Come rateizzare il conguaglio annuale Inarcassa

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Cos’è il conguaglio Inarcassa?

Il conguaglio Inarcassa relativo al contributo soggettivo e integrativo, insieme al contributo facoltativo, vengono determinati l’anno successivo a quello di riferimento, presentando una comunicazione telematica del reddito professionale e del volume di affari. Questi dovranno essere corrisposti entro il 31 dicembre dell’anno di presentazione della dichiarazione dei redditi. Se, ad esempio, il conguaglio fa riferimento all’anno 2021, dovranno essere versati entro il 31 dicembre 2022.

La rateizzazione del conguaglio Inarcassa: come funziona?

Esiste un’alternativa al conguaglio annuale e fa riferimento alla suddivisione in tre rate da versare entro marzo, luglio e novembre dell’anno successivo alla presentazione della dichiarazione dei redditi. In questo caso è previsto un tasso di interesse pari al 1,5% senza acconto. Questo significa che in caso di conguaglio nell’anno 2021 il professionista è tenuto al versamento a marzo, luglio e novembre 2023. La richiesta per la rateazione deve essere presentata insieme alla dichiarazione oppure tramite applicativo su Inarcassa online, entro il 30 novembre. Per effettuare il pagamento sarà possibile usare il sistema SDD (Sepa Direct Debit).

Chi può chiedere la rateizzazione?

La rateizzazione del conguaglio contributivo è ammessa a tutti gli associati, iscritti o già pensionati Inarcassa, con la suddivisione del pagamento in tre rate. Questa opzione è disponibile per professionisti e pensionati iscritti che si trovano i stato di regolarità nelle obbligazioni documentali e contributive. Inoltre, dovranno essere presenti questi requisiti:

  • non siano soggetti pensionandi, non abbiano maturato i requisiti e presentato la domanda di pensione ancora in corso;
  • nello stesso anno di conguaglio non abbiano esercitato la deroga al versamento minimo soggettivo;
  • non siano presenti debiti oggetto di ricorso amministrativo o giurisdizionale.

Inoltre, la rateizzazione è ammessa per un importo minimo di 1000€.

La rateizzazione del conguaglio Inarcassa: come funziona?

Esiste un’alternativa al conguaglio annuale e fa riferimento alla suddivisione in tre rate da versare entro marzo, luglio e novembre dell’anno successivo alla presentazione della dichiarazione dei redditi. In questo caso è previsto un tasso di interesse pari al 1,5% senza acconto. Questo significa che in caso di conguaglio nell’anno 2021 il professionista è tenuto al versamento a marzo, luglio e novembre 2023. La richiesta per la rateazione deve essere presentata insieme alla dichiarazione oppure tramite applicativo su Inarcassa online, entro il 30 novembre. Per effettuare il pagamento sarà possibile usare il sistema SDD (Sepa Direct Debit).

Come pagare il conguaglio Inarcassa?

Come abbiamo detto, in caso di pagamento a rate è disponibile esclusivamente il pagamento tramite sistema SDD. In caso contrario è possibile procedere con il pagamento in un’unica soluzione tramite l’avviso Pago PA, inviato tramite la funzione disponibile su Inarcassa online. Il pagamento dovrà avvenire entro il 31 agosto di ogni anno.

Come viene calcolato il conguaglio Inarcassa?

Il contributo minimo Inarcassa è sempre dovuto dai professionisti iscritti all’albo professionale e titolari di partita IVA, anche quando sono iscritti alla Gestione Separata INPS. La percentuale di calcolo corrisponde al 4% del volume di affari IVA che il professionista ha prodotto nell’arco dell’anno solare, al netto delle fatture emesse per prestazioni estere.

A partire dal 1 marzo 2013 una parte del contributo integrativo corrisposto dagli iscritti viene utilizzato per fini previdenziali con una aliquota inversamente proporzionale all’anzianità retributiva maturata al 31 dicembre 2012, che corrisponde al:

  • 50% per i professionisti che al 31 dicembre 2012 hanno una anzianità Inarcassa che arriva fino a 10 anni ed in caso di pensionamento a 70 anni;
  • 43,75% per i professionisti che al 31 dicembre 2012 hanno una anzianità Inarcassa compresa tra i 10 ed i 20 anni;
  • 37,50% per i professionisti che al 31 dicembre 2012 hanno una anzianità Inarcassa compresa tra i 20 ed i 30 anni;
  • 25% oltre 30 anni di anzianità in quota retributiva o in caso di pensionato di altro ente.

Quando è dovuto il conguaglio Inarcassa?

Il conguaglio è obbligatorio per i professionisti che nel corso dell’anno di riferimento della comunicazione dei redditi risultano iscritti a Inarcassa, seppur per un periodo breve. Sono tenuti al pagamento del conguaglio anche i professionisti cancellati, o in corso di cancellazione, che nell’anno di riferimento risultano iscritti anche se per breve tempo. Allo stesso modo, anche i professionisti pensionati, iscritti a Inarcassa seppur per un periodo limitato, sono chiamati a pagare i contributi soggettivo e integrativo.

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