Rapporto Almalaurea sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati italiani – SCARICA gratis il PDF –

I laureati nel 2018 coinvolti nel Rapporto 2019 sul Profilo dei laureati sono oltre 280 mila. Si tratta di 160 mila laureati di primo livello (57,1%), 82 mila magistrali biennali (29,2%) e 37 mila magistrali a ciclo unico (13,1%)

5/5 - (1 vote)

Il Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea presenta i Rapporti 2019 sul Profilo e sulla Condizione occupazionale (XXI edizione) in occasione del Convegno “Università e mercato del lavoro”, presso Sapienza Università di Roma giovedì 6 giugno 2019. Le Indagini hanno coinvolto i laureati di 75 università aderenti al Consorzio.

Il Rapporto di AlmaLaurea sul Profilo dei laureati ha analizzato le performance formative di oltre 280 mila laureati nel 2018: tra questi, 160 mila laureati di primo livello, 82 mila dei percorsi magistrali biennali e 37 mila magistrali a ciclo unico.

Il Rapporto di AlmaLaurea sulla Condizione occupazionale ha analizzato circa 640 mila laureati di primo e secondo livello del 2017, 2015 e 2013 contattati rispettivamente a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo.

Immatricolati: dati di contesto

Dopo il calo vistoso perdurato fino all’anno accademico 2013/14, dall’anno accademico 2014/15 si è osservata una ripresa delle immatricolazioni, confermata anche negli anni successivi, che sono arrivate nel 2017/18 a +9,3% rispetto al 2013/14 (fonte MIUR). Nonostante ciò, dal 2003/04 al 2017/18 le università hanno perso oltre 40 mila matricole, registrando una contrazione del 13,0%. Il calo delle immatricolazioni risulta più accentuato nelle aree meridionali (-26,0%), tra i diplomati tecnici e professionali e tra coloro che provengono dai contesti familiari meno favoriti, con evidenti rischi di polarizzazione.

L’andamento delle immatricolazioni per area disciplinare MIUR mostra risultati interessanti: rispetto all’a.a. 2003/04 il trend è in calo per tutte le aree disciplinari fatta eccezione per l’area scientifica, in cui si rileva un aumento del 13%.

Il Profilo dei Laureati – Rapporto almalaurea 2019

I laureati nel 2018 coinvolti nel Rapporto almalaurea 2019 sul Profilo dei laureati sono oltre 280 mila. Si tratta di 160 mila laureati di primo livello (57,1%), 82 mila magistrali biennali (29,2%) e 37 mila magistrali a ciclo unico (13,1%); i restanti sono laureati pre-riforma (compresi quelli di Scienze della Formazione primaria).

Mobilità per motivi di studio. I laureati magistrali biennali più propensi a spostarsi, il flusso è verso il Nord. Il Sud perde un quarto dei diplomati

Nel 2018 quasi la metà del complesso dei laureati (45,9%) ha conseguito il titolo nella stessa provincia in cui ha ottenuto il diploma di scuola secondaria di secondo grado. Il 25,9% dei laureati ha sperimentato una mobilità limitata, conseguendo il titolo in una provincia limitrofa a quella di conseguimento del diploma. Il 12,7% ha sperimentato una mobilità di medio raggio, laureandosi in una provincia non limitrofa, ma rimanendo all’interno della stessa ripartizione geografica (NordCentro-Sud), mentre un altro 13,3% ha conseguito il titolo di laurea in una ripartizione geografica differente da quella in cui ha conseguito il diploma. Infine, il 2,3% ha completato il percorso universitario in un ateneo italiano, ma è in possesso di un diploma conseguito all’estero.

I laureati magistrali biennali sono i più propensi alla mobilità geografica per motivi di studio: il 37,0% ha conseguito il titolo in una provincia diversa e non limitrofa a quella di conseguimento del diploma di scuola secondaria di secondo grado (contro il 24,3% dei laureati di primo livello e il 25,9% di quelli a ciclo unico).

Concentrandosi sul confronto diretto tra ripartizione geografica di conseguimento del diploma e ripartizione geografica della laurea si evidenzia che le migrazioni per ragioni di studio sono quasi sempre dal Mezzogiorno al Centro-Nord. La quasi totalità dei laureati che hanno ottenuto il titolo di scuola secondaria di secondo grado al Nord ha scelto un ateneo della medesima ripartizione geografica (97,2%). I laureati del Centro rimangono nella medesima ripartizione geografica nell’87,8% dei casi; del restante 12,2% la maggioranza (ossia il 9,5%) ha optato per atenei del Nord.

È per i giovani del Sud e delle Isole che il fenomeno migratorio assume, invece, proporzioni considerevoli: il 26,4% decide di conseguire la laurea in atenei del Centro e del Nord, ripartendosi equamente tra le due destinazioni. Un altro aspetto interessante riguarda i laureati provenienti dall’estero: oltre il 90% sceglie un ateneo del Centro-Nord.

Posto a cento il numero di laureati che hanno conseguito il diploma in ciascuna delle tre ripartizioni, il saldo migratorio – calcolato confrontando la ripartizione geografica di conseguimento del diploma e della laurea – è pari a +21,2% al Nord, a +21,4% al Centro e a -24,3% al Sud. Pertanto, per motivi di studio, il Sud perde, al netto dei pochissimi laureati del Centro-Nord che scelgono un ateneo meridionale, quasi un quarto dei diplomati del proprio territorio.

Ponendo a confronto il contesto familiare di provenienza, si evidenzia un aumento al Nord della quota di laureati con famiglie con un solido background socio-economico e culturale (classe sociale elevata e almeno un genitore laureato), rispetto alla relativa distribuzione per diploma di scuola secondaria di secondo grado, e uno speculare calo nella ripartizione meridionale: in sostanza, nel passaggio tra il diploma e la laurea il Nord “guadagna”, a scapito del Sud, capitale umano con un retroterra culturale ed economico più favorito.

Scarica l'approfondimento
Webinar Case Green
Avatar photo

Giornalista, Fotoreporter, Copywriter, Blogger, Web Writer, Addetto Stampa per giornali, riviste, enti pubblici e blog aziendali. Provo a descrivere il loro mondo e le loro storie, le loro passioni e le loro idee. "Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile" P.R.

0 Commenti

Non ci sono commenti!

Non ci sono ancora commenti, ma puoi essere il primo a commentare questo articolo.

Lascia un commento