Certificatori energetici: chi sono e chi può svolgere la professione?

I certificatori energetici sono professionisti abilitati responsabili della redazione dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE) degli edifici. L’APE fornisce una valutazione delle caratteristiche energetiche di un edificio e ne certifica il livello di efficienza energetica.
La professione dei certificatori energetici è diventata sempre più rilevante negli ultimi anni, grazie alla crescente consapevolezza sull’importanza dell’efficienza energetica e ai vantaggi legati ai bonus edilizi.
Di cosa parliamo in questo articolo:
Requisiti per diventare un certificatore energetico
La professione di certificatore energetico richiede il possesso di determinati requisiti e competenze specifiche. Secondo il DPR 75/2013, i tecnici abilitati che possono svolgere la professione di certificatore energetico devono soddisfare requisiti legati al titolo di studio e all’iscrizione all’ordine o collegio professionale. Vediamoli più nel dettaglio.
Titoli di studio
I certificatori energetici devono possedere uno dei seguenti titoli di studio:
- laurea specialistica in vari ambiti dell’architettura e dell’ingegneria;
- diploma di istruzione tecnica settore tecnologico in indirizzi specifici;
- diploma di geometra;
- diploma di perito agrario o agrotecnico.
Oppure, una laurea magistrale in:
- architettura e ingegneria edile-architettura;
- ingegneria (diverse specializzazioni);
- pianificazione territoriale urbanistica ed ambientale;
- scienza e ingegneria dei materiali;
- scienze e tecnologie agrarie;
- scienze e tecnologie della chimica industriale;
- scienze e tecnologie forestali e ambientali.
Iscrizione all’ordine o collegio professionale
I certificatori energetici devono essere iscritti all’ordine o collegio professionale competente e abilitati alla progettazione di edifici ed impianti. L’iscrizione all’albo professionale garantisce la competenza e la qualificazione necessaria per svolgere la professione.
È importante notare che il DPR 75/2013 ha subito modifiche con l’introduzione del decreto-legge 145/2013, convertito nella Legge 9/2014, che ha ampliato il numero di tecnici abilitati a svolgere la certificazione energetica senza la necessità di frequentare corsi di formazione specifici. Questa possibilità è riservata ai tecnici che possiedono i titoli di studio adeguati e sono iscritti all’albo professionale.
Corsi di formazione
Sebbene i tecnici abilitati non siano obbligati a frequentare corsi specifici, coloro che non sono abilitati all’esercizio della professione di progettista devono seguire corsi approvati per ottenere l’attestato abilitante e diventare certificatore energetico. I corsi di formazione devono soddisfare determinati requisiti minimi stabiliti nel DPR 75/2013.
Il corso certificazione energetica degli edifici copre argomenti come legislazione sull’efficienza energetica, calcolo delle prestazioni energetiche, analisi tecnico-economica degli investimenti, analisi dell’involucro edilizio, impianti termici, fonti rinnovabili e comfort abitativo. L’obiettivo è quello di fornire le conoscenze e le competenze necessarie per svolgere correttamente la certificazione energetica degli edifici.
Responsabilità del certificatore energetico
I certificatori energetici hanno la responsabilità di redigere l’APE correttamente. Una documentazione errata può comportare diverse responsabilità per il certificatore:
- Responsabilità amministrative e disciplinari: in caso di informazioni non veritiere o senza i requisiti di volontarietà e consapevolezza, può essere soggetto a sanzioni pecuniarie, che possono arrivare al 70% della parcella calcolata secondo la tariffa professionale, e alla sospensione dall’ordine o collegio professionale competente.
- Responsabilità civile: in caso di negligenza, imperizia o errore di calcolo, può essere chiamato a risarcire i danni causati involontariamente o colposamente a terzi.
- Responsabilità penali: in caso di informazioni errate o se il direttore dei lavori attesta falsamente la correttezza dell’ape, può essere soggetto a condanna penale e pecuniaria.
Per garantire l’indipendenza e l’imparzialità, il certificatore energetico deve essere terzo rispetto al committente, al progettista, al direttore dei lavori e ai produttori dei materiali. Pertanto, deve allegare all’APE una “Dichiarazione di indipendenza” che attesti l’assenza di conflitti di interesse e di coinvolgimento diretto o indiretto.
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