Superficie lorda di pavimento SLP: cos’è e come si calcola

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La Superficie Lorda di Pavimento, indicata dalla sigla S.L.P. o SLP, è uno dei parametri richiesti nella presentazione, al relativo Comune di pertinenza, di qualunque progetto riguardi la costruzione di un immobile.

Il Regolamento Edilizio Unico, valido per tutto il territorio nazionale, contiene infatti 42 definizioni standardizzate (tra cui quella di SLP) che permettono di avere un modello unico applicabile a qualsiasi procedura amministrativa italiana, semplificando il lavoro di ingegneri, geometri e architetti alle prese con le pratiche edilizie.

Per redigere i progetti, quindi, il calcolo della superficie lorda di pavimento deve essere eseguito così come indicato dalle norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale, ovvero del Regolamento Edilizio summenzionato, e tenendo conto anche delle leggi regionali di riferimento.

Vediamo di cosa si tratta nel dettaglio, portandoti un esempio pratico del concetto.

Che cos’è la superficie lorda di pavimento?

Partiamo innanzitutto dalla definizione: tecnicamente, la SLP è il parametro urbanistico, espresso in metri quadrati, che individua la superficie lorda di un immobile, ossia la somma delle superfici di tutti i piani comprese nel profilo esterno delle pareti.

Per calcolare la superficie lorda complessiva di un edificio, quindi, sono comprese nella somma le superfici lorde di solaio di ciascuno dei piani abitabili e agibili, anche se interrati.

A cosa serve?

In poche parole, il calcolo della SLP serve a determinare se la volumetria di un edificio, detta anche volume o cubatura dell’immobile, è consentita in quella determinata area dove si intende costruire o effettuare i lavori.

Qual è la differenza tra superficie coperta e superficie lorda di pavimento?

In cosa si differenziano superficie lorda di pavimento e superficie coperta? Come abbiamo già anticipato, la s.l.p. è la superficie complessiva di tutti i piani racchiusa entro il perimetro esterno dell’edificio, ad esclusione delle superfici accessorie. La definizione di superficie coperta, invece, è più specifica. Secondo il Regolamento Edilizio Unico si tratta della

“superficie risultante dalla proiezione sul piano orizzontale del profilo esterno perimetrale della costruzione fuori terra, con esclusione degli aggetti e sporti inferiori a 1,50 m.”

Qual è la differenza tra superficie utile e superficie lorda di pavimento?

Sempre grazie alle definizioni del Regolamento Edilizio Unico possiamo comprendere meglio la differenza tra superficie utile lorda e superficie lorda di pavimento.

La superficie utile (SU) è infatti la

“superficie di pavimento degli spazi di un edificio misurata al netto della superficie accessoria e di murature, pilastri, tramezzi, sguinci e vani di porte e finestre.”

Come si calcola la SLP?

Come sappiamo, calcolare la superficie lorda serve a verificare se la volumetria prospettata sia effettivamente ammissibile nella zona di costruzione individuata. Questa grandezza, indicata come Volume edificabile (Ve), rappresenta il prodotto della superficie lorda per un’altezza ipotetica del piano.

L’altezza virtuale è, in genere, pari a 3 metri, indipendentemente dall’altezza reale del piano. La formula è quindi Ve = SLP x 3 metri. Il Volume edificabile complessivo perciò corrisponderà alla somma dei volumi di ciascun piano.

Bisogna ricordare che ogni piano regolatore ha dei coefficienti di edificabilità specifici (espressi in mc/mq), perciò il Ve progettato deve essere minore o uguale al Volume Massimo Edificabile stabilito per quel lotto dal piano regolatore del Comune di riferimento. In caso si sforasse il limite massimo previsto, per diminuirlo sarà necessario ridurre la Superficie Lorda di Pavimentazione in progetto.

Un esempio di calcolo della SLP

Vediamo di spiegare meglio il calcolo attraverso un esempio pratico. Ipotizziamo di costruire all’interno di un lotto di 1.000 mq, collocato in un’area che presenta un coefficiente di edificabilità pari a 0,50 mc/mq.

Per ricavare quindi il Volume Edificabile moltiplichiamo il coefficiente di edificabilità per la superficie del lotto: 0,5 mc/mq x 1.000 = 500 mc. Dividiamo poi il risultato per l’altezza generica di 3 metri: 500mc/3m = 166 mq circa.

Questa operazione ci ha permesso di identificare la superficie lorda totale ammissibile nel lotto in questione, che dovrà essere inferiore o uguale a 166 metri quadri.

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