Efficienza energetica in Italia: a che punto siamo?

Corso Efficienza Energetica
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Contrasto al cambiamento climatico e decarbonizzazione sono sfide cruciali per il nostro paese e il resto del mondo. Nel corso del 2022, l’Italia ha investito quasi 13 miliardi di euro in progetti destinati a migliorare l’efficienza energetica, tuttavia, questo sforzo non è ancora sufficiente. Il traguardo delineato nel PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima), mira a una significativa riduzione dei consumi energetici italiani entro il 2030.

È proprio al centro di questa visione per il futuro che risiede l’importanza dell’efficienza energetica, fondamentale per la sostenibilità ambientale sia del nostro Paese che del globo. La questione cruciale rimane come effettivamente conseguire questo obiettivo e mettere in atto soluzioni efficaci per la politica energetica in Italia.

Qual è lo stato di efficienza energetica in Italia?

L’efficienza energetica in Italia ha compiuto passi significativi, specialmente nel campo dell’edilizia. Grazie a investimenti mirati e alla promozione delle nuove classi di efficienza energetica, abbiamo visto un miglioramento nella certificazione energetica degli edifici in Italia.

Inoltre, la politica energetica nazionale, supportata dal Fondo Nazionale Efficienza Energetica 2023, punta a ridurre la povertà energetica, incrementando allo stesso tempo il risparmio di energia. Il fondo, istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico, è uno strumento volto a supportare il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficientamento energetico, attraverso il coinvolgimento di enti finanziari e investitori privati. In altre parole, il Fondo promuove interventi di efficienza energetica realizzati da imprese, incluse le ESCO, e dalla Pubblica Amministrazione sia su immobili e impianti che sui processi di produzione. A tal proposito, risulta quindi essenziale sapere esattamente come calcolare le prestazioni energetiche degli edifici servendosi anche del Rapporto di Controllo di Efficienza Energetica (RCEE). Gli interventi devono essere finalizzati a:

  • la riduzione dei consumi energetici;
  • l’espansione delle reti di teleriscaldamento;
  • l’efficientamento di servizi e infrastrutture pubbliche;
  • la riqualificazione energetica degli edifici.

Con una dotazione finanziaria di 310 milioni di euro, suddivisi tra garanzie e finanziamenti a tasso agevolato, il Fondo prevede anche la cumulabilità delle agevolazioni con altri incentivi, in conformità delle normative sull’aiuto di Stato dell’Unione Europea. La gestione del Fondo è affidata a Invitalia, in accordo con il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Gli obiettivi di efficienza energetica entro il 2030

Come abbiamo anticipato, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 si prefigge di raggiungere traguardi ambiziosi entro il prossimo decennio. L’obiettivo è quello di avviare il Paese sulla strada della riduzione delle emissioni inquinanti, attraverso cinque ambiti di intervento:

  • la decarbonizzazione
  • l’efficienza e la sicurezza energetica
  • lo sviluppo del mercato interno dell’energia
  • ricerca e innovazione
  • la competitività

Il Piano, in sostanza, punta a definire una politica energetica che garantisca sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Il processo che ha portato alla sua creazione è stato complesso e articolato. Tutto ha avuto inizio con l’invio della bozza (basata su analisi tecniche e scenari futuri del settore energetico) alla Commissione Europea nel dicembre 2018. Una volta ricevuta la sua valutazione positiva nel giugno 2019, è stata realizzata un’ampia consultazione pubblica, corredata dalla Valutazione Ambientale Strategica. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha poi presentato la proposta aggiornata nel giugno 2023, con l’obiettivo di finalizzare il Piano entro il 2024. Si tratta quindi di un approccio inclusivo e trasversale che ha coinvolto diverse amministrazioni, stakeholder e cittadini, delineando un percorso condiviso per affrontare le sfide ambientali e energetiche future.

I rapporti annuali ENEA

Secondo l’ultimo report ENEA, l’Agenzia Nazionale di Efficienza Energetica, l’Italia sta progredendo verso i suoi obiettivi di efficienza energetica. Il documento fornisce dati dettagliati sull’avanzamento e l’efficacia delle misure e su tutte le azioni intraprese, come gli interventi di riqualificazione energetica, che giocano un ruolo chiave nel panorama nazionale.
La dodicesima edizione del Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica, infatti, valuta le prestazioni e i risultati conseguiti nel 2022, evidenziando un incremento specifico in riferimento alla categoria degli immobili che hanno beneficiato degli incentivi statali (come Superbonus ed Ecobonus). In termini di distribuzione percentuale degli investimenti:

  • i condomini hanno beneficiato del 24,1% dell’intero incentivo fiscale disponibile per gli immobili qualificati;
  • le abitazioni singole, come le villette, hanno rappresentato il 51,2% degli interventi;
  • il 24,7% restante delle opere è stato realizzato su edifici indipendenti dal punto di vista funzionale.

La riqualificazione energetica in condominio si conferma, dunque, una delle misure più significative per il rinnovamento del parco immobiliare italiano. Inoltre, il rapporto fornisce anche un dettaglio regionale, elencando le prime cinque regioni per numero di certificazioni:

  • Lombardia, in testa, con 74.669 certificazioni;
  • Veneto segue con 57.266 certificazioni;
  • Emilia Romagna registra 41.974 certificazioni;
  • Lazio con 37.115 certificazioni;
  • Toscana con 36.551 certificazioni,

La Valle d’Aosta, invece, si posiziona all’ultimo posto con solamente 1.257 certificazioni. La Lombardia si distingue anche per il volume di investimenti: oltre 19 miliardi di euro ammissibili a detrazione fiscale, quasi il doppio rispetto al Veneto, che si posiziona al secondo posto, e ben al di sopra degli investimenti nella Valle d’Aosta, sempre all’ultimo posto. Ma analizziamo più nel dettaglio i benefici economici e ambientali registrati dal report ENEA.

Benefici ambientali e risparmi economici dell’efficienza energetica

Migliorare l’efficienza energetica non solo aiuta a combattere il cambiamento climatico ma comporta anche significativi risparmi economici: la riduzione del consumo energetico, attraverso diverse migliorie, può ridurre le spese per famiglie e imprese. La classe energetica A, a tal proposito, rappresenta la migliore classe di efficienza energetica per gli edifici, garantendo innegabili vantaggi sia per i proprietari che per gli inquilini.

Nel 2022, infatti, la fattura energetica nazionale ha visto un risparmio record di 3 miliardi di euro grazie agli interventi di efficienza energetica, come evidenziato da ENEA. Questo risultato è stato possibile grazie alla diminuzione delle importazioni di petrolio e gas, che ha condotto a minori emissioni di CO₂ (circa 6,5 milioni di tonnellate) e a un risparmio di oltre 2,5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep), avvicinando l’Italia agli obiettivi previsti dalla nuova Direttiva sull’Efficienza Energetica.

Gilberto Dialuce, presidente ENEA, ha evidenziato il ruolo fondamentale dell’istituto, che attraverso il monitoraggio, contribuisce anche al processo di apprendimento politico, permettendo di apportare eventuali correzioni necessarie nel percorso verso il raggiungimento degli obiettivi.

Incentivi, detrazioni e normative sull’efficienza energetica

Il governo italiano ha introdotto varie misure per promuovere l’efficienza energetica, come incentivi e detrazioni fiscali. Le detrazioni fiscali, quali Ecobonus, Bonus Casa e Superbonus, hanno avuto un ruolo chiave nel raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica dell’UE, generando un risparmio di 1,363 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep), che corrisponde al 54,3% del totale dei nuovi risparmi energetici del 2022 e rappresenta il 98,1% del risparmio previsto per il 2023 secondo le previsioni del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC). Gli incentivi per la mobilità sostenibile hanno contribuito ulteriormente con uno 0,423 Mtep (16,8%), mentre i Certificati Bianchi hanno rappresentato il 12,6% del risparmio energetico totale annuo.

Prospettive future

Le prospettive future per l’efficienza energetica in Italia sono promettenti. Con l’adozione di tecnologie innovative e il continuo aggiornamento delle normative, il Paese è sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi.

Tecnologie e strategie future per migliorare l’efficienza energetica

In conclusione, l’Italia sta facendo passi significativi verso il miglioramento dell’efficienza energetica, ma c’è ancora tanto da fare. Attraverso investimenti continui, l’adozione di tecnologie innovative e il rispetto delle normative, possiamo aspettarci un futuro più sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico.

L’avanzamento tecnologico gioca un ruolo cruciale da questo punto di vista. Dalle classi energetiche alte agli edifici a energia quasi zero (nZEB), le nuove tecnologie offrono possibilità senza precedenti per ridurre i consumi, diminuendo in modo significativo l’inquinamento atmosferico.

Proprio per questo, Unione Professionisti ha creato dei corsi destinati a tutti quei professionisti che desiderano aggiornarsi sulla questione, acquisendo tutte le competenze fondamentali in materia di efficienza energetica:

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