La digitalizzazione degli appalti pubblici: come funziona?

Corso Codice Appalti e Gare d'Appalto
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La digitalizzazione degli appalti pubblici rappresenta una delle innovazioni più significative per la pubblica amministrazione italiana. Con l’entrata in vigore del Nuovo Codice Appalti 2023, approvato con decreto legislativo 31 marzo 2023 n. 36, il processo di digitalizzazione dei contratti pubblici è stato reso obbligatorio, portando notevoli cambiamenti nelle modalità gestionali. Facciamo insieme una panoramica sulla questione, mettendo in luce le principali novità per stazioni appaltanti e operatori economici.

Nuovo Codice Appalti: l’obbligo di digitalizzazione per tutte le amministrazioni

Così come previsto dall’art. 225, comma 2, del Codice, la disciplina della digitalizzazione delineata negli articoli dal 19 al 36 (e vigente dal 1° aprile 2023), è entrata pienamente in vigore a partire dal 1° gennaio 2024. Da questa data, dunque, non è prevista alcuna proroga e il nuovo regime sostituisce integralmente quello precedente.

Ciò significa che tutte le amministrazioni pubbliche devono utilizzare piattaforme di approvvigionamento digitale certificate per gestire ogni fase del ciclo di vita dei contratti pubblici: dalla pianificazione fino all’esecuzione. Questo obbligo di digitalizzazione si applica a tutti i contratti di appalto o concessione, indipendentemente dall’importo, sia che si tratti di settori ordinari che speciali.

Le indicazioni operative e i dettagli specifici sull’avvio della transizione digitale sono disponibili nel Comunicato adottato in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, come indicato nella delibera n. 582 del 13 dicembre 2023.

L’ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale

Per facilitare la transizione verso la digitalizzazione, è stato creato l’ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale (e-procurement). Al centro di questo sistema vi è la Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP), gestita dall’ANAC. La BDNCP interagisce con le piattaforme certificate e con le banche dati statali per garantire una gestione integrata e interoperabile delle informazioni necessarie alle stazioni appaltanti.

Il Fascicolo Virtuale dell’operatore economico

Dal 2 gennaio è entrata in vigore un’altra significativa novità, che coinvolge non solo le amministrazioni ma anche gli operatori economici partecipanti ai bandi: grazie all’interoperabilità delle varie componenti del sistema, sarà finalmente attivo il Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico, predisposto dall’ANAC. Questo strumento permette di accedere a tutte le informazioni relative agli operatori economici: si potrà così verificare il possesso dei requisiti necessari per partecipare alle gare e l’assenza di cause di esclusione, avendo accesso a casellario giudiziale, certificati antimafia, regolarità fiscale e contributiva, ecc.

Pubblicità degli atti di gara

Una delle innovazioni più importanti nel ciclo di vita dei contratti pubblici riguarda la fase di pubblicazione. La responsabilità di garantire la pubblicità degli atti di gara è affidata ad ANAC, che utilizza la sua Banca Dati per trasmettere le informazioni direttamente all’Ufficio pubblicazioni dell’Unione Europea. Gli atti avranno così effetti giuridici proprio a partire dalla data della loro pubblicazione in Banca Dati.

La pubblicazione tempestiva delle informazioni online aumenta la trasparenza e facilita l’accesso alle opportunità di appalto per aziende e imprese. In particolare:

  • il Registro delle Piattaforme Certificate offre una panoramica dei soggetti autorizzati a partecipare agli appalti pubblici digitali;
  • la documentazione di gara è sempre disponibile tramite le piattaforme digitali e i siti istituzionali delle stazioni appaltanti, garantendo un accesso costante tramite la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici.

Affidamenti diretti sotto i 5.000 euro

Nel Comunicato del Presidente del 10 gennaio 2024, l’Autorità, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha stabilito che per facilitare la transizione delle amministrazioni ai nuovi sistemi digitali, l’interfaccia web della Piattaforma Contratti Pubblici (PCP) sarà utilizzabile per le procedure di affidamento diretto negli appalti inferiori a 5.000 euro, fino al 30 settembre 2024. Questo strumento funge da soluzione temporanea in caso di difficoltà e problemi nell’uso delle piattaforme certificate.

A partire dal 1° ottobre 2024, l’uso delle piattaforme di approvvigionamento digitale certificate diventerà obbligatorio anche per gli affidamenti diretti sotto i 5.000 euro.

I vantaggi della digitalizzazione degli appalti pubblici

La digitalizzazione dei contratti pubblici rende più semplice la gestione delle varie fasi del ciclo di vita degli appalti, riducendo i tempi di esecuzione e migliorando l’efficienza operativa delle Stazioni Appaltanti. La transizione verso un sistema digitale, inoltre, aumenta la trasparenza e l’accessibilità delle informazioni online, semplificando anche lo scambio di dati tra diverse piattaforme.

Questo processo di armonizzazione delle piattaforme digitali e conformità agli standard europei rappresenta un’opportunità unica per facilitare l’internazionalizzazione degli appalti pubblici, permettendo una collaborazione più ampia e sinergica tra gli stessi stati. Oltre a ciò, sarà sicuramente interessante valutare un possibile ruolo dell’intelligenza artificiale nella gestione digitalizzata degli appalti, tenendo sempre in considerazione, ovviamente, il necessario contributo umano di controllo e revisione delle decisioni automatizzate.

Conclusioni

La digitalizzazione degli appalti pubblici è un passo fondamentale verso una pubblica amministrazione più trasparente ed efficiente. Nonostante i problemi iniziali e il caos che possono accompagnare ogni cambiamento significativo, le opportunità offerte da questa trasformazione sono notevoli. Per comprendere meglio le novità introdotte nel settore degli appalti, Unione Professionisti ha elaborato il Corso Nuovo Codice Appalti 2023, che offre a tutti i professionisti interessati una guida completa e dettagliata alla disciplina dei contratti pubblici.

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