Autonomi e i liberi professionisti versano più IRPEF di tutti

La CGIA ha dimostrato inconfutabilmente che il popolo delle partite Iva e dei liberi professionisti dà un contributo significativo alle casse dell’erario ed è mediamente più tartassato degli altri contribuenti

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Autonomi e Liberi Professionisti sono sempre più tartassati, tanto che secondo le ultimissime analisi verserebbero più Irpef di tutti gli altri italiani. L’Irpef è la principale tassa a cui devono sottostare i contribuenti italiani. Un’imposta che va ad intaccare direttamente il reddito delle persone fisiche e fa guadagnare, subito, allo Stato più di 155 miliardi di euro all’anno.

Ma andiamo con ordine e analizziamo meglio la situazione che vede le partite iva pagare una quota di irpef maggiore rispetto agli altri cittadini italiani

In Italia le partite IVA sono circa l’11 per cento delle persone fisiche, ma rispetto agli altri cittadini versano circa 4.800 euro di irpef rispetto ai 4.000 euro di un lavoratore dipendente. I pensionati chiudono la classifica con un imposizione Irpef di circa 2.900 euro.

“Abbiamo analizzato la situazione delle partite Iva italiane – ha dichiarato Paolo Zabeo, coordinatore Cgia, ai nostri taccuini – e abbiamo ritenuto necessario puntualizzare la questione sulle imposte”

Per anni, su decine di trasmissioni televisive, non abbiamo fatto altro che sentire il ritornello che vede i lavoratori dipendenti come i più tartassati.

“Per carità – afferma Zabeo – nessuno vuole disconoscere che tra il lavoro autonomo ci siano delle sacche di evasione o di sotto-dichiarazione che vanno assolutamente contrastate, ci mancherebbe. Ma è anche vero che i liberi professionisti  sono mediamente più tartassati degli altri contribuenti”.

Tornando ai numeri però non possiamo che evidenziare come in Italia i lavoratori dipendenti e i pensionati sono circa l’87 per cento dei contribuenti (35.650.000) e contribuiscono ogni 12 mesi all’erario con 127 miliardi di euro. Il popolo degli autonomi e delle partite iva invece (poco più di 4milioni e mezzo di lavoratori) sono circa l’11 per cento dei contribuenti e versano al fisco circa 23 miliardi di euro.

“Come CGIA non possiamo che augurarci che il prossimo Esecutivo intervenga con misure fiscali finalizzate ad alleggerire il carico fiscale sul Popolo delle Partite Iva– conclude il Segretario CGIA Renato Mason – Un semplice provvedimento che porterebbe subito un grosso vantaggi anche i lavoratori dipendenti”.

Come si suddividono le partite iva contribuenti lungo il territorio nazionale?

A guidare la classifica dei lavoratori contribuenti troviamo la “ricca” Lombardia con 3.785.000 di dipendenti e circa 840.000 partite Iva.

Nella classifica dei lavoratori dipendenti segue il Lazio con più di 2milioni di dipendenti, mentre tra le partite iva il secondo posto è occupato dal Veneto con quasi 470mila lavoratori autonomi.

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Giornalista, Fotoreporter, Copywriter, Blogger, Web Writer, Addetto Stampa per giornali, riviste, enti pubblici e blog aziendali. Provo a descrivere il loro mondo e le loro storie, le loro passioni e le loro idee. "Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile" P.R.

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