Green Economy: cosa prevede il collegato ambientale?

Collegato ambientale 2016: fondo demolizioni, lavori contro il dissesto idrogeologico, bonus amianto, mobilità sostenibile, incentivi alle imprese verdi, green economy …

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“Una strategica manovra di green economy, con nuove misure e investimenti in tutti settori nevralgici dell’economia verde, coerenti con l’impegno preso alla Cop21 di Parigi e con il modello di sviluppo circolare proposto dall’Europa come base per uno sviluppo green dell’economia del vecchio continente”.

Così il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, nel commentare il Collegato Ambientale, entrato in vigore il 2 febbraio scorso.

Tra le misure previste dal Collegato ambientale spiccano i 35 milioni di euro stanziati per la mobilità sostenibile, in un programma sperimentale di spostamento casa-scuola e casa-lavoro; il fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico; gli 11 milioni di euro per l’abbattimento degli edifici in zone a rischio costruiti senza i necessari permessi; un credito di imposta del 50% alle imprese che bonificano dall’amianto.

 “Molto importante”osserva Galletti “è l’intervento che riguarda il ‘green public procurement’, ovvero i criteri verdi minimi cui si devono adeguare tutte le amministrazioni dello stato nei loro acquisti: dai toner al riscaldamento, dall’illuminazione alla ristorazione”, cui si aggiungono gli incentivi alle imprese verdi che partecipano alle gare d’appalto. Infatti, le imprese in possesso di una registrazione Emas che partecipano ad appalti pubblici beneficeranno di una riduzione fino al 30% della cauzione a corredo dell’offerta. Anche per l’assegnazione di contributi e fondi in materia ambientale il possesso della registrazione Emas sarà considerato un elemento di preferenza. Inoltre, tra i criteri per la valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa vengono inseriti la titolarità di un marchio Ecolabel e il ciclo di vita dell’opera, come previsto dalle norme europee e dalla legge delega per la Riforma del Codice Appalti. Nasce, inoltre, il fondo di garanzia per potenziare le opere idriche, comprese le reti fognarie e la depurazione, mentre viene assicurato agli utenti domestici in condizioni di disagio economico l’accesso alla fornitura di acqua per i bisogni fondamentali.

Tra le novità inserite nel collegato ambientale anche l’istituzione di aree “oil free zone” nelle quali si prevede la sostituzione del petrolio con energie prodotte da fonti rinnovabili; gli incentivi ai comuni per la raccolta differenziata e il riciclo, tra cui il ‘vuoto a rendere’ sperimentale e su base volontaria; le multe per chi getta mozziconi, gomme e rifiuti di piccolissime dimensioni a terra, nelle acque e negli scarichi; la sostituzione delle lampade ad incandescenza dei semafori con quelle a basso consumo.

Il Collegato ambientale istituisce inoltre il marchio “made green Italy”, ovvero lo schema nazionale volontario per valutare l’impronta ambientale dei prodotti italiani.

Importanti novità anche per quanto riguarda il fronte del mare. Il proprietario del carico inquinante via mare dovrà munirsi di una polizza assicurativa; vengono istituiti fondi per le nuove aree marine protette e per la tutela di quelle esistenti; i comuni delle isole minori potranno stabilire un contributo di sbarco per finanziare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.

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