Pannelli fotovoltaici bifacciali: cosa sono e perché convengono

I pannelli fotovoltaici sono diventati un elemento indispensabile nelle nostre case. Nel corso degli anni abbiamo visto tante novità tecnologiche, con soluzioni sempre più innovative, tanto da spingere alla creazione di un vero e proprio bonus fotovoltaico per incentivare l’acquisto.

Tra i modelli più interessanti troviamo i pannelli bifacciali altamente performanti rispetto ai pannelli tradizionali.

Caratteristiche dei moduli bifacciali

Il pannello bifacciale è considerato più performante in quanto riesce a generare l’energia da entrambi i lati della cella fotovoltaica. In questo modo è possibile aumentare notevolmente la produzione di energia solare fotovoltaica rispetto al metodo classico.

Se si orientamento i moduli verticali verso est-ovest, i picchi di potenza si raggiungono prevalentemente nelle ore mattutine e serali, le fasce orarie che con un’istallazione tradizionale sono notoriamente meno proficue per produrre energia. Così facendo si alleggerisce il peso degli impianti fotovoltaici sulle reti elettriche.

I vantaggi dei pannelli bifacciali

Uno dei principali vantaggi di questi panelli è proprio quello di riuscire a catturare la luce riflessa sulla parte posteriore, per incrementare la produzione che in questo modo può oscillare tra il 10 e il 25% in più rispetto al modulo monofacciale.

Questo vantaggio è particolarmente interessante soprattutto per i grandi impianti a terra, una condizione che risente ancora notevolmente dei tempi di rientro dell’investimento. Proprio per questo è necessario installare componenti bifacciali che possano garantire producibilità e performance di un certo livello.

Secondo uno studio dell’IEA, nel 2020, l’anno della pandemia e dei bonus per l’edilizia, c’è stato un notevole incremento per l’installazione dei moduli bifacciali. Un incremento che ha coperto una quota di mercato del 12% e che è destinato ad aumentare del 30% entro il 2030. Secondo alcune stime, un ulteriore incremento si avrà entro il 2025, anno in cui i bifacciali copriranno una quota di mercato del 40%.

Un altro vantaggio è dato dall’estrema versatilità. Questo tipo di impianto è indicato su grandi tetti piani con superfici riflettenti, installazioni agrovoltaiche, pensiline fotovoltaiche per il ricovero e la ricarica dei veicoli elettrici, impianti fotovoltaici galleggianti oppure integrati nelle facciate degli edifici.

Questi sono solo alcuni esempi dell’enorme potenziale che possono riservare questa tipologia di impianto. Se sei un professionista di settore e vuoi saperne di più ti suggeriamo il nostro Corso Progettazione Impianti Fotovoltaici.

Che differenza c’è rispetto al monocristallino?

Abbiamo detto che i pannelli bifacciali sono più resistenti e garantiscono uno scudo migliore in caso di grandinate o altre condizioni meteorologiche avverse. Questo è possibile perché sono realizzati in vetro temperato abbastanza forte da protegge da entrambi i lati.

I pannelli fotovoltaici monocristallini sono moduli rigidi caratterizzati da numerose celle solari affiancate, dalle 30 alle 70, ricoperte da una lastra di vetro che svolge la funzione di protezione dagli agenti atmosferici. Questi moduli sono circondati da una cornice di alluminio per conferirgli maggiore robustezza.

L’efficienza di conversione della luce in energia elettrica dei pannelli monocristallini è di circa il 13-17% e può restare costante anche per 25 anni. In caso di ombre il rendimento si abbatte drasticamente. Questa soluzione richiede meno spazio a fronte di una maggiore efficienza, rispetto ai pannelli policristallini, ma costano di più.

I pannelli fotovoltaici bifacciali non sono altro che pannelli solari monocristallini, capaci di ricevere e produrre energia sia dal lato frontale e sia da quello retrostante. Poiché il pannello è trasparente è in grado di generare elettricità oltre che dalla luce diretta anche dalla luce ambientale che proviene da dietro al pannello. Questo significa che sono in grado di produrre molta più energia rispetto ai pannelli monofacciali tradizionali.