Un unico regolamento edilizio per tutta la nazione: verso la fine del feudalismo normativo italiano

Delrio, “l'adozione di un regolamento edilizio unico per tutto il territorio nazionale è un passo importante, fino a oggi sono state parlate lingue diverse tra enti simili”

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“E’ un passo molto importante l’adozione dello stesso lessico comune per l’edilizia nella pubblica amministrazione a livello nazionale, dove fino ad oggi si sono parlate lingue diverse tra un ente e l’altro anche a pochi chilometri di distanza”. E’ quanto dichiara il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, commentando l’esito della Conferenza Unificata Stato-Regioni, presieduta dal Ministro Enrico Costa, che ha adottato pochi giorni fa all’unanimità lo schema di regolamento edilizio – tipo, per semplificare e uniformare le norme e gli adempimenti in materia edilizia per tutto il territorio nazionale.

“Oltre all’esigenza di parlare la stessa lingua” continua il Ministro “c’era anche la necessità di superare l’eccessiva interpretazione della disciplina edilizia, anche qui con il paradosso che le stesse leggi statali o regionali hanno trovato applicazioni diverse in territori contigui. Il provvedimento è stato approvato grazie ad un lungo lavoro e rappresenta il punto di mediazione possibile tra tutti i soggetti coinvolti. È un primo passo, che verrà verificato e aggiornato in base al riscontro sul suo utilizzo”.

L’approvazione è frutto del lavoro del Tavolo tecnico costituito il 5 maggio 2015 con i rappresentanti delle Regioni e dell’ANCI, coordinato dal MIT e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per la Funzione Pubblica.

Il processo di standardizzazione e semplificazione del regolamento edilizio si propone di:

  • affiancare alla semplificazione normativa dei procedimenti sul rilascio dei titoli edili e sul silenzio assenso nel permesso di costruire, un percorso di progressivo superamento della eccessiva differenziazione della disciplina vigente a livello locale;

  • ricondurre i regolamenti edilizi comunali alla loro effettiva funzione di integrazione e specificazione delle normative statali e regionali, nei campi che riguardano l’attuazione delle scelte urbanistiche locali, la qualità e funzionalità dei tessuti urbani esistenti, i meccanismi di incentivazione e qualificazione dei processi di recupero degli stessi, ecc.;

  • semplificare, uniformare e standardizzare i linguaggi e la struttura dei Regolamenti edilizi;

  • introdurre elementi di qualificazione dell’edilizia come le caratteristiche prestazionale degli edifici;

  • facilitare l’accesso alle norme edilizie per i cittadini, imprese anche estere, e addetti ai lavori;

  • abbattere i margini di discrezionalità interpretativa degli operatori degli Uffici tecnici;

  • concorrere a diminuire la giurisprudenza in materia;

  • rendere più sostenibile, più misurabile e quindi riconoscibile e classificabile il patrimonio edilizio del Paese.

Lo schema di regolamento edilizio – tipo era previsto dal Decreto Sblocca Italia, che ha stabilito che un adeguato livello di semplificazione dei processi edilizi costituiscono un livello essenziale delle prestazioni che devono essere garantiti a tutti i cittadini su tutto il territorio nazionale.

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