Logistica urbana: cos’è e come renderla sostenibile

La gestione della distribuzione delle merci nelle città è uno degli ambiti di azione essenziali per permetterci di vivere in un sistema urbano efficiente e per diminuire l’inquinamento atmosferico causato dal traffico stradale.

Per tale ragione sono nati e si sviluppano dei progetti di city logistic, con l’obiettivo di efficientare la logistica nelle città e sviluppare processi sostenibili. Analizziamo la questione più nel dettaglio.

Cos’è la logistica urbana

Quando parliamo di logistica definiamo l’insieme dei processi organizzativi, gestionali e strategici che vanno dalla fornitura alla distribuzione ai consumatori finali dei prodotti di un’azienda. In poche parole, si tratta di tutte le attività necessarie alla consegna di un prodotto in un determinato momento e luogo prestabilito, con dei costi proporzionati al genere di servizio richiesto.

Andando più nello specifico, spesso si sente parlare di logistica urbana o di city e urban logistics. In questi casi, ci si riferisce a un ambito preciso, quello cittadino appunto. La logistica nelle città può essere definita come la branca che punta a migliorare la distribuzione urbana delle merci allo scopo di sviluppare sistemi di trasporto e movimentazione efficienti e sostenibili.

Una sfida estremamente attuale, dato l’impegno della politica europea verso la transizione ecologica e la riduzione dell’impatto umano sull’ecosistema del pianeta. Vediamo quindi quali sono le problematiche con cui ci si deve scontrare per istituire un tipo di logistica sostenibile.

Difficoltà nella logistica urbana

Come ben sai, la logistica è un fattore fondamentale nel progresso economico e sociale di un paese, in particolar modo nelle città, perché permette il sostentamento dell’area urbana e la distribuzione delle merci ai consumatori finali. Ciò è confermato dal fatto che l’80% delle consegne è destinato proprio alle città.

Ma non siamo di fronte a un problema esclusivamente aziendale, perché le conseguenze di una logistica cittadina non improntata alla sostenibilità ambientale si ripercuotono su tutto il tessuto sociale. La distribuzione delle merci infatti influisce su:

• l’inquinamento atmosferico e acustico;
• i consumi energetici che, aumentando, agiscono sul cambiamento climatico;
• il traffico cittadino, che si congestiona e fa diminuire la sicurezza stradale;
• il deterioramento dell’ambiente e del patrimonio culturale.

Inoltre, la sempre maggiore richiesta di consegne in tempi brevi, se non brevissimi, incide su questi fattori aggravando la situazione. Considerata la natura essenziale di alcune operazioni logistiche, come la consegna di provviste e rifornimenti di alimenti, carburanti e farmaci, è necessario trovare delle modalità concrete di sviluppo di una logistica urbana efficiente.

Tre aree della logistica urbana che possono implementare soluzioni green

A partire dal Protocollo di Kyoto (2005), il primo accordo internazionale sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, fino ad arrivare al Next Generation EU, le azioni intraprese per il clima – nei diversi settori economici – assumono un ruolo di primaria importanza all’interno delle agende politiche di tutti i paesi, e in particolare di quelli europei.

L’Unione Europea si pone, difatti, l’ambizioso obiettivo di diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. Ciò è possibile solo se si riduce la dipendenza dal petrolio e dalle fonti energetiche non rinnovabili e se si lavora alla diminuzione dei consumi energetici in generale.

Sul profilo logistico questo equivale a tre aree di miglioramento principali:

• riciclare e riutilizzare gli imballaggi;
• efficientare i sistemi di flusso;
• risparmiare energia.

È imprescindibile quindi che tutti gli attori della supply chain mirino a un nuovo modello di logistica, più vicino alle esigenze dell’ambiente, e si impegnino dunque a: ridurre la quantità di imballi, gestire in modo smart e tecnologico i magazzini, implementare relazioni di collaborazione con altre aziende e clienti, riformulare i trasporti in modo intermodale ed ecologico, chiedere e ottenere il supporto delle pubbliche amministrazioni.

In questo senso la logistica 4.0, attraverso l’impatto positivo della digital transformation e delle nuove tecnologie nel settore, può essere una strada percorribile verso sistemi innovativi per lo stoccaggio e il trasporto delle merci. La blockchain nella logistica, per esempio, permette di sfruttare la tecnologia per assicurarsi una gestione efficiente e sicura di ciascuna operazione.

In conclusione, abbiamo visto che le operazioni logistiche urbane interferiscono con la salute del nostro pianeta e con la salvaguardia dell’ambiente. Il cambiamento climatico è il risultato di questa poca attenzione verso l’impatto ambientale delle nostre attività: per tale motivo, l’adozione di misure volte a rendere efficiente il settore logistico è il primo passo per ridurre le emissioni inquinanti e arrivare agli importanti obiettivi di sostenibilità ambientale stabiliti dall’UE.

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