Per quale motivo bisognerebbe pensare ad una classificazione sismica obbligatoria?

Prima o poi sarà necessario affrontare il tema dell’obbligatorietà della classificazione sismica per poter davvero mettere in sicurezza il patrimonio edilizio del Paese

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Nell’ambito del convegno sulla classificazione sismica obbligatoria del territorio italiano e degli edifici, tenutosi pochi giorni fa a Salerno, si è svolta un’interessante tavola rotonda che ha visto tra i molti protagonisti Fabrizio Curcio della Protezione Civile.

“Prima o poi sarà necessario affrontare il tema dell’obbligatorietà della classificazione sismica per poter davvero mettere in sicurezza il patrimonio edilizio del Paese”. Con queste parole Armando Zambrano, Presidente del CNI, ha concluso la Tavola rotonda “Emergenze e prevenzione” che si è tenuta oggi nell’ambito del convegno sulle “Linee Guida per la Classificazione sismica degli edifici, dalla normativa all’intervento”.

Il dibattito, moderato dal giornalista Antonio Felici, ha avuto tra i maggiori protagonisti Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento della Protezione Civile. Ricordando le esperienze passate, dal terremoto di San Giuliano di Puglia (2002), a quello dell’Aquila (2009) e al sisma in Emilia (2012), Curcio ha sottolineato come “di ripartenze ne abbiamo viste tante ma purtroppo siamo ancora qua a parlare delle stesse cose. Stavolta dobbiamo riuscire a mantenere alta l’attenzione sul tema della prevenzione antisismica”.

“La classificazione sismica obbligatoria” ha aggiunto Zambrano “è un provvedimento che prevede regole semplici e che risponde alle necessità. Qualcosa va migliorato, come l’aspetto finanziario legato alla non cedibilità del credito d’imposta. Ma stiamo andando nella giusta direzione”.

Un importante contributo alla discussione è poi arrivato anche dagli altri rappresentanti degli Ordini aderenti alla Rete delle Professioni Tecniche.

Maurizio Savoncelli (Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati) ha sottolineato l’importanza di un approccio multidisciplinare ai temi della prevenzione e dell’emergenza, facendo anche in modo che i professionisti tecnici si propongano in modo unitario come interlocutore rispetto alle istituzioni.

Francesco Peduto invece, presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, si è soffermato sul contributo che i geologi possono dare in tema di prevenzione sismica e ha riproposto la necessità di istituire al più presto il fascicolo del fabbricato. Infine Rino La Mendola, in qualità di Vice Presidente del Consiglio Nazionale Architetti P.P.C. ha affermato l’importanza di un monitoraggio delle condizioni di resistenza agli eventi sismici del patrimonio edilizio esistente.

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