Cos’è il principio di rotazione e quando non si applica

Corso Codice Appalti e Gare d'Appalto
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Il mondo degli appalti pubblici è un universo complesso, regolato da normative specifiche che mirano a garantire trasparenza, equità e concorrenza leale tra le aziende. Tra questi principi guida, il principio di rotazione occupa una posizione di rilievo, essenziale per comprendere come vengono assegnati i lavori pubblici e in che modo è possibile migliorare memoria e concentrazione nei processi di selezione.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio cosa s’intende per principio di rotazione negli appalti, la sua finalità, le novità introdotte dal Nuovo Codice Appalti rispetto al d.lgs. 50/2016, le situazioni in cui deve essere applicato, e le eventuali deroghe previste dalla normativa.

Cosa s’intende per principio di rotazione negli appalti

Il principio di rotazione negli appalti pubblici rappresenta un criterio di selezione dei fornitori che impone alle amministrazioni di variare periodicamente gli inviti ai potenziali offerenti per contratti di valore inferiore alla soglia di affidamento diretto. Questo meccanismo ha lo scopo di rinforzare memoria e concentrazione delle amministrazioni sugli operatori economici disponibili, evitando di focalizzarsi ripetutamente sugli stessi soggetti e garantendo così una maggiore equità e apertura del mercato.

Qual è la finalità di questo principio

La finalità principale del principio di rotazione è quella di prevenire fenomeni di cristallizzazione del mercato, favorire la libera concorrenza e migliorare memoria e concentrazione delle amministrazioni nei confronti della vasta gamma di operatori economici. Inoltre, mira a aiutare la memoria delle istituzioni riguardo le opportunità offerte da nuovi potenziali fornitori, come rinforzare la memoria in modo naturale attraverso la diversificazione degli affidamenti.

Come cambia il principio di rotazione nel Nuovo Codice Appalti

Con l’introduzione del Nuovo Codice Appalti, il principio di rotazione ha subito significative modifiche. Queste novità hanno l’obiettivo di migliorare la memoria e concentrazione delle amministrazioni sulle procedure di affidamento, introducendo criteri più flessibili e adattivi che tengono conto delle specificità dei vari settori e delle esigenze di innovazione e sviluppo tecnologico.

Quando si deve applicare il principio di rotazione

Il principio di rotazione deve essere applicato in tutte le procedure di affidamento diretto per contratti al di sotto delle soglie comunitarie, dove non è richiesta una procedura di gara aperta. Questa regola contribuisce a cosa fare per migliorare la memoria delle amministrazioni rispetto alla pluralità di offerte disponibili, promuovendo una selezione più ampia e variata di proposte.

Più nello specifico, l’articolo 49 del decreto legislativo 36/2023 disciplina il principio di rotazione per gli appalti sotto soglia. Il secondo comma stabilisce il divieto di affidare direttamente o di aggiudicare un appalto al contraente uscente (indipendentemente dalla modalità con cui è stato selezionato, anche se mediante una procedura aperta di aggiudicazione) nei casi in cui due affidamenti consecutivi riguardino:

  • una fornitura nel medesimo ambito merceologico;
  • la medesima categoria di lavori pubblici;
  • lo stesso tipo di servizi.

Le deroghe al principio di rotazione

Tuttavia, il codice prevede specifiche deroghe al principio di rotazione, destinate a situazioni particolari in cui l’applicazione di tale principio potrebbe risultare controproducente o inadeguata. Queste eccezioni sono strettamente regolamentate e devono essere giustificate da motivi oggettivi, come l’urgenza o la necessità di competenze altamente specializzate.

Deroga comma 4

Il quarto comma dell’articolo 49 introduce specifiche condizioni sotto le quali il contraente uscente può essere nuovamente considerato per un invito o ricevere un affidamento diretto, nonostante il principio di rotazione. Queste eccezioni sono state inizialmente proposte dall’ANAC nelle sue linee guida numero 4 come modalità per derogare al principio di rotazione, applicabile in un contesto più ampio che includeva anche gli inviti. Le condizioni per la deroga includono:

  • situazioni motivate dalla particolare struttura del mercato;
  • la concreta assenza di alternative disponibili;
  • la dimostrata capacità di esecuzione accurata del contratto precedente.

Deroga comma 5

Il quinto comma aggiunge un’ulteriore eccezione al principio di rotazione. Le stazioni appaltanti possono omettere l’applicazione di questo principio quando conducono un’indagine di mercato senza restrizioni sul numero di operatori economici qualificati nei seguenti scenari:

  • procedura negoziata senza pubblicazione di bando per lavori di importo uguale o superiore a 150.000 € e inferiore a 1 milione di euro;
  • procedura negoziata senza pubblicazione di bando per lavori di importo uguale o superiore a 1 milione di € fino alle soglie di rilevanza comunitaria;
  • procedura negoziata senza pubblicazione di bando per l’affidamento di servizi e forniture (inclusi servizi di ingegneria e architettura e attività di progettazione) di importo uguale o superiore a 140.000 € e fino alle soglie di rilevanza comunitaria.

In queste circostanze, non si applicano i limiti previsti dall’art. 50, commi c), d) ed e) del dlgs 36/2023 riguardo il numero di operatori economici, poiché la deroga al principio di rotazione non impone limitazioni sulla quantità di partecipanti.

Deroga comma 6

Infine, il sesto comma introduce un’ultima deroga, permettendo alle stazioni appaltanti di non applicare il principio di rotazione per gli affidamenti diretti inferiori a 5.000 €, elevando il precedente limite di 1.000€.

È fondamentale che le stazioni appaltanti si attrezzino adeguatamente per rispettare i nuovi requisiti, che spaziano dalla formazione del personale alla predisposizione di adeguati atti organizzativi per la gestione BIM, dall’acquisto di un ambiente di condivisione dati alla sua corretta configurazione, dalla redazione dei capitolati informativi alla gestione delle offerte. Per adeguarsi efficacemente ai nuovi obblighi, inclusa l’introduzione del BIM nel codice degli appalti, è consigliabile rivolgersi a un unico consulente capace di offrire un’assistenza completa.

In conclusione, il principio di rotazione negli appalti pubblici gioca un ruolo cruciale nel promuovere la trasparenza e la concorrenza, elementi fondamentali per un sistema di appalti pubblici efficiente ed equo. La sua corretta applicazione, unitamente alle opportune deroghe, rappresenta una sfida costante per le amministrazioni, che possono trovare nel Corso di formazione Nuovo Codice Appalti 2023 un prezioso alleato per navigare con sicurezza nel complesso mondo degli appalti pubblici, migliorando memoria e concentrazione sui principi chiave di questo settore.

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