Ponte Morandi: entra nel vivo la costruzione del nuovo ponte di Genova
È di poche settimana fa il getto della prima fondazione del nuovo ponte sul Polcevera, e intanto saltano fuori nuove indiscrezioni sullo stato di degrado che viveva il ponte morandi
Per la Nasa il ponte Morandi di Genova aveva iniziato a deformarsi già dal 2015, quindi anni prima del crollo avvenuto il 14 agosto del 2018. È quanto dimostrerebbero alcuni scienziati in uno studio realizzato dal “Jet propulsion laboratory” di Pasadena in California e anticipato oggi dal Corriere della Sera. Secondo gli studiosi la struttura avrebbe subito dei “movimenti” ancora più accentuati nei suoi ultimi mesi, quelli antecedenti al disastro costato la vita a 43 persone.
Ad un anno dalla tragedia le cause e le responsabilità agitano ancora le acque e le polemiche continuano a riempire le pagine dei giornali. Intanto pochi mesi fa il getto per la prima fondazione del nuovo Ponte sul Polcevera, che sta realizzando PERGENOVA, joint venture tra Salini Impregilo e Fincantieri Infrastructure.
La colata di calcestruzzo, che segna simbolicamente un momento chiave nella costruzione del ponte e nella corsa di Genova verso il futuro, sancisce l’avvio della costruzione della pila 9 nell’area ovest del cantiere, immediatamente vicino al torrente Polcevera.
“ Entriamo nel vivo delle attività” ha commentato Alberto Maestrini, Presidente di PERGENOVA “e per noi inizia la vera sfida per la costruzione, in qualità e sicurezza, di un’opera straordinaria, garantendo al contempo il mantenimento di tempi estremamente sfidanti. Per questo faremo affidamento a ciò che meglio sappiamo fare, lavorare con determinazione, competenza e responsabilità, affrontando ogni giorno le difficoltà per risolverle, facendo leva sull’esperienza dei nostri soci Fincantieri Infrastructure e Salini Impregilo. L’impresa è estremamente complessa ma ci guida la consapevolezza della responsabilità di restituire a Genova un’infrastruttura essenziale e di mostrare al Paese e al mondo la nostra capacità di fare squadra, in una cooperazione virtuosa tra pubblico e privato, per ottenere risultati straordinari. E conclude Maestrini “Un ringraziamento particolare lo voglio esprimere al Commissario che ci è sempre stato al fianco in ogni momento, e alla sua squadra con cui stiamo lavorando bene”.
In attesa che venga conclusa completamente la demolizione, iniziano così le attività per le pile e l’impalcato, secondo la progressione dei lavori. “Il cantiere già da mesi sta operando incessantemente occupando giorno dopo giorno ogni metro di area disponibile – ha dichiarato Nicola Meistro Amministratore Delegato di PERGENOVA – e, se fino a ieri si è lavorato ai pali di fondazione e alle armature dei plinti con operazioni incalzanti ma invisibili all’esterno, a partire da oggi i progressi di costruzione del viadotto saranno ben visibili, il nuovo ponte comincerà a presentarsi alla città a diventare parte del territorio in maniera tangibile.
Abbiamo messo in campo il meglio del nostro know how italiano e tutta l’esperienza maturata nella realizzazione di grandi opere in ogni parte del mondo” E ha concluso l’Amministratore delegato: “Il nostro obiettivo è quello di consegnare alla città e ai genovesi un ponte che non sia solo solido e sicuro, con tecnologie all’avanguardia, ma anche bello ed eco-sostenibile, capace di diventare il simbolo di una nuova fase di sviluppo del territorio e di una nuova modalità di fare infrastrutture fondamentali per la crescita dell’Italia”.
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