Un albo professionale per i consulenti tecnici d’ufficio; garanzia per la qualità della giustizia
Il rafforzamento dell’obbligo d’iscrizione ad un registro professionale o ad un albo per i consulenti tecnici d’ufficio, al fine di garantire un adeguato livello di professionalità …
Rafforzare il ruolo del CTU con la previsione di iscrizione in un albo professionale per i consulenti tecnici d’ufficio e migliorare al contempo la situazione della giustizia civile italiana? Secondo la Rete delle Professioni Tecniche è possibile. Di come farlo se ne sta discutendo in queste ore a Roma in occasione del convegno “Iscrizione dei consulenti tecnici d’ufficio agli albi professionali: garanzia di Giustizia più efficiente” in corso oggi, martedì 19 Aprile 2016, a Roma all’Eur presso il Salone delle Fontane nell’ambito dell’iniziativa pubblica del “Salone della Giustizia”.
Di cosa parliamo in questo articolo:
Quali sono i dettagli della proposta della Rete delle Professioni Tecniche riguardante una possibile crescita della professione dei CTU attraverso la previsione di un iscrizione obbligatoria in un albo professionale per i consulenti tecnici d’ufficio?
Quelle proposte dalla Rete delle Professioni Tecniche sono una serie di proposte atte a definire i nuovi principi generali per l’affidamento di incarichi professionali agli ausiliari del giudice (CTU). Le ha elaborate la Rete delle Professioni Tecniche e sono a supporto dei magistrati nell’individuazione dei consulenti tecnici d’ufficio nel giudizio civile, degli esperti nominati dal giudice, dei periti del giudice e dei consulenti del pubblico ministero.
Il primo principio al quale, a parere della RPT, occorrerà attenersi è il rafforzamento dell’obbligo d’iscrizione ad un registro professionale o ad un albo professionale per i consulenti tecnici d’ufficio, al fine di garantire un adeguato livello di professionalità. Inoltre, gli elenchi degli ausiliari andranno costantemente aggiornati e suddivisi per macro-aree di riferimento. Senza contare l’introduzione di maggiori garanzie di trasparenza nel conferimento degli incarichi e un’equa rotazione e distribuzione degli stessi.
La Rete, infine, propone anche di prevedere, nel momento della rotazione degli incarichi, maggiori garanzie per i giovani professionisti.
Oltre a questo, la Rete propone di valorizzare il contributo dei professionisti tecnici nei procedimenti giurisdizionali. Attraverso l’istituzione, ad esempio, di sezioni specializzate, a composizione mista, per la risoluzione di giudizi di natura tecnico-scientifica che prevedano anche la partecipazione di esperti in materia. Allo stesso modo, nei giudizi aventi ad oggetto temi di natura tecnico-scientifica, la Rete propone l’integrazione della giuria popolare con professionisti dell’area tecnica. Infine, chiede che vengano aggiornati i compensi dei CTU e degli ausiliari del giudice, oggi fortemente penalizzati dal mancato adeguamento degli onorari di periti e consulenti tecnici d’ufficio.
Al convegno che si sta tenendo in queste ore nella capitale registriamo la presenza di tutti i Presidenti degli Ordini e Collegi nazionali aderenti alla RPT: Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori; Chimici, Dottori Agronomi e Dottori Forestali; Geologi; Geometri e Geometri Laureati; Ingegneri; Periti Agrari e Periti Agrari Laureati; Periti Industriali e Periti Industriali Laureati; Tecnologi Alimentari.
Una presenza ampia che dimostra come la richiesta di andare verso una sempre maggiore specializzazione professionalizzazione dei Consulenti Tecnici D’Ufficio sia un argomento quanto mai attuale e dagli ampi risvolti pratici.
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