Cantiere temporaneo o mobile: cosa c’è da sapere?

Corso Aggiornamento Coordinatore Sicurezza
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Gestire un cantiere mobile o temporaneo non è un compito di poco conto: sono tanti gli aspetti da considerare, a partire dalla sicurezza dei lavoratori e dalla conformità con le normative vigenti. Queste tipologie di cantiere richiedono un’attenzione meticolosa e una pianificazione accurata per garantire che tutti i requisiti operativi e legali siano rispettati.

In questo articolo, vedremo nel dettaglio cosa si intende per cantiere temporaneo o mobile, le normative chiave che li regolano e gli obblighi previsti per garantire sicurezza ed efficienza.

Cos’è un cantiere temporaneo o mobile?

Un cantiere temporaneo o mobile è un’area di lavoro dedicata alla realizzazione di opere edili o di ingegneria civile. Secondo la definizione riportata nel glossario dell’art. 89 del D.Lgs. 81/08, si tratta di tutti quei luoghi in cui si eseguono lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o interventi analoghi (il cui elenco è riportato all’interno dell’Allegato X del decreto).

Un esempio di cantiere temporaneo potrebbe essere la costruzione di un edificio, mentre un cantiere mobile può essere rappresentato da lavori stradali che si spostano man mano che l’opera avanza.

La normativa di riferimento

Come abbiamo anticipato, la normativa a cui si fa riferimento è il Decreto Legislativo 81/2008, noto anche come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro. In particolare, il Titolo IV del decreto si concentra sulle misure di sicurezza da adottare nei cantieri temporanei e mobili.

Il Titolo IV cantieri temporanei e mobili 81/08 inquadra il cantiere edile come un processo produttivo industriale che, attraverso una pianificazione metodica e l’intervento di figure professionali come coordinatori, progettisti, direttori dei lavori e imprese, mira alla qualità del prodotto edilizio finale, prevedendo una serie di obblighi per tutti gli attori coinvolti nella sicurezza.

Il committente o il responsabile dei lavori è obbligato a verificare l’idoneità tecnico-professionale delle imprese e a redigere il Piano Operativo di Sicurezza, che è responsabilità dei datori di lavoro. Quando non è necessaria la nomina di un coordinatore, la direzione dei lavori, operando per conto della committenza, deve garantire il rispetto delle disposizioni legislative. Quando, invece, è prevista la nomina dei coordinatori, questi assumono le responsabilità e i compiti di controllo, diventando certificatori e garanti del processo produttivo tra committenza e imprese.

Quando si applica il Titolo IV del D.Lgs. 81/08?

Il Titolo IV del D.Lgs. 81/08 si applica ogni volta che viene istituito un cantiere temporaneo o mobile. In particolare, tali norme devono essere osservate in tutte le fasi del lavoro, dalla progettazione alla realizzazione dell’opera.

Il legislatore, però, ha introdotto una semplificazione importante per i piccoli cantieri dove è presente una sola impresa esecutrice: in questi casi, non è obbligatorio nominare il Coordinatore per la Sicurezza durante le fasi di progettazione ed esecuzione, poiché non ci sono problematiche di interferenze. Tuttavia, se nel cantiere sono coinvolte più imprese esecutrici, anche non contemporaneamente, il Committente o il Responsabile dei Lavori deve nominare il Coordinatore per la progettazione (CSP) durante l’affidamento dell’incarico di progettazione e il Coordinatore per la sicurezza in fase di Esecuzione (CSE) prima dell’inizio dei lavori.

Bisogna ricordare, inoltre, che l’affidamento dei lavori a una sola impresa non consente a questa di subappaltare i lavori: il Committente deve specificare nel contratto che l’impresa non può subappaltare e deve vigilare affinché questa clausola sia rispettata. In caso di infortunio sul lavoro e mancata nomina del CSP/CSE, se prevista per legge, il Committente può essere soggetto a gravi responsabilità civili e penali.

Per queste ragioni, è fondamentale che i responsabili della sicurezza nel cantiere, come i coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori, siano preparati in modo adeguato tramite una formazione specifica, come quella fornita dal corso piano sicurezza in cantiere di Unione Professionisti.

La sicurezza nei cantieri temporanei o mobili

La gestione della sicurezza nei cantieri temporanei o mobili è un aspetto cruciale in un settore come quello edile, dove la prevenzione degli incidenti consente di salvare tantissimi lavoratori da infortuni e gravi incidenti. Le principali misure di sicurezza includono la redazione di un Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC), l’installazione di segnaletica adeguata, l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI) e la formazione continua degli addetti ai lavori.

La valutazione dei rischi per un cantiere mobile o temporaneo può essere eseguita correttamente dal Coordinatore per la Sicurezza solo se questi ha una chiara comprensione delle caratteristiche specifiche del sito di intervento, che possono influenzare direttamente o indirettamente la natura dei rischi presenti.

Ai datori di lavoro, inoltre, sono collegati alcuni obblighi molto importanti, ex art. 96 del d.lgs. 81/2008, tra cui:

  • adottare misure di sicurezza specifiche;
  • garantire che l’accesso al cantiere e la recinzione siano ben visibili;
  • sistemare materiali e attrezzature in modo sicuro per evitare cadute o ribaltamenti;
  • proteggere i lavoratori dalle condizioni atmosferiche avverse;
  • coordinarsi con il committente per la rimozione sicura dei materiali pericolosi;
  • assicurarsi che i detriti e le macerie vengano gestiti correttamente con un piano di gestione dei rifiuti nei cantieri;
  • redigere un piano operativo di sicurezza.

Quando un cantiere stradale è considerato mobile o temporaneo?

Un cantiere stradale è considerato mobile quando le attività di lavoro si spostano progressivamente lungo la strada, ad esempio durante i lavori di asfaltatura o di manutenzione delle linee elettriche. In poche parole, deve esserci un avanzamento continuo, la cui velocità può variare da poche centinaia di metri al giorno a qualche chilometro all’ora. Per segnalare questi cantieri, vengono utilizzati più veicoli equipaggiati appositamente, generalmente durante le ore di minor affluenza di traffico. Parliamo, invece, di cantiere stradale fisso quando questo rimane nello stesso punto senza spostarsi per almeno mezza giornata.

Come abbiamo visto, la classificazione del cantiere come temporaneo o mobile determina specifiche esigenze in termini di sicurezza e gestione operativa. Sei responsabile della sicurezza in un cantiere mobile? Il nostro corso di aggiornamento coordinatore della sicurezza ti permette di assolvere l’obbligo formativo previsto dalla nuova normativa Dlgs 81/08 all’allegato XIV e di conoscere le ultime evoluzioni in termini di prevenzione all’interno dei cantieri.

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