Economia circolare in edilizia: strategie e applicazioni

Corso Cantieri Sostenibili
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L’industria delle costruzioni è responsabile del 30% delle emissioni inquinanti a livello globale, superando qualsiasi altro settore. In particolare, in Italia, i costi di costruzione per abitazioni e condomini sta salendo vertiginosamente, ponendo frequentemente proprietari e imprese di fronte al problema dell’ottimizzazione delle risorse.

L’edilizia sostenibile emerge, dunque, come risposta concreta per garantire una crescita del settore edile, senza gravare però su portafoglio e ambiente. Appare evidente, a questo punto, che le imprese che non si adatteranno a questo processo di trasformazione, probabilmente rimarranno fuori dai giochi.

Ma quindi come instradarsi in questo processo virtuoso? Nell’articolo analizzeremo i principi dell’economia circolare nel settore delle costruzioni e vedremo come possono offrire benefici tangibili ad operatori economici e privati cittadini.

I principi dell’economia circolare applicati all’edilizia

L’economia circolare applicata alle costruzioni è un approccio che mira a ridurre al minimo lo spreco e a valorizzare le risorse attraverso il riutilizzo, il recupero e il riciclo di materiali ed energia. L’intento è pertanto quello di promuovere un uso consapevole delle risorse, che sia vantaggioso sia a livello ambientale che economico.

Tuttavia, il concetto di economia circolare non riguarda solamente la gestione di rifiuti e di risorse energetiche, ma include anche una vera e propria rivoluzione dei processi produttivi e dei modelli di business. Di conseguenza, è necessario rinnovare e adattare gli strumenti tecnologici, economici e normativi attualmente a disposizione, per renderli capaci di affrontare le nuove sfide poste dal riscaldamento globale e dalla crisi climatica.

I benefici dell’economia circolare nel settore delle costruzioni

L’edilizia circolare porta con sé una serie di benefici significativi:

  • una diminuzione del consumo di risorse e di rifiuti prodotti, che influisce in maniera positiva sull’ambiente, perché si dovranno estrarre e processare meno materie prime nel corso della vita di un edificio;
  • la riduzione dei costi legati all’acquisto, allo smaltimento e al trasporto dei materiali porta a una diminuzione delle spese totali associate alla costruzione dell’opera;
  • il progresso nella digitalizzazione e l’aggiornamento delle normative può far emergere ulteriori occasioni di risparmio finanziario;
  • la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore delle materie prime, della costruzione e del riciclo;
  • minore spazio occupato nelle discariche dai materiali di scarto.

Ma i vantaggi di un’economia circolare applicata al settore dell’edilizia si estendono oltre i confini europei e nazionali. Ne beneficiano, infatti, anche i paesi in via di sviluppo, che troppo spesso subiscono le conseguenze dell’enorme volume di rifiuti prodotti e talvolta esportati dai paesi industrializzati.

Tecniche e strategie di applicazione dell’economia circolare in edilizia

In linea teorica, la sostenibilità in edilizia si fonda su tre principi: creazione di valore, conservazione del valore e riduzione delle emissioni di carbonio. Si tratta poi degli stessi principi che orientano anche la sua applicazione pratica. Infatti, tra le azioni concrete per diminuire l’impatto ambientale del settore delle costruzioni abbiamo:

  • mantenere e migliorare le strutture già esistenti invece di costruirne di nuove;
  • progettare edifici di dimensioni ridotte;
  • preferire l’uso di materiali e lavoratori locali;
  • sviluppare progetti per nuovi edifici che minimizzino l’uso dei materiali pur garantendo la loro durabilità;
  • incrementare la tassazione sulle materie prime non riciclate;
  • usare tecniche costruttive che facilitino lo smontaggio e il successivo recupero dei materiali;
  • ricorrere ai prefabbricati, che consentono una migliore gestione dei costi e che facilitano montaggio, smontaggio e riciclo delle materie prime impiegate;
  • sfruttare la digitalizzazione per migliorare il coordinamento tra i diversi attori coinvolti in un progetto costruttivo;
  • implementare l’uso di etichette di prodotto contenenti i dettagli sui materiali impiegati negli edifici;
  • introdurre incentivi fiscali legati ai criteri normativi di valutazione per i progetti edilizi.

La realizzazione di queste misure varia ovviamente a seconda delle specificità e della scala del progetto costruttivo, oltre che dalle decisioni del legislatore.

I principali ostacoli all’economia circolare in edilizia

Sebbene i benefici dell’edilizia circolare siano chiari, molti tentativi di adottare queste pratiche nel settore non hanno prodotto i risultati sperati.

Questo si deve a vari fattori:

  • le norme imposte dai legislatori spesso si rivelano inadeguate o poco praticabili, per esempio quando non vengono prese in considerazione le restrizioni di tempo e budget che caratterizzano i progetti di costruzione;
  • la scarsa consapevolezza sui vantaggi dell’economia circolare, tanto nel settore pubblico quanto in quello privato, dovuta principalmente a una carenza formativa di alcune figure professionali che operano in edilizia (come ingegneri, geometri e periti tecnici), che nei loro programmi di studio non affrontano questi temi.

Proprio per questo, è nato il Corso Cantieri Sostenibili di Unione Professionisti che mira a fornire, in 15 ore e in modalità FAD asincrona, una panoramica completa sui principi della sostenibilità applicati ai cantieri edili.

Incentivi e politiche per promuovere l’edilizia circolare

L’Italia incoraggia gli investimenti sostenibili attraverso vari incentivi fiscali, tra cui sgravi, crediti d’imposta e prestiti. I progetti interessati dagli incentivi sono quelli riguardanti l’efficienza energetica, le energie rinnovabili, i pani di riduzione di emissioni inquinanti e l’implementazione di tecnologie eco-compatibili.

Tra le misure principali ci sono:

  • il Green New Deal italiano, che sostiene progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare;
  • la Nuova Sabatini, che finanzia l’acquisto di beni strumentali nuovi, attrezzature, impianti produttivi e software per PMI.

Queste iniziative mirano a ridurre i costi per le aziende impegnate in pratiche sostenibili, promuovendo innovazione e competitività nel rispetto dell’ambiente. Senza dimenticare che offrono anche l’opportunità di migliorare l’immagine aziendale in risposta alla crescente domanda di sostenibilità da parte dei consumatori.

Il ruolo dei professionisti nell’applicazione dell’economia circolare in edilizia

I professionisti dell’edilizia giocano un ruolo chiave nell’applicazione dell’economia circolare, così come nella promozione del cantiere sostenibile e dell’ecodesign. Attraverso la loro competenza, possono progettare edifici che siano non solo esteticamente gradevoli ma anche funzionali ai principi di sostenibilità.

In sostanza, l’economia circolare rappresenta anche nel settore dell’edilizia una strada promettente verso un futuro più sostenibile. Vale quindi la pena investire nella tutela dell’ambiente, promuovendo così innovazione e competitività nell’economia del nostro paese.

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