“Subito un osservatorio sull’ abusivismo edilizio”

Gli architetti italiani per bocca del presidente Leopoldo Freyrie chiedono a gran voce un osservatorio permanente per combattere la piaga dell’abusivismo edilizio

Riuso Urbano
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“Un Osservatorio sul fenomeno dell’abusivismo edilizio che usi tecnologie avanzate in modo da monitorare il consumo di suolo.

La situazione in Italia continua ad essere drammatica “nonostante si sappia che non ci saranno più condoni, l’abusivismo edilizio, – che in Italia costituisce un eco-reato, continua ad essere diffuso e a distruggere insieme alla dispersione urbana i nostri territori”.

A presentare questa proposta, è stato lo stesso presidente degli architetti italiani Leopoldo Freyrie, nel corso della giornata conclusiva della “Festa dell’Architetto 2015” tenutasi a Carrara nei giorni scorsi.

“L’approvazione da parte del Senato del Nuovo Codice degli Appalti rappresenta la svolta per inaugurare una rivoluzione copernicana nell’edilizia, una svolta che miri a ripristinare legalità e trasparenza, dando un colpo molto serio alle mafie. Solo così potremo assicurare ai cittadini città belle e sicure e territori rispettati.”

Di pari passo all’impegno che il Cnappc chiede di mettere in campo per contrastare il fenomeno dell’abusivismo edilizio prosegue anche la discussione sul problema delle “opere incompiute”.

Il tema è stato uno dei più dibattuti nel corso della festa dell’architetto 2015 e ha visto diversi interventi come, appunto quello del presidente Cnappc Freyrie “a meno che non siano così importanti da dover essere concluse o degli ecomostri da dover essere abbattuti, il loro destino sta nel loro riuso urbano e nella loro trasformazione”

Una nuova era per l’architettura italiana che secondo il Cnappc potrà essere percorsa solo se la direzione sarà quella delle “procedure concorsuali”.

“La strada da percorrere” ha affermato il Cnappc “grazie al Nuovo Codice, deve essere quella delle procedure concorsuali, le sole che possono garantire architetture di qualità; ma anche quella della condivisione dei progetti con le comunità; di una seria programmazione che metta a sistema le potenzialità economiche e le risorse disponibili. Tutto ciò potrà evitare che scelte politiche sbagliate, troppo spesso dettate dai favoritismi, provochino ritardi e contenziosi, accrescendo sprechi di risorse sul piano ambientale, economico e sociale.”

Un esempio di abusivismo edilizio all’italiana.

L’Hotel Fuenti, soprannominato spregiativamente “Mostro di Fuenti”è stato uno dei più noti esempi di abusivismo edilizio italiano.

L’hotel, sarebbe dovuto sorgere, ed in parte è sorto, a Vietri sul Mare, in località Fuenti sulla costiera Amalfitana. L’edificio arroccato su una scogliera di tufo a picco sul mare in cui sorgeva una cava di pietra calcarea, a poca distanza dalla storica Torre di Bassano del 1563.

La sua posizione, arroccato su una scenografica scogliere in tuffo vicinissimo ad una torre di avvistamento del 1500,  e le sue dimensioni gli fecero ottenere da parte di Legambiente il soprannome di “ecomostro”

L’Hotel Fuenti fu il primo “ecomostro” italiano, definito dal collega Antonio Cederna come un misfatto ecologico esemplare“.

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Giornalista, Fotoreporter, Copywriter, Blogger, Web Writer, Addetto Stampa per giornali, riviste, enti pubblici e blog aziendali. Provo a descrivere il loro mondo e le loro storie, le loro passioni e le loro idee. "Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile" P.R.

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