Cos’è un cantiere sostenibile e come gestirlo

Nell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’ONU, tra i 17 obiettivi individuati, troviamo anche quattro obiettivi che interessano il settore edile nello specifico: il goal numero 9, riguarda infatti “Imprese, innovazione e infrastrutture”, l’undicesimo “Città e comunità sostenibili”, il numero 12 “Consumo e produzioni responsabili” e il 13 la “Lotta contro il cambiamento climatico”.

È evidente quindi la forte impronta ecologica richiesta dal contesto politico mondiale, ma anche europeo. Infatti, è proprio per superare le sfide poste dal riscaldamento globale e dal degrado ambientale, che è nato il Green Deal europeo, una serie di proposte per trasformare le politiche dell’Unione nell’ottica di azzerare le emissioni di gas a effetto serra, investendo in energie rinnovabili, trasporti e infrastrutture sostenibili.

In questo panorama sempre più orientato verso la sostenibilità ambientale, il settore delle costruzioni non può di certo esimersi. L’emergenza climatica e la consapevolezza dei suoi impatti hanno spinto professionisti del settore e aziende a riconsiderare le pratiche di costruzione tradizionali, abbracciando l’idea di puntare sui cantieri sostenibili.

Ma cosa significa esattamente ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni? E come si gestisce un cantiere sostenibile? Scopriamolo insieme.

Cosa s’intende per cantiere sostenibile?

Come abbiamo anticipato, il cambiamento nel settore delle costruzioni è profondo ed è orientato sempre più a pratiche sostenibili e innovative. In questo senso, il cantiere ecosostenibile rappresenta una risposta concreta alle sfide ambientali e sociali del nostro tempo.

Questo tipo di cantiere si distingue per una gestione attenta di tutti gli elementi coinvolti, che pone al centro il principio della sostenibilità. In pratica, si tratta di un luogo di lavoro dove tutte le attività, dalla gestione delle risorse idriche e dei rifiuti, come terre e rocce da scavo, fino alla gestione del terreno, sono improntate a minimizzare l’impatto sull’ecosistema circostante.

I cantieri edili sostenibili lavorano su tre assi fondamentali:

• economico, con un utilizzo efficiente delle risorse, basato sul principio del “Riduci-Riusa-Ricicla”. Ciò implica ottimizzare la gestione delle risorse disponibili, al fine di ridurre gli sprechi e i costi associati;
• sociale, dando particolare attenzione al benessere della popolazione coinvolta durante tutte le fasi dei lavori, anche dopo il completamento dell’opera. Si tratta, quindi, non solo di assicurare il benessere degli operai edili, ma anche delle comunità locali interessate dall’intervento. In questo senso, promuovere condizioni di lavoro sicure e garantire un impatto positivo sul tessuto sociale circostante sono obiettivi prioritari;
• ambientale, impegnandosi a ridurre al minimo l’impatto sul territorio circostante, si lavora dunque per azzerare le emissioni inquinanti e rispettare tutti gli elementi ambientali (risorse idriche superficiali e sotterranee, aria, suolo, biodiversità, clima e paesaggio).

Come si può rendere sostenibile un cantiere?

Abbiamo visto che valutare la sostenibilità ambientale nelle costruzioni è una pratica fondamentale per indirizzarsi verso un’edilizia sostenibile. Per ridurre l’impatto ambientale delle opere edili è necessario un cambiamento significativo nelle pratiche di progettazione, costruzione e gestione dei cantieri.

Rendere un cantiere sostenibile è possibile seguendo alcuni principi e pratiche chiave che mirano a ridurre l’impatto ambientale, promuovere il benessere sociale e massimizzare l’efficienza economica dell’opera.

Ecco una guida su come implementare i principi di economia circolare in edilizia.

1. Ottimizzare le fasi di pianificazione e progettazione, identificando e sviluppando gli aspetti di sostenibilità che definiranno l’intero progetto, attraverso, per esempio, una valutazione sull’uso del terreno e delle risorse naturali, e pianificando azioni specifiche per ridurre l’impatto ambientale.
2. Scegliere i giusti materiali: selezionare dei materiali eco-compatibili per le costruzioni, a basso impatto ambientale e provenienti da fonti sostenibili, può influire in modo significativo sulla sostenibilità dell’opera. Tra i materiali da costruzione ecologici troviamo, per esempio, il legno, il sughero, la calce, l’arenaria, la ghiaia, la sabbia, l’argilla, il terriccio, la canapa, il lino, la paglia e la lana di pecora.
3. Gestire correttamente i rifiuti: implementare un sistema efficace per la gestione dei rifiuti da cantiere è un obiettivo chiave di qualsiasi progettazione sostenibile. È fondamentale infatti ridurre gli sprechi, riciclare, ove possibile, i materiali di scarto e smaltire i rifiuti in modo conforme alle normative ambientali vigenti.
4. Risparmiare energia: adottare misure per ridurre il consumo energetico durante le operazioni in cantiere è possibile sia adoperando macchinari e attrezzature a basso consumo energetico, che investendo in tecnologie che migliorano l’efficienza energetica della costruzione.
5. Usare responsabilmente l’acqua: per ridurre lo spreco di acqua, si possono adottare sistemi di riciclo e recupero delle acque piovane, oltre che inserire sistemi di monitoraggio del consumo idrico.
6. Implementare mobilità e trasporti ecologici: incentivando l’uso di mezzi elettrici o a basso consumo di carburante, si può ridurre l’impatto dei lavori sul territorio.
7. Coinvolgere la comunità locale: per avere un ritorno sociale è indispensabile far partecipare attivamente la comunità locale nel processo decisionale e nell’implementazione del progetto, ascoltando le loro preoccupazioni e i loro feedback.
8. Sfruttare tecnologia e digitalizzazione: le tecnologie digitali come il Building Information Modelling (BIM), i digital twin e la realtà virtuale/aumentata possono ottimizzare le operazioni in cantiere, permettendo di monitorare i progressi e incrementare l’efficienza complessiva dei lavori.
9. Valutare continuamente: monitorare ed esaminare costantemente le prestazioni del cantiere in termini di sostenibilità è indispensabile nell’architettura sostenibile. Rivedi periodicamente le pratiche e le procedure per identificare eventuali aree di miglioramento e apportare le necessarie correzioni.

Come gestire un cantiere per ridurre l’impatto ambientale?

Nel concreto, però, come si gestisce un cantiere sostenibile? Bisogna prestare attenzione a una serie di aspetti chiave. Tra questi, la manutenzione delle infrastrutture gioca un ruolo fondamentale: è l’unico modo, infatti, per assicurarsi che le strutture siano in ottime condizioni e quindi siano sicure.

La pianificazione dei lavori è un’altra componente cruciale: tramite una corretta programmazione è possibile ottimizzare le risorse e minimizzare gli sprechi, contribuendo a una maggiore sostenibilità del progetto nel suo complesso. Anche l’installazione di barriere mobili per il controllo acustico si rivela un’azione importante per limitare l’impatto sonoro sulle comunità circostanti, riducendo potenzialmente il disturbo e migliorando la qualità della vita nella zona. Così come l’impiego di veicoli a basso impatto ambientale contribuisce a diminuire le emissioni inquinanti durante lo svolgimento dei lavori.

Ultima, ma non per importanza, la selezione di tecniche costruttive appropriate, che può rappresentare un aiuto concreto a ridurre i tempi necessari per il completamento del cantiere.

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