Fondi Ue: al via il monitoraggio dei bandi di finanziamento attivato da Confprofessioni

Obiettivo, diffondere le opportunità legate ai fondi ue, sui bandi europei, nazionali e regionali dedicati ai professionisti.

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Conoscere per crescere. Con questo obiettivo Confprofessioni ha lanciato il progetto “Monitoraggio bandi europei e fondi ue”, che si propone di censire le opportunità più rilevanti sui bandi europei, nazionali e regionali dedicati al settore delle libere professioni e delle Pmi italiane. Dal mese di giugno, grazie alla collaborazione di Apri Europa, società che fa capo alla Confederazione, il progetto viene diffuso a tutti i liberi professionisti attraverso diversi canali informativi e si articola nel monitoraggio dei bandi di finanziamento europei pubblicati ai vari livelli e quindi nella loro valutazione dal punto di vista del rischio (difficoltà e impegno richiesto) e delle opportunità (benefici finanziari e pratici).

L’analisi copre i bandi dei programmi di finanziamento gestiti direttamente dalla Commissione europea o dalle agenzie collegate, dei Programmi operativi regionali e nazionali, dei programmi di Cooperazione territoriale europea.

I risultati della valutazione del rischio generano un archivio interno delle opportunità, da cui sono estratte le schede bando, che sintetizzano le informazioni chiave e fungono allo scopo di divulgare le opportunità di finanziamento tra i liberi professionisti e nel sistema confederale nel suo complesso.

L’iniziativa si avvale della partnership editoriale de Il Sole 24Ore, il primo quotidiano economico finanziario italiano che ogni primo e terzo venerdì del mese pubblica nella sezione “Norme e Tributi” alla pagina “Incentivi e agevolazioni” una scheda bando curata da Confprofessioni. Un ulteriore spazio informativo è presente sul sitowww.quotidianofisco.ilsole24ore.com.

L’offerta informativa di Confprofessioni dedicata ai liberi professionisti è ulteriormente arricchita dalla collaborazione con la Camera di Commercio belgo-italiana che, attraverso i canali informativi di Confprofessioni, pubblica un bollettino settimanale sul monitoraggio degli appalti europei di interesse per i liberi professionisti italiani.

Credito d’Imposta e bandi di finanziamento per fondi ue

Il credito d’imposta per la ricerca e sviluppo è cumulabile con le sovvenzioni europee previste per i medesimi investimenti nell’ambito del programma Horizon 2020, sempre che la somma dei due incentivi non superi l’investimento effettuato. In pratica, un’azienda può utilizzare il bonus ricerca anche per investimenti in ricerca e sviluppo in relazione ai quali ha ricevuto le sovvenzioni europee, purché la somma finale resti all’interno delle regole previste per poter applicare il credito d’imposta.

L’ambito oggettivo di applicazione della norma incentiva le seguenti tipologie di spesa:

  • costi per l’assunzione di personale altamente qualificato impiegato nell’attività di ricerca;

  • quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio;

  • spese per contratti di ricerca extra-muros, stipulati con Università, enti di ricerca ed altre imprese, comprese le start-up innovative di cui all’articolo 25 del decreto legge 179/2012;

  • spese di acquisizione delle competenze tecniche e privative industriali.

Per alcune di queste tipologie, precisamente l’assunzione di personale altamente qualificato e i contratti di ricerca extra-muros, l’agevolazione era già al 50% anche in relazione agli anni passati (dal 2014 in poi).

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