#Florencecalling, Chiamata alle Arti per scuole, progettisti, creativi e studi professionali

#Florencecalling, il comune di Firenze cerca architetti e creativi per progettare dissuasori ed elementi di protezione e sicurezza degli spazi pubblici della città

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Florencecalling, a Firenze, nel campo del rafforzamento delle misure antiterrorismo dopo i fatti di Barcellona, è già stata compiuta una scelta significativa nell’ambito delle misure ‘creative’ a protezione dei punti nevralgici del centro storico (piazza Duomo e le aree vicine). Una scelta urbanistica che prevede l’installazione di grandi fioriere in luogo delle normali barriere antiterrorismo, new jersey o transenne.

Firenze si candida ad essere la prima città italiana ad adottare l’idea, lanciata nelle scorse settimane dall’architetto Stefano Boeri, di utilizzare la creatività e l’arte in chiave antiterrorismo. Raccogliendo anche le indicazioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, il Comune ha indetto una consultazione pubblica rivolta ad aziende, scuole, progettisti, creativi e agli studi professionali per la realizzazione di dissuasori ed elementi di protezione e sicurezza degli spazi pubblici della città. Una specifica commissione, presieduta dal sindaco Nardella e dall’architetto Boeri, si occuperà di valorizzare le proposte più efficaci e innovative

FlorenceCalling – questo il nome che è stato dato alla chiamata alle arti promossa dal Comune di Firenze dopo l’idea lanciata dall’architetto Stefano Boeri – si rivolge a aziende, scuole, progettisti, creativi e studi professionali, che dovranno ideare dissuasori ed elementi di protezione e sicurezza in grado di non compromettere, e anzi, di migliorare la qualità estetica e urbana degli spazi pubblici del centro storico di Firenze e, per estensione, di altre città. Il tutto, ovviamente, garantendo il passaggio dei mezzi di soccorso e la massima fruibilità a cittadini e turisti.

La nostra risposta allodio del terrorismo è nell’arte e nella bellezza. Non possiamo permettere ai terroristi di allontanarci dai luoghi pubblici, dai nostri spazi aperti e bellissimi, dalle nostre piazze storiche. Non vogliamo trasformare le nostre piazze in zone ansiogene e imbruttite da barriere e blocchi di cemento”, ha affermato Nardella durante la presentazione del bando. Secondo Boeri, #Florencecalling è “l’invito a trasformare la necessità di proteggerci da chi minaccia la morte, nell’opportunità di inventare nuove architetture generatrici di vita, per lo spazio pubblico delle nostre città”.

Hanno collaborato con il Comune di Firenze:la Prefettura e la Questura di Firenze, i rappresentanti dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’Ordine, della Sovrintendenza Provinciale, dell’Ordine degli Architetti, delle Scuole di Architettura e e Design, della Scuola di Agraria e delle Associazioni dei Vivaisti, degli Agronomi e Forestali.

Il bando Florencecalling resterà aperto fino al 27 settembre. Una specifica commissione, presieduta dal sindaco Dario Nardella e da Stefano Boeri, con la presenza dei rappresentanti delle istituzioni che hanno collaborato alla stesura del bando, si occuperà di valutare e selezionare le proposte più efficaci e innovative. Le proposte dovranno essere presentate attraverso un testo esplicativo (possibilmente anche in lingua inglese e corredato da una stima dei costi) e un massimo di 5 elaborati per ciascuna tipologia proposta.

Nel bando si suggerisce di inserire negli elaborati, oltre ai dettagli relativi alle strutture, ai materiali, alle eventuali essenze e ai dispositivi informatici, anche una visualizzazione del posizionamento ottimale (in relazione alle aree sensibili nel Centro Storico di Firenze: via Calzaiuoli, Piazza Duomo, via Martelli, via de’ Pecori, Piazza San Lorenzo, via degli Strozzi).

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Giornalista, Fotoreporter, Copywriter, Blogger, Web Writer, Addetto Stampa per giornali, riviste, enti pubblici e blog aziendali. Provo a descrivere il loro mondo e le loro storie, le loro passioni e le loro idee. "Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile" P.R.

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