Rigenerazione urbanistica, lo strumento per riqualificare le città

Definizione di rigenerazione urbanistica
La rigenerazione urbanistica è costituita da programmi di recupero e riqualificazione del patrimonio immobiliare delle città e ha l’obiettivo di assicurare qualità e sicurezza dell’abitare, soprattutto nelle periferie più degradate.
A differenza dei progetti di urban renewal, o «rinnovamento urbano», che consistono per lo più in interventi di demolizione e ricostruzione gli interventi di rigenerazione puntano a salvaguardare il paesaggio e l’ambiente e a ridurre il consumo di suolo.
La rigenerazione urbana nello Sblocca Cantieri
Nel 2019 è stato pubblicato il decreto Sblocca cantieri – “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici”.
Tra gli obiettivi del Decreto la limitazione del consumo di suolo per favorire la rigenerazione del patrimonio edilizio esistente attraverso la riqualificazione di aree urbane degradate.
La riqualificazione urbana in Italia
La riqualificazione urbana in Italia ha avuto inizio negli anni ’70 con il recupero dei centri storici – ad oggi ancora da completare. Alla fine degli anni ’80 è continuata con il recupero delle aree dismesse in seguito allo spostamento dai centri urbani di industrie, mercati ortofrutticoli e altri servizi. Negli stessi anni le aree demaniali si andavano a desertificare creando i cosiddetti “vuoti urbani”.
Nella seconda metà degli anni ’90 la riqualificazione ha provato a recuperare i quartieri residenziali delle zone periferiche in cui erano state costruite case di edilizia popolare senza badare troppo alla qualità dei materiali, all’estetica o alla classe energetica. Sono diversi i casi di successo della rigenerazione in Italia.
I fondi per la rigenerazione urbana previsti dal nuovo DPCM
Il 6 marzo 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM sulla rigenerazione urbana: “Assegnazione ai comuni di contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale”.
Con il Decreto vengono stanziati 8,5 miliardi di euro previsti dal “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare” e vengono fissati i criteri per l’assegnazione ai Comuni.
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