L’inefficienza della PA causa più danni dell’evasione

L’inefficienza della pubblica amministrazione causa più danni dell’evasione fiscale. Le ragioni sono da ricercare negli sprechi, nella cattiva gestione e, più in generale, nell’incapacità della macchina dello Stato che ogni anno causa un danno con un peso economico non indifferente, ben superiore a quello riconducibile all’evasione fiscale.
Quali sono le cause e gli effetti sul sistema economico italiano?
Di cosa parliamo in questo articolo:
Principali inefficienze della macchina pubblica
Tra le principali inefficienze del sistema pubblico possiamo evidenziare:
- le inefficienze, la corruzione e gli sprechi a livello sanitario;
- i debiti accumulati dalla Pubblica Amministrazione nei confronti dei fornitori, per lo più attribuiti a ritardi nei pagamenti;
- la lentezza della giustizia civile italiana;
- il deficit logistico-infrastrutturale che incide sul sistema economico nel suo complesso;
- il peso della burocrazia, a carico delle PMI.
Riuscire a sommare in modo univoco gli effetti economici che queste inefficienze hanno sul nostro sistema è piuttosto complesso. Quello che sappiamo è che il cattivo funzionamento della nostra Amministrazione pubblica risulta superiore al mancato gettito riconducibile all’evasione tributaria e contributiva.
Recuperando i soldi evasi al fisco sarebbe un grande aiuto per permettere al sistema di lavorare meglio e in modo più efficiente. Questo consentirebbe inoltre di tagliare sensibilmente la spesa pubblica, permettendo così la riduzione di pari importo anche del peso fiscale. Con queste condizioni è molto probabilmente immaginare che l’evasione sarebbe più contenuta.
Quanto pesa l’inefficienza pubblica?
Si stima che l’inefficienza della PA costa alle imprese italiane circa 109 miliardi all’anno. Questo calcolo ci viene fornito dalla Cgia di Mestre che ogni anno analizza i costi che gravano sul sistema a causa della complessità burocratica.
L’inefficienza del sistema (che genera una spesa di 57,2 miliardi di euro) e i mancati pagamenti della PA nei confronti dei fornitori (pari a 51,9 miliardi di euro), sono una realtà ormai diffusa e conosciuta.
Inoltre, secondo le stime fornite dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ad oggi l’evasione fiscale in Italia equivale a un ammanco di circa 110 miliardi. Si tratta senza dubbio di una cifra significativa ed estremamente elevata, ma obiettivamente inferiore agli oltre 200 miliardi che, secondo quanto stimato dalla Cgia, i cittadini e le imprese subiscono per via dell’inefficienza pubblica.
Ricordiamo che questi dati non hanno un effettivo rigore scientifico ma dal punto di vista concettuale ci trasmettono un quadro molto chiaro. Se è vero che in Italia c’è tanta evasione è anche vero che una Pubblica Amministrazione inadeguata sta causando danni ben più ingenti.
Lo stato e le istituzioni hanno il compito di dare il buon esempio, soprattutto del rispetto delle regole e della comunità, principi senza i quali rischia di perdere inevitabilmente la propria credibilità.
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