Codice Appalti, sul regolamento unico il Mit assicura puntualità

In arrivo il regolamento unico attuativo del Codice Appalti e modifiche al Testo unico dell’edilizia. Lo ha annunciato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli

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In arrivo il regolamento unico attuativo del Codice Appalti e modifiche al Testo unico dell’edilizia. Lo ha annunciato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, intervenuta in audizione in Commissione Lavori Pubblici e Ambiente della Camera. De Micheli ha ricordato che il termine per la presentazione del regolamento unico, attuativo del Codice Appalti, scade il prossimo 18 dicembre, assicurando che “contiamo di essere abbastanza puntuali”.

Il regolamento è stato previsto dal Decreto Sblocca Cantieri, che ha fissato un termine di 180 giorni per la sua adozione.

Il termine, ha ricordato il Ministro, non decorre dalla data di entrata in vigore del decreto legge, ma da quella della legge di conversione. “Contiamo di essere abbastanza puntuali”, ha affermato De Micheli. Parole che dovrebbero rassicurare gli addetti ai lavori.

Sul fronte della normativa che regola i contratti pubblici, De Micheli ha anticipato che non saranno proposte modifiche al Codice perché “non si può modificarlo ad ogni cambio di governo”. Si interverrà invece solo con strumenti amministrativi.

Il Ministro si riferisce probabilmente alle modifiche urgenti, come quelle decise con lo Sblocca Cantieri. Non dovrebbe essere in discussione il processo di riforma complessiva da attuare con la legge delega per la semplificazione, la razionalizzazione, il riordino, il coordinamento e l’integrazione della normativa in materia di contratti pubblici.

L’obiettivo del Ministro è garantire procedure sostenibili, trasparenti e con tempi certi grazie a regole di facile attuazione.

In questo modo saranno rilanciati gli investimenti sia pubblici sia privati.Il Ministro De Micheli ha riferito l’intenzione di riformare il Testo unico dell’edilizia (Dpr 380/2001) per adeguarlo alle attuali esigenze del patrimonio immobiliare e ridurre il consumo del suolo con interventi di riqualificazione urbana.

Ricordiamo che la riforma del Testo unico dell’edilizia è iniziata con il Decreto Sblocca Cantieri, che ha reso più snelle le autorizzazioni per gli interventi in zona sismica.

Un’altra priorità politica, ha spiegato, è anche il programma per la rinascita urbana volto alla ristrutturazione del patrimonio abitativo pubblico esistente, al riutilizzo delle strutture pubbliche dismesse, alla realizzazione di opere finalizzate all’eliminazione delle barriere architettoniche. Il Governo ha destinato 1 miliardo di euro al piano pluriennale di riqualificazione. Il Ministro De Micheli, a margine di un convegno organizzato dalla Corte dei conti, ha annunciato che intende adottare lelinee guida con le priorità progettuali entro il 30 gennaio, in modo che i Comuni possano svolgere le attività di progettazione fino all’estate. Il Ministro ha fatto il punto della situazione sugli investimenti che saranno avviati per il potenziamento del sistema infrastrutturale e lo sviluppo sostenibile.

Sarà lanciato un piano straordinario di investimenti infrastrutturali per incentivare la crescita e il lavoro al Sud. Il Governo monitorerà l’attuazione delle recenti delibere del Cipe derivanti dall’utilizzo del Fondo sviluppo e coesione, che prevede l’80% dei finanziamenti destinati al Sud, per il riequilibrio complessivo della disponibilità delle infrastrutture. Al Mezzogiorno arriveranno 8 miliardi di euro provenienti dal Contratto di programma Rfi 2017-2021 e da risorse vincolate dal Pon.

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