Ecco le nuove regole sulla SCIA segnalazione certificata di inizio attività

In vigore da pochi giorni il decreto legislativo numero 126 del 2016 che introduce importanti novità in materia SCIA, la segnalazione certificata di inizio attività

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Lo hanno ribattezzato decreto SCIA segnalazione certificata di inizio attività perché prevede una serie di novità sulla segnalazione certificata di inizio attività, il documento che ciascun cittadino deve presentare in Comune per poter avviare lavori edilizi. Le nuove regole, sancite dal decreto legislativo numero 126 del 2016 ed entrate in vigore pochissimi giorni fa, sono il frutto della cosiddetta legge Madia di riforma della pubblica amministrazione. In particolar modo, l’articolo 5 della riforma,  la legge numero 124 del 2015, delegava il Governo all’adozione di un apposito decreto legislativo sul tema della SCIA, quanto mai importante per le imprese del settore, i professionisti e i cittadini.

In vigore da pochi giorni il decreto legislativo numero 126 del 2016 che introduce importanti novità in materia SCIA, la segnalazione certificata di inizio attività.

Tra le altre cose, il provvedimento sulla Scia segnalazione certificata di inizio attività, prevede che vengano adottati moduli unificati e standardizzati con cui definire, in particolare, per ogni tipologia di procedimento, i contenuti tipici delle istanze, delle segnalazioni e delle comunicazioni e la documentazione da allegare. Ai cittadini e alle imprese dovrà, inoltre, essere attribuita la possibilità di indicare l’eventuale domicilio digitale per le comunicazioni con l’amministrazione. Dopo l’adozione, i moduli dovranno essere pubblicati sui siti degli enti locali ma in caso di loro reiterata inerzia spetterà alle regioni provvedere.

Inoltre, è stabilito che l’amministrazione possa richiedere informazioni o documenti agli interessati solo nell’eventualità in cui non vi sia corrispondenza tra il contenuto dei documenti previsto dalla normativa e quello effettivamente consegnato. In ogni caso, non potranno essere richieste informazioni, o documenti ulteriori rispetto a quelli indicati dalla legge, o che siano in possesso di una pubblica amministrazione.

Le novità semplificatorie della Scia si applicano subito per le attività regolate da norme statali, mentre per quelle disciplinate dalle Regioni l’implementazione deve avvenire entro il 1° gennaio 2017. Rimandata ad un successivo decreto legislativo invece la individuazione precisa delle attività oggetto di mera comunicazione, quelle oggetto di Scia, quelle oggetto di silenzio-assenso e quelle per le quali è necessario un titolo espresso. Il Dlgs ha avuto il via libera preliminare dal Governo il 15 giugno 2016.

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