Botel Diffuso dei Laghi, start-up a impatto zero

Da due geometri del territorio di Varese arriva il progetto del primo albergo galleggiante d’Italia. Eco-sostenibilità e reversibilità sono tra le parole chiave dell’iniziativa volta a sostenere una forma di turismo esperienziale attento all’ambiente

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Una start-up innovativa nata con l’idea di creare il primo albergo diffuso galleggiante d’Italia. L’idea è di due geometri del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Varese – Gaetano Gucciardo e Roberta Turra – fondatori del progetto “Botel Diffuso dei Laghi”, che lo scorso 25 gennaio ha debuttato sul lago di Lugano, nel golfo davanti a Porto Ceresio in provincia di Varese.

“Quello che abbiamo inaugurato – racconta il geometra Gucciardo – è ancora un prototipo. Stiamo per lanciare gli stress test dei sistemi e nel giro di sei mesi contiamo di poter arrivare all’apertura ufficiale della struttura”. Secondo un modello sviluppato nel Nord Europa, il sistema di galleggiamento è reso possibile da una struttura in pvc stratificato composito su cui sorge una sovrastruttura metallica in alluminio. Per la parte edilizia sono stati utilizzati dei tamponamenti in una struttura in legno a telaio, con pannellature in Osb.

Oltre alla eco-sostenibilità ottenuta mediante produzione di energia pulita e assenza di immissioni in atmosfera o in acqua, si è pensato anche all’eco-sostenibilità nei confronti del territorio realizzando una unità reversibile: in qualsiasi momento sarà possibile la rimozione del manufatto ripristinando totalmente lo stato precedente. L’unità Botel è completamente staccata da ogni tipo di utenza: l’energia elettrica viene prodotta da fonte rinnovabile con pannelli solari ad alto rendimento e l’impianto è integrato con turbine micro-eoliche il tutto azzerando la produzione di CO2. La depurazione delle acque reflue è a ciclo chiuso, senza nessuna immissione nell’ambiente: microfiltrazione e trattamento ultravioletti per le acque grigie ed evapotraspirazione per le acque nere.

“La domanda su come ci è venuto in mente di creare una start-up in questo settore è quella che ci sentiamo rivolgere da tutti, possiamo dire che è stata la nostra risposta all’esigenza di reversibilità dopo un percorso professionale che, nel mio caso, è stato portato avanti nel campo della progettazione edilizia con un occhio particolarmente attento alla compatibilità bioclimatica”, prosegue Gaetano Gucciardo. E conclude: “E ora siamo alla ricerca di investitori che vogliano scommettere su questo progetto innovativo di turismo esperienziale attento al territorio”.

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