Cos’è il DVR e come si redige il documento valutazione dei rischi

Di cosa parliamo in questo articolo:
Che cosa si intende per Documento di Valutazione dei Rischi?
Il DVR – Documento di valutazione dei rischi – è una relazione in cui il datore di Lavoro valuta la probabilità che possano esserci dei rischi per i propri dipendenti e di quale entità possono essere i danni causati.
Vengono definite le misure di prevenzione e protezione che deve adottare ogni singolo lavoratore per ridurre al minimo la probabilità che si abbia un evento dannoso o per ridurre al minimo il danno.
Come previsto dall’art.28 del D.Lgs. n. 81/2008 devono essere considerati anche lo stress lavoro correlato e i rischi per le lavoratrici in gravidanza.
Chi è tenuto a redigere il DVR?
Come previsto dall’art. 17 del D.Lgs. n. 81/2008, il DVR dev’essere redatto dal datore di lavoro insieme al RSPP – Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione – e al medico competente – elabora il protocollo di sorveglianza sanitaria – dopo aver consultato il RLS – Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.
In alcuni casi il datore di lavoro può ricoprire il ruolo di RSPP.
Quando è obbligatorio redigere il DVR?
Sono tenuti a redigere il Documento di Valutazione dei Rischi tutte le aziende, le ditte individuali e liberi professionisti, che anche un solo lavoratore dipendente. Il D.Lgs. 81/08, infatti, considera lavoratori anche i lavoratori stagionali, gli stagisti, i soci, i lavoratori a progetto, gli aiutanti o chi fa formazione come apprendistato o a titolo gratuito presso la sede.
Redigere e tenere una copia aggiornata del DVR in azienda è un obbligo. Sono previste sanzioni per la sicurezza sul lavoro per i casi di “omessa redazione del DVR” e per “incompleta redazione del DVR con omessa indicazione delle misure di prevenzione e protezione.
Come si redige un DVR?
Per la redazione del DVR è necessario:
- una raccolta preliminare di informazioni sulle attività di cui valutare i rischi
- compilare il documento di valutazione dei rischi; le piccole aziende possono usare la procedura standardizzata.
Ecco alcune delle informazioni che potrebbero essere necessarie:
- numero di addetti e mansioni svolte
- fasi del processo lavorativo
- tipologia degli ambienti di lavoro
- schede tecniche di sostanze/prodotti/apparecchiature
- elenco dispositivi di protezione
- registro delle manutenzioni sugli impianti…
Ci sono diversi modelli di DVR a seconda dell’attività per cui lo si redige: scuole, bar, ristoranti, uffici, farmacia, agricoltura. I professionisti che sono interessati a diventare RSPP o datori di lavoro e, in particolare, a capire come si redige il DVR possono partecipare a corsi di sicurezza sul lavoro online.
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