Le competenze del geometra laureato

Competenze e differenze tra geometra laureato e geometra diplomato

Corsi Crediti Geometri
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Un geometra laureato dalle competenze professionali più ampie? Ancora non è dato saperlo, ma di certo c’è il forte interesse da parte del governo a sviluppare il discorso.

La news come più volte riportato anche dalla nostra testata è stata data ormai quasi un anno fa’. Il 29 novembre scorso infatti la ministra dell’istruzione, Stefania Giannini, in occasione del convegno “Il Geometra e la Scuola” organizzato dall’Istituto di Istruzione Superiore “Luigi Einaudi” di Alba in provincia Cuneo ha preannunciato l’arrivo di quello, che forse con un po’ troppa enfasi, è stato definito supergeometra, una definizione che ad onor di cronaca ha scatenato, almeno sulle nostre pagine social, più l’ilarità che le ire,  di ingegneri e architetti.

Una definizione di semplice facciata quindi? Uno spot ad uso e consumo degli elettori?

Ad oggi la questione è sicuramente aperta, di sicuro, a quasi un anno dal proclamo non c’è molto tranne le polemiche che per diversi hanno accompagnato la vicenda, motivo per cui, rispondere alla domanda: “ma quali competenze ha il geometra laureato ? ” Non è per niente semplice.

Possiamo provare a rispondere parafrasando innanzitutto alcuni commenti di dirigenti scolastici facenti parte di istituti tecnici superiori italiani, istituti che secondo le prime avvisaglie dovrebbero rappresentare il locus in cui far nascere le competenze professionali della nuova figura del geometra laureato

La laurea triennale che dovrebbe formare il geometra laureato, secondo diversi dirigenti scolastici, potrebbe rappresentare un’iniziativa di grande portata, una piccola rivoluzione formativa che permetterà di creare una figura professionale sicuramente più qualificata dell’attuale,un professionista con caratteristiche  in linea con le richieste del mercato del lavoro e capace di affrontare meglio la concorrenza, anche internazionale, considerando l’ampio spettro delle competenze del geometra moderno.

Nulla di strano quindi, anzi. Ma per meglio comprendere la notizia vediamo di fare un po’ più di luce sulle competenze attuali, perché carte alla mano il geometra laureato esiste già, ma andiamo con ordine.

Innanzitutto dobbiamo definire la figura professionale di partenza. Il geometra è una figura professionale che, con queste caratteristiche esiste solo in Italia e risale al 1929. Carte alla mano il geometra possiede nel suo know how competenze tecniche, tra cui la progettazione edile e la direzione dei lavori delle stesse opere edili, senza scordare le operazioni topografiche, come la misurazione e la stima di terreni e beni di vario tipo.

Come abbiamo detto, il geometra cosi come lo conosciamo noi in Italia, non esiste all’estero. Potrebbe, non senza forzare la mano, essere assimilato alla figura anglosassone del foreman, il capocantiere, ma anche questa sarebbe una forzatura.

Ma andiamo alla prima affermazione; il geometra laureato, con competenze più ampie e dettagliate, esiste già.

Cosi come definito già dal nome dell’ordine professionale di riferimento (Consiglio nazionale dei geometri e dei geometri laureati) il geometra dotato di formazione universitaria esiste già, e altro non è che un geometra che ha proseguito gli studi a livello universitario, vuoi in architettura, vuoi in ingegneria.

Ma allora perché pubblicizzare e richiedere un nuovo corso di studi?

Tra le pieghe di quella che dovrebbe essere la riforma sembra  che uno dei vantaggi sarà quello che i giovani geometri potranno buttarsi nel mondo del lavoro a soli 22 anni ma con competenze molto maggiori. Altro punto a favore è l’allineamento della didattica alle direttive dell’Europa in materia.

D’accordo ma “Università per Università” a questo punto non sarebbe meglio iscriversi allora ad una triennale di ingegneria o architettura, e ottenere un titolo di studio pienamente riconosciuto anche all’estero ?

Il vantaggio di seguire un corso di laurea sarebbe anche da rintracciare nella localizzazione della sede formativa. Il corso di laurea, stando alle indiscrezioni governative, dovrebbe infatti svolgersi nello stesso istituto in cui lo studente ha conseguito il diploma, una scelta che unirebbe il vantaggio di un grande risparmio economico per le famiglie alla valorizzazione del territorio, si eviterebbe infatti lo spostamento degli studenti dalle proprie città.

Ma non solo. Il nuovo percorso di studi dovrebbe prevedere:

  • curriculum bloccato (significa che le università non potranno presentare un piano di studi alternativo o comunque differente rispetto a quello proposto da CNGeGL)

  • abilitazione diretta alla professione di geometra senza passare dal tirocinio obbligatorio

  • risoluzione delle attuali lacune in fatto di preparazione tecnico-scientifica

In ogni caso la riforma, data più volte per imminente, tarda ancora a procedere, impantanata come spesso è consuetudine in Italia nei meandri della burocrazia.

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Giornalista, Fotoreporter, Copywriter, Blogger, Web Writer, Addetto Stampa per giornali, riviste, enti pubblici e blog aziendali. Provo a descrivere il loro mondo e le loro storie, le loro passioni e le loro idee. "Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile" P.R.

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