L’attestato di prestazione energetica
L'attestato di prestazione energetica: che cosa è, chi lo redige, perché lo si redige ...

L’ Ape, o attestato di prestazione energetica è un documento rilasciato da un tecnico abilitato, dove vengono sintetizzate le principali caratteristiche dell’immobile. Parliamo ovviamente di caratteristiche energetiche degli edifici, come l’indice di prestazione energetica o la classe energetica di un immobile.
Dettagli che dopo anni (di obblighi disattesi ndr) sono divenuti finalmente obbligatori e coercitivi. Oggi infatti, in caso di compravendita o di stipula di un nuovo contratto di affitto, è obbligatorio indicare anche negli annunci immobiliari la classe energetica a cui appartiene l’edificio in questione.
Di cosa parliamo in questo articolo:
Comprensibile quindi che il termine attestato di prestazione energetica, anche alla luce delle ultime e recenti modifiche (gli ultimi tre decreti sono datati 26 giugno 2015 ndr ) che istituiscono con inizio fissato al prossimo 1 ottobre il nuovo APE nazionale, sia sempre più di uso comune.
Il problema è che alcuni (sia tra la stampa sia tra i tecnici e gli addetti ai lavori ndr ) delle volte, usano questo termine riferendosi a contesti e a documenti non consoni.
Ma allora; che cosa è l’attestato di prestazione energetica, e perché esiste ?
Tutto nasce da quello che studiosi e commentare di ogni parte del mondo chiamano “problema energetico”. Il problema legato all’uso, e spesso all’abuso, dell’energia è infatti al centro delle discussioni di intere nazioni. Nessuno può più ignorare le conseguenze che un AB-uso di energia da parte degli edifici pubblici e privati, se protratto nel tempo, potrebbe generare su scala mondiale. Dalle indagini condotte infatti, si è evidenziato, come i consumi energetici siano attribuibili per circa la metà, (49%)agli edifici, mentre al 43% troviamo i trasporti e solo al 13% l’industria.
Dati che ci raccontano di un settore edilizio particolarmente energivoro, motivo per cui l’attestato di prestazione energetica, rappresenta lo strumento migliore affinché si crei una proficua comunicazione tra utente e professionista qualificato.
Cosa si certifica con l’attestato di prestazione energetica?
Attraverso l’attestato il professionista abilitato e formatosi attraverso corsi riconosciuti a livello nazionale, può definire, appunto, la Prestazione Energetica delle abitazioni esaminate.
Ma in cosa consiste questa prestazione energetica?
Con il termine di prestazione energetica si suole definire essenzialmente il quantitativo di energia che l’edifico in questione utilizza per riscaldare o raffrescare gli ambienti e l’acqua corrente. Una vera e propria stima energetica quindi che dopo anni sembra aver finalmente preso piede, costituendo una sorta di base su cui sviluppare l’edilizia del domani.
Quali aspetti condizionano la scrittura di un attestato di prestazione energetica?
Per svolgere la propria diagnosi, il certificatore energetico deve tenere in considerazione diversi fattori dell’edifico, tra i quali (tra i tanti):
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gli impianti alla ventilazione
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la posizione alla struttura di murature ed infissi
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la presenza di oggetti o edifici che portano ombra sull’immobile
Quella che emerge è quindi la fotografia di un analisi complessa, che i certificatori svolgono attraverso l’utilizzo di complesse tabelle di calcolo.
Un ultimo punto inoltre, su cui le recenti normative pongono più di un attenzione è quello relativo alle indicazioni sui possibili e raccomandabili interventi da effettuare sull’edificio.
Il punto specifica l’obbligo per i tecnici incaricati, spesso non soddisfatto da coloro che vendono le cosiddette certificazioni energetiche lowcost, di indicare tutte le eventuali annotazioni circa i possibili interventi migliorativi sull’edificio. Il professionista quindi deve suggerire, calcolandone esattamente gli esiti, gli interventi più significativi ed economicamente convenienti per ridurre i consumi energetici e migliorare il benessere abitativo.
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