Tributi omessi: in vigore il nuovo ravvedimento operoso
Legge di Stabilità: per avvicinare Fisco e contribuente sarà potenziato il ravvedimento operoso.

La Legge di Stabilità 2015 ha introdotto novità anche in tema di ravvedimento operoso.
Grazie alla Legge di Stabilità appena pubblicata l’istituto del ravvedimento operoso è stato reso più flessibile e sono stati eliminati i limiti temporali. Le modifiche riguardano anche le semplificazioni del rapporto fisco contribuente, ma non solo, gli esperti registrano cambiamenti anche su una serie di termini di notifica e diverse norme finalizzate a favorire la compliance fiscale.
La Legge di Stabilità 2015 prosegue così sulla strada tracciata dalla delega fiscale, e in attuazione della quale sono già stati fatti passi significativi come il 730 precompilato, che parte proprio da questo 2015. L’obiettivo è sempre quello di facilitare e rinforzare la collaborazione fra Fisco e contribuente.
Per quanto riguarda il ravvedimento operoso sono due le novità principali:
dal primo gennaio 2015 è possibile ricorrere a questo strumento anche se c’è già stata una contestazione formale da parte dell’Agenzia delle Entrate, o se sono in corso accertamenti. Gli unici ostacoli, ovvero i motivi che continuano a impedire la possibilità di ricorso al ravvedimento operoso, restano la formale notifica di un atto di liquidazione o di accertamento o il ricevimento di una comunicazione di irregolarità, emessa a seguito dei controlli automatici (articoli 36-bis del Dpr 600/1973 e 54-bis del Dpr 633/1972) o del controllo formale delle dichiarazioni (articolo 36-ter del Dpr 600/1973).
E poi sono state introdotti nuovi ravvedimenti lunghi e uno intermedio:
-entro 90 giorni dal termine di presentazione della dichiarazione o oppure dall’omissione o dall’errore, per qualsiasi tributo (non solo quelli gestiti dall’Agenzia delle Entrate), è possibile ricorrere al ravvedimento operoso con sanzione ridotta a 1/9 del minimo;
-entro due anni dall’omissione o dall’errore, con sanzione è ridotta a 1/7 del minimo;
-oltre due anni dall’omissione o dall’errore, con sanzione è ridotta a 1/6 del minimo.
Per quanto riguarda le semplificazioni, il comma 634 prevede di introdurre «nuove e più avanzate forme di comunicazione tra il contribuente e l’Amministrazione fiscale, anche in termini preventivi rispetto alle scadenze fiscali».
In pratica, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione del contribuente o del suo intermediario, tutti gli elementi e le informazioni note sulla sua situazione, sulle agevolazioni disponibili, su deduzioni e detrazioni. Insomma, tutti gli elementi utili a effettuare correttamente gli adempimenti.
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