Cresce la ricerca (e il bisogno) di personale, ma mancano gli ingegneri da assumere

Le imprese hanno ripreso ad assumere ma quello che manca sono gli ingegner. Di difficile reperimento gli ingegneri e i tecnici in campo ingegneristico.

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Oltre 21mila contratti di lavoro programmati in più (+5,7%) ad ottobre 2019 rispetto ad ottobre 2018 e 100mila in più (+10,6%) nel trimestre in corso rispetto a un anno fa. Come mostra il Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, sebbene il quadro economico internazionale sia caratterizzato da crescenti incertezze, la domanda di lavoro delle imprese italiane continua a crescere su base tendenziale. Sono 391mila i contratti programmati nel mese di ottobre e saliranno a oltre 1 milione nel trimestre ottobre-dicembre.

Anche per questo ultimo scorcio dell’anno, a creare maggiori opportunità di lavoro saranno, per l’industria, alcune delle filiere distintive del Made in Italy, con in testa la meccatronica (49.960 attivazioni nel trimestre ottobre-dicembre con una crescita tendenziale del 12,5%), seguite dalla metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (40.350 contratti e una crescita del 14,8%). Mentre le imprese del Sistema moda e dell’alimentare sembrano segnare il passo con tassi tendenziali di crescita più contenuti. Per i servizi, la filiera del turismo si conferma quale traino della domanda di lavoro (170.560 i contratti nel trimestre ottobre-dicembre con una crescita tendenziale del 19,8%). Consistente anche l’apporto del comparto servizi informatici e delle telecomunicazioni con 30.170 contratti e un tasso di crescita del 19,1%.

Resta alta la difficoltà di reperimento di profili professionali segnalata dalle imprese (che riguarda il 31,4% dei profili ricercati).

Ad avere maggiori difficoltà di reperimento sono le imprese dei servizi informatici e delle telecomunicazioni (52% dei profili ricercati è di difficile reperimento), le imprese della metallurgia e fabbricazione prodotti in metallo (47%), le imprese della meccatronica (45%), industrie del legno e del mobile (43%), industrie tessili, abbigliamento e calzature (38%).

Le imprese incontrano maggiori difficoltà a reperire laureati in ingegneria elettronica e dell’informazione (67,9%) e in ingegneria industriale (54,0%); difficili da reperire anche i laureati in chimica e farmacia (58,6%) nonché i laureati ad indirizzo scientifico, matematico e fisico. Oltre ai laureati in discipline STEM, mancano anche quelli ad indirizzo linguistico, traduttori e interpreti (il 53,9% è di difficile reperimento).

D’altro canto, considerate le difficoltà a reperire laureati in discipline STEM, non stupisce che siano proprio le aree aziendali dove queste professionalità dovranno operare a registrare le più elevate difficoltà di reperimento: è di difficile reperimento il 65,5% dei profili inquadrati nei servizi informativi (con un aumento su base annua di oltre 20 punti percentuali), così come il 50,4% dei profili dediti alla progettazione, ricerca e sviluppo. In crescita di 7 punti percentuali anche la difficoltà di reperimento nell’ambito delle funzioni legate alla logistica.

Ulteriori conferme si trovano scorrendo poi il Borsino delle Professioni. Sono di difficile reperimento il 68,7% degli specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali, il 42,2% degli ingegneri, il 63,1% dei tecnici in campo ingegneristico e il 61,8% dei tecnici informatici.

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Giornalista, Fotoreporter, Copywriter, Blogger, Web Writer, Addetto Stampa per giornali, riviste, enti pubblici e blog aziendali. Provo a descrivere il loro mondo e le loro storie, le loro passioni e le loro idee. "Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile" P.R.

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