Sanzioni inarcassa 2016 più leggere per ingegneri e architetti

Il Comitato Nazionale dei Delegati di Inarcassa ha deciso di introdurre delle Sanzioni inarcassa 2016 orientate ad il fenomeno dell’inadempienza previdenziale

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Il Comitato Nazionale dei Delegati di Inarcassa riunitosi nei giorni scorsi, ha approvato le nuove sanzioni inarcassa 2016 che mirano ad alleviare il sistema sanzionatorio applicato dall’Ente di previdenza e assistenza per gli architetti e ingegneri liberi professionisti e che semplificano l’adempimento contributivo. Un provvedimento che da una parte sembra andare incontro alle problematiche dei liberi professionisti italiani con una politica sanzionatoria più comprensiva, mentre dall’altra andrà a colpire le posizione più “recidive” .

“ L’introduzione delle sanzioni inarcassa 2016 è un provvedimento innovativo” dichiara il Presidente Inarcassa Giuseppe Santoro “che punta ad arginare il fenomeno dell’inadempienza previdenziale ed il conseguente aggravamento di situazioni debitorie non più emendabili. Il credito scaduto infatti vede coinvolto il 30% degli iscritti alla Cassa ed è pari a 800 milioni di euro, con evidenti riflessi negativi sul patrimonio e sui relativi rendimenti. Al tempo stesso il nuovo regime sanzionatorio riconosce i comportamenti attivamente virtuosi degli iscritti inadempienti con interventi sulle modalità di applicazione delle sanzioni nel tempo e sulla tempistica per una rapida risoluzione degli obblighi previdenziali.”

L’impianto sanzionatorio che Inarcassa ha voluto applicare, ha lo scopo di introdurre una maggiore gradualità sanzionatoria, cosi da tenere conto del mutato quadro generale macroeconomico e dei professionisti in particolare. Un cambiamento socio economico che ha prodotto significative minori disponibilità finanziarie per il rispetto degli adempimenti nei termini e ha quindi costretto la cassa previdenziale a introdurre le nuove sanzioni inarcassa 2016.

Il sistema è stato rimodulato grazie alla modifica dell’art.10 comma 1 del Regolamento Generale di Previdenza 2012 relativo al ritardato pagamento, legando la modalità dell’incremento della sanzione in ordine al periodo di ritardo. Ciò al fine di correlare l’inadempimento al tempo, con una scala crescente, che penalizzi in modo più che proporzionale il ritardo reiterato:

  • 0,5% mensile per i primi dodici mesi di ritardo;

  • 1% mensile dal tredicesimo al ventiquattresimo mese di ritardo;

  • 1,5% mensile dal venticinquesimo mese al trentaseiesimo mese di ritardo;

  • 2% mensile dal trentasettesimo mese fino al quarantottesimo mese di ritardo;

  • 60% fisso dal quarantanovesimo mese di ritardo.

Inarcassa ha inoltre previsto un ulteriore abbattimento delle aliquote previdenziali indicate, connesso all’entità dell’importo, a favore degli iscritti Inarcassa che complessivamente abbiano maturato un debito per i contributi dovuti e non pagati:

  • del 50% per un debito pari o inferiore a 10.000 euro;

  • del 30% per un debito compreso tra 10.001 e 15.000 euro;

  • del 20% per un debito compreso tra i 15.001 e 20.000 euro.

Parte integrante del “Progetto sanzioni” è però anche un’azione bilanciata nel campo del Welfare, con l’approvazione di nuove forme di sostegno volte a fronteggiare situazioni di bisogno effettivo, in relazione a difficoltà contingenti e connesse all’esercizio della libera professione.

Il provvedimento sarà ora sottoposto al vaglio dei Ministeri Vigilanti. Le modifiche varranno esclusivamente per tutte le irregolarità successive all’approvazione ministeriale, secondo il principio “tempus regit actum” ed a salvaguardia della maggioranza degli iscritti che con grande sacrificio e puntualità rispettano le scadenze previdenziali.

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