Accatastamento ex fabbricati rurali: per i geometri un importante opportunità lavorativa da cogliere.
Le evoluzioni relative al processo di accatastamento ex fabbricati rurali e variazioni culturali non denunciate, avviato dall’Agenzia delle Entrate

“Caro Collega, desidero informarti delle evoluzioni relative al processo di accatastamento ex fabbricati rurali e variazioni colturali non denunciate avviato dall’Agenzia delle Entrate, oggetto della comunicazione a tutti gli iscritti inviata in data 16 maggio 2017” cosi si è espresso Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati in una recente lettera aperta indirizzata a tutti gli iscritti al CNGeGL.
Cosa prevedono le evoluzioni relative al processo di accatastamento ex fabbricati rurali e variazioni culturali cosi comunicato da Maurizio Savoncelli!
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dopo aver proceduto ad una operazione di affinamento delle informazioni, l’Agenzia delle Entrate ha fissato in circa 875.000 il numero dei fabbricati rurali, o loro porzioni, tuttora censiti nel Catasto Terreni invece che in quello Edilizio Urbano;
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è stato dato il “via libera” all’invio, da parte degli Uffici Provinciali dell’Agenzia delle Entrate, delle lettere di sollecito ai relativi proprietari e titolari di diritti reali affinché assolvano all’obbligo di presentare la dichiarazione di aggiornamento ai sensi dell’art. 13 del dl 201/2011, con l’ausilio di un tecnico abilitato: il primo lotto è già partito, altri seguiranno nei prossimi giorni;
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contestualmente all’invio delle lettere, saranno avviate le azioni di controllo sulle caratteristiche degli immobili rurali presenti sul territorio.
Rimangono invece ferme le indicazioni su accatastamento ex fabbricati rurali e variazioni culturali secondo le quali:
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e la dichiarazione di aggiornamento catastale non è ancora stata presentata, è ancora possibile inviarla usufruendo dell’istituto del ravvedimento operoso, beneficiando di una significativa riduzione delle sanzioni dovute per la tardiva dichiarazione (1/6 del minimo);
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per beneficiare delle agevolazioni previste dall’istituto del ravvedimento operoso, è necessario presentare la dichiarazione di aggiornamento prima della ricezione dell’accertamento della omessa dichiarazione.
Va da sé che, a fronte dell’immediatezza delle operazioni di invio delle lettere di sollecito e di controllo sugli immobili rurali, la parola d’ordine per i geometri è tempestività, riferita: alla capacità di proporsi ai potenziali clienti quali tecnici abilitati all’accatastamento degli immobili suddetti, informando in maniera corretta circa i benefici conseguenti al ravvedimento operoso; all’opportunità di adempiere in tempo reale alla prestazione professionale nell’ipotesi di conferimento dell’incarico; infatti, solo l’attivazione immediata delle procedure previste consente al geometra di evitare che la dichiarazione venga presentata dopo la ricezione degli esiti dell’accertamento, vanificando così i benefici legati al ravvedimento operoso ed esponendosi al rischio di eventuali contestazioni da parte del committente.
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