Ponte termico nella finestra: le soluzioni per eliminarlo

Corso Ponti Termici
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Il calcolo delle dispersioni termiche all’interno degli edifici è essenziale sia in fase di progettazione che di riqualificazione degli immobili: stando ai dati della Commissione Europea, infatti, le costruzioni nel nostro continente causano il 40% del consumo energetico e il 36% delle emissioni di gas serra, queste ultime dovute principalmente alla loro realizzazione, ristrutturazione, demolizione e all’uso che se ne fa. La ristrutturazione del parco immobiliare europeo porterebbe a una diminuzione del consumo complessivo di energia nell’UE di circa il 5-6% e una riduzione delle emissioni di anidride carbonica del 5%: obiettivi importanti per il raggiungimento della neutralità in termini proprio di emissioni di CO2 stabilita dal Green Deal europeo.

In questo contesto di maggiore consapevolezza dell’impatto ambientale che il settore edile ha sul nostro pianeta e dell’utilizzo responsabile delle risorse, l’isolamento termico degli edifici rappresenta un elemento fondamentale per la creazione e l’ammodernamento degli immobili. Nelle nostre case, difatti, la maggiore dispersione termica, che rende inefficiente la struttura sotto il profilo energetico, è proprio causata dai ponti termici nelle finestre.

Nei prossimi paragrafi cercheremo quindi di chiarire cosa significa ponte termico e come correggere il ponte termico delle finestre.

Ponte termico: come riconoscerlo

I ponti termici sono aree di un edificio in cui sono presenti dispersioni termiche, quindi perdita del calore in inverno e del fresco in estate. In poche parole, quando ciò avviene avremo una zona dove il calore si trasmette a un materiale con bassa resistenza termica, lasciando la superficie interna della parete fredda. Tutto questo accresce ulteriormente la perdita di calore della struttura. Un classico esempio del fenomeno è il ponte termico infissi-parete ma anche il ponte termico nel balcone.

Uno dei primi segnali del problema è la presenza di muffa o di umidità sulle pareti. Esistono però anche strumentazioni apposite per calcolare il ponte termico: per riconoscerlo bisogna compiere il calcolo della trasmittanza termica sul singolo elemento o sulla parete, in modo da valutarne l’efficienza termica e i punti di dispersione, anche attraverso programmi informatici di simulazione termica specifici.

Come si elimina il ponte termico dalle finestre?

Eliminare il ponte termico dalla finestra è possibile attraverso l’uso di varie tecniche. La scelta dell’una o dell’altra dipenderà da diversi fattori, come ad esempio le caratteristiche della soglia finestra e del materiale di cui è fatta. Quindi come fare?

La fase di progettazione in questi casi si rivela cruciale: l’isolamento dell’involucro edilizio della casa non è un processo da sottovalutare in quanto è proprio il foro della finestra uno dei principali punti di dispersione termica.

Una soluzione può essere l’utilizzo di infissi a basso coefficiente di trasmittanza termica, che impediscono le dispersioni di calore dalle finestre. Anche procedendo con la sostituzione degli infissi con serramenti ad alte prestazioni energetiche però, potrebbe perdurare il problema. Se i nuovi infissi non vengono posati correttamente, bypassando l’isolamento termico dalla parete esterna o non prevedendo la presenza del cappotto esterno, il ponte termico non sarà sanato. Anche le prestazioni dei serramenti di ultima generazione così diminuiranno notevolmente.

Un’altra causa comune è il ponte termico sul davanzale. Il materiale della lastra del davanzale, al contrario di quanto si possa credere, non influisce in questo caso. Il problema deriva invece dal modo in cui viene montato il davanzale stesso: se non vi è interruzione tra la parete esterna e quella interna, si inficia l’isolamento della struttura. Per risolvere definitivamente, tra le due parti del davanzale andrà inserito del materiale isolante, esattamente come si fa nel montaggio dei serramenti a taglio termico con doppio vetro.

In sostanza, l’analisi iniziale del caso è il primo passo fondamentale per progettare l’intervento e non deve essere vista come una perdita di tempo: è l’unico modo per assicurarsi una casa efficiente dal punto di vista energetico e per garantire un buon comfort climatico al suo interno, oltre che per risparmiare sui consumi.

Isolamento termico delle finestre

A tal proposito, produrre delle immagini termografiche dei vecchi infissi poco isolanti mostrerà in modo chiaro in che modo il calore si disperde, sia attraverso il telaio che tramite il vetro. Nell’installazione di nuovi serramenti a basso coefficiente di trasmittanza termica (Uw) anche il telaio deve essere termoisolante e in grado di ospitare una doppia vetrocamera, con 3 lastre di vetro preferibilmente basso-emissivo.

Le qualità isolanti dei telai realizzati in PVC multicamera, che presentano coefficienti di trasmittanza termica molto bassi e con particolari vetri basso-emissivi, e distanziali vetro termo-potenziati, rappresentano attualmente una delle migliori soluzioni per l’isolamento termico della soglia finestra, che può arrivare ad un coefficiente Uw fino a 0.75. Questo genere di interventi ottimizza le prestazioni energetiche dell’immobile, migliorando così il comfort termico interno e anche la barriera ai rumori.

Corsi di formazione sui ponti termici in edilizia

Per far fronte correttamente al problema dei ponti termici nelle finestre, nel cappotto interno e nell’involucro edilizio nel complesso, è necessaria una formazione sempre aggiornata sulle nuove soluzioni disponibili. Per questo motivo Unione Professionisti ha creato il Corso Ponti Termici, che ti offre competenze tecniche sull’individuazione dei problemi associati ai ponti termici, sulla loro correzione e sulla procedura normativa per l’analisi della dispersione termica degli edifici (secondo la norma UNI EN ISO 10211). Se sei progettista, architetto, ingegnere o geometra imparerai a attuare strategie per gestire efficacemente i ponti termici, rendendo gli edifici davvero efficienti.

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