Autonomi, dal Mise via libera ai contratti di rete misti per partecipare ai bandi di gara pubblici
Via libera ai contratti di rete misti per partecipare ai bandi. Questo è quanto emerge dalla lettura della circolare del 30 luglio 2018 n. 3707/C
Via libera ai contratti di rete misti per partecipare ai bandi. Questo è quanto emerge dalla lettura della circolare del 30 luglio 2018 n. 3707/C con il quale il Mise fa chiarezza dopo l’entrata in vigore il 14 giugno 2017 della legge 22 maggio n. 81/2017 «Jobs act per lavoro autonomo» e in particolare fornisce istruzioni procedurali sulla pubblicità commerciale e delle modalità di costituzione (dal punto di vista soggettivo) dei contratti di rete.
Il contratto di rete, si ricorda, consente a più soggetti (in base alla nuova legge, non solo imprenditori, ma anche lavoratori autonomi e professionisti), di unirsi per accrescere la propria capacità innovativa e competitività, sulla base di un programma comune di rete che può prevedere lo scambio di informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica o l’esercizio di una o più attività rientranti nell’oggetto della propria impresa.
Ai fini pubblicitari del Registro delle imprese i professionisti possono costituire solo i contratti di rete misti e non contratti di rete ordinaria. La rete mista, perché dotata di autonoma soggettività, permette, da un lato, l’iscrizione autonoma al Registro delle imprese e dall’altro la possibilità di costituire e dare pubblicità alla stesso contratto di rete tra professionisti e imprenditori.
Di cosa parliamo in questo articolo:
Nel caso di contratto di rete «ordinario» (privo cioè della soggettività giuridica), al contrario, la pubblicità è assolta tramite iscrizione a margine di ciascuna posizione nel registro delle imprese di ogni imprenditore partecipante al contratto.
Nel caso di un lavoratore autonomo, sottolineano i tecnici del Mise, risulta impossibile iscrivere il contratto di rete sulla posizione di un libero professionista non iscritto al Registro delle imprese. In questa fase, dunque, a legislazione invariata, secondo gli esperti Mise, appare possibile, ai fini pubblicitari, la sola creazione, per i professionisti, di contratti di rete misti (imprenditoriali- «professionali»).
Per quanto riguarda la partecipazione ai bandi e l’assegnazione di incarichi e appalti, l’articolo 12, 3° comma, della legge n. 81/2017 prevede che possano accedere i professionisti, indipendentemente dalla forma giuridica, costituendo reti con altri colleghi, o con imprese, sotto forma di reti miste oppure associazioni temporanee professionali.
L’importanza di questo articolato è anche collegata alla possibilità di accesso dei professionisti alle risorse economiche stanziate dai Piani operativi regionali (Por) e nazionali (Pon) a valere sui fondi strutturali europei. Questo sta a significare che per i professionisti si aprono nuovi orizzonti per l’ accesso alla programmazione comunitaria 2014-2020 prevista dall’accordo di partenariato nel quadro della politica di coesione.
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