Riqualificazione energetica o ristrutturazione importante? Le principali differenze
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Ristrutturazione o riqualificazione energetica? Chi lavora nel settore edilizio sa quanto importante sia a livello normativo e fiscale avere ben chiaro in mente la differenza tra i due tipi di intervento. In tutti e due i casi si tratta di lavori che possono riguardare in modo estensivo l’involucro dell’edificio, influenzando perciò la sua efficienza energetica e la qualità abitativa.
Ma quando si parla di ristrutturazione importante? E quali sono i lavori per la riqualificazione energetica? Analizziamo insieme i criteri usati per definire entrambe le situazioni.
Di cosa parliamo in questo articolo:
Cosa si intende per ristrutturazione importante?
Secondo il Decreto Requisiti Minimi, la ristrutturazione importante è un intervento edilizio che coinvolge tutte le parti integrate dell’involucro dell’edificio, delimitando un volume con livelli termici isolati rispetto all’ambiente esterno o agli ambienti non climatizzati. Il lavoro deve possedere un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda complessiva dell’immobile.
Per calcolare la soglia di incidenza dei lavori di ristrutturazione, devono essere considerati solo gli elementi edilizi che delimitano il volume a temperatura controllata dall’ambiente esterno e da ambienti non climatizzati, quali pareti, solai, ma anche coperture e tetti.
Esiste poi un ulteriore distinzione tra interventi di ristrutturazione importante di primo e secondo livello. Ma in cosa si differenziano?
- Ristrutturazioni di primo livello: interessano più del 50% della superficie disperdente esterna e possono includere il rinnovamento dell’impianto di riscaldamento e raffrescamento.
- Ristrutturazioni di secondo livello: interessano oltre il 25% della superficie disperdente esterna e possono includere il rinnovamento dell’impianto di riscaldamento e raffrescamento.
Cosa si intende per riqualificazione energetica?
Si definiscono, invece, interventi di riqualificazione energetica di un edificio quelli che, pur non rientrando nelle categorie precedenti, migliorano comunque la prestazione energetica dell’edificio.
Questi lavori di riqualificazione devono riguardare, dunque, una superficie inferiore o uguale al 25% della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio e/o comprendere la nuova installazione o ristrutturazione dell’impianto termico dell’edificio, o altri interventi parziali, inclusa la sostituzione del generatore.
Nei casi di riqualificazione energetica della casa, i requisiti di prestazione energetica richiesti, vengono applicati solamente a quelle parti e a quei sistemi di impiantistica su cui si sono realizzati i lavori, sulla base ovviamente delle loro peculiarità a livello tecnico.
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