Building information modeling : una progettazione moderna e tecnologica al servizio dei professionisti tecnici

Quando nasce, a cosa serve, quali vantaggi può apportare nel lavoro dei professionisti italiani un uso professionale del building information modeling (bim)?

Corso BIM Revit
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Con l’acronimo bim, Building Information Modeling, si intende definire uno strumento tecnico progettuale, teorizzato dal professor Charles M. Eastman del Georgia Institute of Technology verso la fine degli anni ’70, con cui si può creare e gestire tutta la vita di un edifico grazie all’utilizzo dei dati associati all’immobile.

Con questa teorizzazione tecnica, completata solo nel 1987 quando la Graphisoft presentò il progetto di un edificio virtuale elaborato con ArchiCAD, il docente del Georgia Institute ha voluto creare una nuova tecnologia innovativa, un processo grafico-tecnico attraverso il quale è possibile sviluppare un iter standard per la costruzione e lo sviluppo di tutti gli edifici futuri. Un iter procedurale che in pochi decenni, anche grazie ad una legislazione per i contratti pubblici europei che potremo definire bonariamente “connivente”  si sta lentamente integrando nella legislazione dei vari stati del vecchio continente.

Tra gli Stati più “interessati” ad uno sviluppo del building information modeling sicuramente la Gran Bretagna, lo stato dell’Union Kack infatti sta sviluppando e favorendo le una strategia di costruzione insistendo sulla procedura bim, un vero e proprio endorsement pubblico – politico che mira a far raggiungere all’iter un livello 2 BIM entro il 2016 ( una scadenza che nel resto dell’Europa difficilmente potrà comunque essere rispettata ndr ) .

In quale modo il building information modeling può migliorare e ottimizzare le procedure di progettazione e il lavoro di architetti, geometri, ingegneri … ?

Il BIM, attraverso l’uso della tecnologia, migliora la consegna dell’edificio ultimato grazie a una maggiore efficienza, coerenza e affidabilità. Grazie ad un miglior uso dei dati progettuali la procedura BIM consente infatti uno veloce scambio di informazioni, in modo che eventuali problemi o modifiche specifiche possono essere adattati, sistemati e integrati durante l’intero processo di costruzione e le successive variazioni incorporate da tutte le parti in causa. Affermazioni che diverse esperti del settore hanno sempre saputo, ma che, nel corso degli ultimi mesi, sono state confermate anche da un approfondita analisi condotta dal CIFE della famosa Stanford University.

Secondo l’ateneo privato con sede nei pressi di San Francisco infatti l’utilizzo di un modello BIM nelle fasi di progettazione sarebbe in grado di apportare i seguenti importanti benefici:

  • eliminazione fino al 40% di cambiamenti non preventivati

  • riduzione fino al 80% del tempo richiesto per generare un preventivo di spesa

  • accuratezza della stima dei costi con un margine d’errore massimo del 3%

  • risparmio fino al 10% del valore del contratto attraverso l’eliminazione di divergenze

  • riduzione del 7% dei tempi per il progetto

  • modellazione in tempo reale delle modifiche

  • cambiamento delle dinamiche di costruzione

  • Input collaborativi online nella progettazione dell’edificio

Cosa si intende con la definizione di Building Information modeling ?

Questa definizione comprende tutte le attività “standard”riconducibili alla forma, al design, ai tempi, ai costi, alle prestazioni, alla logistica, dagli elementi geotecnici fino alla finitura esterna di porte e finestre.

Uno standard internazionale che viene riconosciuto e certificato previo parere vincolante della Building Smart Alliance, la società internazionale che regolamenta il BIM e che certifica i software adatti allo scopo e che rispettino le norme ISO 16739 IFC (Industry Foundation Classes). Sul sito “building smart” vi è l’elenco dei software certificati IFC; tra i più importanti ed efficienti impiegati nel mondo sono Autodesk, ArchiCAD, Midas, SAP 2000, SOLIBRI, BENTLEY, Graphisoft.

Il Building information modeling quindi è considerato in diversi paesi europei, Gran Bretagna in primis come abbiamo già avuto modo di vedere, come uno dei capisaldi su cui fondare una nuova era della progettazione degli edifici. Un era dominata dalla tecnologia e dalla domotica in  cui però l’Italia, a meno di un deciso cambio di rotta,  rischia di rivestire un ruolo da comprimario.

L’Italia infatti risulta essere in ritardo rispetto agli altri paesi europei nell’utilizzo di strumenti atti a snellire le procedure e a rendere l’edilizia efficiente, favorendo cosi la costruzione di edifici “intelligenti”. Questo perché in Italia, l’alto livello dei costi, i ricorrenti interventi di manutenzione straordinaria, l’inefficienza di parte delle P.A. e la burocrazia, fanno si che la gestione dei patrimoni immobiliari sia considerata come un attività particolarmente complessa e rischiosa.

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Giornalista, Fotoreporter, Copywriter, Blogger, Web Writer, Addetto Stampa per giornali, riviste, enti pubblici e blog aziendali. Provo a descrivere il loro mondo e le loro storie, le loro passioni e le loro idee. "Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile" P.R.

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