strumento indispensabile per la gestione delle proprietà immobiliari, non solo per la determinazione della tassazione, ma anche per la stesura dei contratti di locazione e per la valutazione del valore del patrimonio immobiliare.

Tuttavia, può capitare che i dati catastali presenti negli atti o nelle banche dati dell’Agenzia delle Entrate siano errati. In tal caso, è possibile, e necessario, effettuare una correzione dei dati catastali, mediante un modello di correzione online o tramite la presentazione di un’istanza all’agenzia delle entrate.

Ma cosa si intende per correzione dati catastali, chi paga i costi di tale procedura, quali sono le modalità per richiedere la correzione e quali sono le prescrizioni in caso di errori catastali?

In questo articolo, esploreremo in dettaglio questi aspetti.

Cos’è la correzione dati catastali

La correzione dati catastali consiste nella modifica dei dati catastali relativi ad un immobile, al fine di renderli conformi alla situazione reale. Tra gli errori più comuni troviamo:

• l’errata intestazione del titolare;
• la presenza di errati elementi catastali in atto;
• la mancata inclusione di un fabbricato in catasto;
• la mancata variazione della rendita catastale.

Errata intestazione titolare

Un errore che può verificarsi riguarda l’errata intestazione del titolare dell’immobile. Questo tipo di errore può essere causato da una mancata registrazione del cambio di proprietà, oppure da un errore di trascrizione dei dati. In questo caso, è necessario presentare una richiesta di correzione all’Agenzia delle Entrate, allegando la documentazione necessaria a dimostrare la corretta intestazione dell’immobile.

Errati elementi catastali in atto

Può accadere che i dati catastali riportati negli atti notarili o nei contratti di compravendita siano errati. In questi casi, è necessario presentare una richiesta di correzione all’Agenzia delle Entrate, allegando la documentazione in grado in dimostrare la corretta classificazione dell’immobile.

In ogni caso, è bene sapere che la correzione dati catastali può essere effettuata online o presentando un’istanza all’Agenzia delle Entrate. Nel primo caso, l’utente può accedere al sito web dell’Agenzia delle Entrate, e compilare il modello di correzione dati catastali online. Nel secondo caso, invece, l’utente dovrà presentare un’istanza all’ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate competente per territorio.

Come effettuare la correzione dati catastali online

Per effettuare la correzione dati catastali online, l’utente deve accedere al sito web dell’Agenzia delle Entrate, e selezionare la sezione “Servizi online” presente nella homepage. Successivamente, dovrà selezionare la voce “Modello di correzione dati catastali” e seguire le istruzioni riportate sullo schermo.

Durante la compilazione del modello di correzione dati catastali online, l’utente dovrà fornire i propri dati anagrafici, quelli relativi all’immobile in questione, e quelli relativi alla correzione richiesta. Inoltre, dovrà allegare una copia di un documento di identità in corso di validità, e una copia degli atti o dei documenti che attestino la situazione reale dell’immobile.

Terminata la compilazione del modello di correzione dati catastali online, l’utente dovrà inviarlo telematicamente all’agenzia delle entrate. La procedura di correzione dati catastali online è gratuita, e consente di evitare le code negli uffici dell’agenzia delle entrate.

Prescrizione errori catastali

In caso di errori catastali, è importante sapere che esiste una prescrizione entro la quale è possibile presentare la richiesta di correzione. Tale prescrizione varia in base al tipo di errore riscontrato. Ad esempio, se l’errore riguarda la classificazione del fabbricato, la prescrizione è di dieci anni dalla data in cui l’errore è stato commesso. Se invece l’errore riguarda la rendita catastale, la prescrizione è di cinque anni.

Chi paga?

La correzione dei dati catastali comporta dei costi, che variano in base alla natura dell’errore e alla modalità di presentazione della richiesta. In generale, se l’errore è imputabile all’ufficio catastale, i costi sono a carico dell’Agenzia delle Entrate. Se invece l’errore è imputabile al richiedente, i costi saranno a suo carico.

È importante sottolineare che la correzione dei dati catastali è un’operazione fondamentale per garantire la corretta registrazione delle informazioni relative all’immobile. In caso di errata registrazione dei dati catastali, ad esempio nel caso di un contratto di locazione, la rendita catastale e l’accatastamento dei fabbricati rurali potrebbero essere sbagliati, con conseguenti problemi di natura fiscale e legale.

Per conoscere tutti gli strumenti necessari per la predisposizione dei documenti catastali è possibile seguire il corso DOCFA. Il corso si rivolge a professionisti che svolgono attività di progettazione, costruzione e manutenzione di edifici, nonché a tecnici che svolgono attività di accatastamento e di verifica della regolarità urbanistica ed edilizia degli immobili. L’obiettivo è quello di fornire una conoscenza approfondita degli strumenti informatici necessari per la predisposizione dei documenti catastali, oltre a offrire le competenze tecniche necessarie per la corretta applicazione delle norme di legge in materia di accatastamento e di correzione dei dati catastali.