Analisi di fattibilità di un progetto: il ruolo del Project Manager

Corso Project Management
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Cos’è uno studio di fattibilità?

Uno studio di fattibilità è un processo di valutazione che viene svolto per verificare se un intervento può essere realizzato. Consiste nell’analisi approfondita di vari aspetti, come la fattibilità tecnica, economica, giuridica e operativa del progetto. Lo scopo principale dello studio di fattibilità è quello di identificare le potenziali sfide e i rischi associati al progetto, nonché le opportunità e i vantaggi che potrebbe offrire.

Si può fare uno studio di fattibilità per determinare se è possibile:

  • costruire una nuova casa, dato un luogo ed un terreno;
  • ristrutturare un edificio già esistente;
  • far rientrare un intervento in un incentivo, come il Superbonus ed Ecobonus.

Quando si tratta di intervenire su un edificio esistente solitamente il primo controllo da fare è verificare se i documenti Catastali e Comunali sono in regola. Nel caso di un edificio da costruire, invece, si andranno a valutare eventuali vincoli imposti dalle leggi.

Quando è necessario svolgere uno studio di fattibilità?

Lo studio di fattibilità è necessario in fase preliminare, prima di avviare un progetto. Viene svolto quando si ha l’intenzione di realizzare un’idea o un obiettivo specifico, ma è necessario valutare se sia praticabile e realizzabile. Inoltre, può essere richiesto in diversi contesti, come progetti edilizi, progetti di sviluppo di prodotti o progetti di business. È particolarmente importante per la gestione di progetti complessi o di grande portata, in quanto consente di evitare costi e rischi significativi derivanti da una pianificazione e un’implementazione errate.

Aree da considerare per analizzare la fattibilità di un progetto

La prima cosa da fare per uno studio di fattibilità è il sopralluogo sull’edificio da ristrutturare, o riqualificare, o sul terreno dove si vuole costruire.

Durante il sopralluogo si fanno foto e si prendono misure che si vanno poi a confrontare con la documentazione richiesta in Comune per vedere che sia tutto conforme, ovvero che non ci siano abusi edilizi da sanare prima di presentare la pratica edilizia per l’avvio dei lavori.

Un’altra area importante è quella economica: valutare quanto costerà l’intervento e ci sia la possibilità di accedere a qualche detrazione fiscale concessa dallo Stato per risparmiare sull’intervento.

Insomma ogni intervento può avere delle specificità che andranno a far parte dell’analisi di fattibilità perché questa sia completa.

Durante lo studio di fattibilità, devono essere prese in considerazione diverse aree per valutare la fattibilità complessiva del progetto. Queste aree includono:

  1. Fattibilità tecnica
  2. Fattibilità economica
  3. Fattibilità giuridica
  4. Fattibilità operativa

Durante lo studio di fattibilità, diverse aree devono essere prese in considerazione per valutare la fattibilità complessiva del progetto. Queste aree includono:

Fattibilità tecnica

Valutazione della possibilità di realizzare il progetto dal punto di vista tecnico. Ci si concentra su fattori come la disponibilità di risorse, la capacità tecnica e le competenze necessarie per completare il progetto con successo.

Fattibilità economica

Analisi dei benefici e dei costi del progetto. Si considerano i costi di avvio, i costi operativi, i possibili profitti e il potenziale ritorno sull’investimento. L’obiettivo è valutare se il progetto è finanziariamente sostenibile e se i benefici attesi superano i costi.

Fattibilità giuridica

Valutazione dei requisiti normativi, delle leggi e dei regolamenti che potrebbero influenzare il progetto. Si considerano le autorizzazioni, le licenze, gli aspetti contrattuali e gli obblighi legali per assicurare la conformità normativa.

Fattibilità operativa

Esame della fattibilità dell’implementazione pratica del progetto. Si valuta se le risorse disponibili, come manodopera, attrezzature e forniture, sono sufficienti per completare con successo il progetto. Si considerano anche i processi operativi, la logistica e la gestione delle attività.

Studio di fattibilità VS Project Charter: le differenze

È importante distinguere tra uno studio di fattibilità e un Project Charter.

Lo studio di fattibilità è una valutazione preliminare per determinare la possibilità di realizzare un progetto. Il Project Charter, invece, è un documento formale che viene creato dopo che la fattibilità del progetto è stata confermata. Inoltre quest’ultimo definisce gli obiettivi, le linee guida, le risorse e le responsabilità del progetto. Serve come base per la pianificazione e l’esecuzione del progetto.

Vantaggi dell’analisi di fattibilità di un progetto edilizio o architettonico: il ruolo del Project Manager

L’analisi di fattibilità offre diversi vantaggi, in particolare per il ruolo del Project Manager. Essa fornisce una comprensione approfondita delle sfide e delle opportunità associate al progetto, consentendo al progettista di pianificare e gestire le attività in modo efficace. Inoltre, il Project Manager secondo la norma UNI 11648 è responsabile della coordinazione delle risorse, della gestione dei rischi e della risoluzione degli imprevisti lungo il percorso. Grazie all’analisi di fattibilità, può prendere decisioni informate e implementare strategie adeguate per garantire il successo del progetto edilizio o architettonico.

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